
La nuova serie televisiva con l'attrice e modella statunitense Anya Taylor-Joy nei panni della protagonista ha riacceso i riflettori su uno dei giochi di strategia più famosi al mondo. Ma già in passato gli scacchi erano sbarcati in tv e nelle sale cinematografiche. Dal "Settimo sigillo" a "La grande partita", ecco alcuni dei titoli più famosi
A cura di Luca Frachlich

La mini-serie in onda su Netflix da ottobre 2020 "La regina degli scacchi", traduzione libera del titolo originale "The Queen's Gambit" (Gambetto di Regina), ha riacceso i riflettori su uno dei giochi di strategia più antichi e famosi al mondo
La regina degli scacchi, i film e le serie tv dove abbiamo visto Anya Taylor-Joy. FOTO
La serie, che ha come protagonista l'attrice e modella statunitense Anya Taylor-Joy, è basata sull'omonimo romanzo del 1983 di Walter Tevis e racconta la vita di una bambina prodigio degli scacchi e del suo tentativo di diventare un grande maestro internazionale in questo gioco. Non è la prima volta, però, che gli scacchi arrivano in televisione o al cinema

Già in passato gli scacchi sono stati protagonisti in diverse pellicole. Una delle più celebri è sicuramente "Il settimo sigillo", film del 1957 del regista svedese Ingmar Bergman. Il cavaliere Antonius Block, interpretato da Max von Sydow, di ritorno dalle Crociate nella sua Danimarca, incontra la Morte (Bengt Ekerot) che vuole la sua anima. Block proporrà alla Morte di giocarsi la propria vita in una delle partite a scacchi più famose della storia del cinema

Risale al 1993, invece, il film di Steven Zaillian dal titolo "In cerca di Bobby Fischer", basato sulla vita dello scacchista statunitense Joshua Waitzkin, interpretato da Max Pomeranc

Racconta, invece, la vita del più geniale scacchista di tutti i tempi - Bobby Fischer - "La grande partita" del 2014, diretto da Edward Zwick. Il film si concentra, in particolare, sulla storica sfida del 1972, valida per il titolo di campione del mondo di scacchi, tra lo statunitense Fischer (interpretato nella pellicola da Tobias Maguire) e il campione russo Boris Spasskij (Liev Schreiber). Una partita carica di significati simbolici, visto che mise di fronte i principali rappresentanti sulla scacchiera delle due super potenze in piena Guerra Fredda

Uno dei film che descrive meglio quanto gli scacchi possano diventare una pericolosa ossessione per la pische è "La partita - La difesa di Lužin" del 2000 di Marleen Gorris. John Turturro veste i panni del geniale quanto fragile protagonista Lužin, personaggio ispirato al romanzo di Nabokov e ossesionato dagli scacchi, che lo sottopongono a laceranti e insostenibili pressioni. La salute mentale di Lužin verrà messa a dura prova, in una sfida in cui l'avversario più duro è se stesso

Vincitore del premio Oscar al miglior film straniero nel 1985, "Mosse pericolose" di Richard Dembo racconta la sfida tra Liebskind (Michel Piccoli), campione mondiale russo di scacchi da oltre un decennio e Fromm (Alexandre Arbatt), russo come il detentore del titolo, ma da alcuni anni fuggito in Occidente. La storia riproduce sostanzialmente l'incontro del 1978 tra i due scacchisti russi Karpov, campione e simbolo istituzionale dell'establishment sovietico, e Korchnoi, dissidente fuggito oltre cortina

Un thriller scacchistico che gioca sulla psicologia e la capacità del protagonista di risolvere enigmi per catturare un pericoloso assassino è il film "Scacco mortale" del 1992, diretto da Carl Schenkel

Altro film con pratogonisti gli scacchi, che viaggia sul sottolissimo confine che separa il genio dalla follia, è "The Dark Horse" del regista James Napier Robertson del 2014. La pellicola è un ritratto ispirato alla figura di Genesis Wayne Potini, maori e giocatore di scacchi specializzato in partite lampo, affetto da disturbo bipolare. Nel film Pontini è intepretato dall'attore neozelandese Cliff Curtis (nella foto a sinistra)

Prima de "La Regina degli scacchi", questo gioco era già approdato sul piccolo schermo nel 2005, nel film tv "Scacco matto nel Bronx", che racconta la storia di un insegnante - Mr. Richard Mason interpretato da Ted Danson - impegnato a far evadere i suoi alunni dalla realtà difficile di un quartiere complesso attraverso gli scacchi

"Queen of Katwe" del 2016, diretto da Mira Nair, racconta la vita di Phiona Mutesi, scacchista ugandese che ha ricevuto il titolo di Candidato Maestro Fide Femminile in seguito alle brillanti prestazioni alle Olimpiadi di scacchi del 2012. Si tratta di una straordinaria storia di riscatto sociale attraverso la passione smisurata per un gioco capace di superare confini e distinzioni di qualsiasi genere

È del 2019, invece, il biopic sul giocatore di scacchi bengalese Fahim Mohammad dal titolo "Qualcosa di meraviglioso". Nel cast anche l'attore francese Gérard Depardieu, nei panni dell'allenatore di scacchi Sylvain Charpienter

Gli scacchi hanno fatto la loro comparsa, seppur marginalmente rispetto al cuore della sceneggiatura, anche in alcune delle pellicole più celebri della storia del cinema. Indimenticabile è, ad esempio, la partita a scacchi andata in scena in "Blade Runner" tra il replicante Roy Batty e il dottor Tyrell. Le mosse dei due protagonisti sono, in realtà, la riproduzione fedele della fase finale della celebre sfida giocata Londra nel 1851 e nota come "la partita immortale", tra Anderssen e Kieseritzky, vinta dal primo grazie a un brillante sacrificio di Regina

Gli scacchi fanno capolino anche in "007 - Dalla Russia con amore" del 1963. In una scena del film si affrontano Kronsteen (uomo della Spectre) e il campione canadese MacAdams. Si possono vedere chiaramente alcune mosse della partita che, anche in questo caso, rappresentano una riproduzione della sfida realmente disputata a Leningrado nel 1960 tra i grandi maestri Spassky e Bronstein

E infine, gli scacchi si sono presi la scena anche nel primo capitolo della saga di Harry Potter - Harry Potter e la pietra filosofale del 2001. Harry, insieme ai suoi amici, è impegnato a superare diverse prove, tra cui una partita agli scacchi magici. Su una scacchiera gigante con pezzi a grandezza naturale, Harry veste i panni dell'alfiere, Ron del cavallo e Hermione della torre. Grazie al sacrificio di Ron, Harry riuscirà a dare scacco matto

La posizione sulla scacchiera è stata ideata dal maestro internazionale Jeremy Silman, ma è interessante notare che i pezzi neri (quelli condotti dai protagonisti) avrebbero potuto dare scacco matto più velocemente (con una mossa in meno) se a sacrificarsi fosse stato l'alfiere-Harry, invece del cavallo di Ron. Ovviamente la scelta, per esigenze di sceneggiatura, fu diversa
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