
“Il grande dittatore” di Charlie Chaplin compie 80 anni: le 15 curiosità sul film
La pellicola è uscita negli Usa il 15 ottobre del 1940 e rappresenta una parodia satirica del nazismo e della figura di Adolf Hitler. Ottenne cinque candidature all’Oscar e fu il progetto più costoso e di maggior successo dell’attore, comico e regista britannico

Il 15 ottobre del 1940 nelle sale degli Usa usciva "Il grande dittatore", il film più costoso e di successo dei Charlie Chaplin, attore, comico e regista britannico
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Parodia satirica del nazismo che prende di mira direttamente Adolf Hitler, la pellicola ottenne 5 candidature all'Oscar, inclusi miglior film e miglior attore allo stesso Chaplin, ed è considerata uno dei capolavori della storia del cinema
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Charlie Chaplin iniziò a girarlo nel 1939, all'alba della Seconda Guerra Mondiale e quando il mondo era ancora all'oscuro degli orrori delle persecuzioni antisemite
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Tante sono le curiosità sul film che ottenne un enorme successo di pubblico e fu la pellicola di Chaplin che al botteghino ha incassato di più. Adolf Hitler, invece, ne vietò la visione in Germania e in tutti i territori occupati dai nazisti. Sembra però che il Führer lo vide per ben due volte, e il regista disse: "Darei qualsiasi cosa per sapere cosa ne pensasse"

In Italia la pellicola fu distribuita solo nel 1946 con il titolo "Il Dittatore". In precedenza il Minculpop emanò la disposizione di "ignorare la pellicola propagandistica" di Chaplin. Anche la riedizione de "Il grande dittatore" fatta nel 1960 rimase a lungo sotto censura e vennero tagliate le sequenze in cui appariva la moglie di Napaloni, chiaro riferimento alla vedova Mussolini, unica persona vivente fra quelle a cui il film alludeva

L'idea di girare il film venne a Chaplin grazie a un amico, Alexander Korda, che gli fece notare quanto somigliasse esteticamente al Führer. L'attore britannico e Hitler avevano una corporatura molto simile ed erano anche coetanei, nati quasi lo stesso giorno: il 16 aprile 1889 Chaplin e il 20 aprile dello stesso anno il dittatore tedesco

Chaplin, per una miglior riuscita della parodia, studiò per ore e ore la parlata e gestualità di Hitler

Tempo dopo l'uscita de "Il grande dittatore", quando la violenza di Hitler fu chiara in tutto il mondo, Charlie Chaplin si pentì di aver realizzato il film e dichiarò che se avesse saputo le reali atrocità che i nazisti avrebbero commesso non ne avrebbe fatto una parodia

Charlie Chaplin avrebbe dichiarato che quando indossava la divisa di Hynkel si sentiva più aggressivo

Il film fu interamente sceneggiato da Chaplin. L'idea del mappamondo danzante nacque anni prima all'attore britannico insieme all'amico Douglas Fairbanks: i due, nel 1928, avevano realizzato un filmato-sketch con scene simili a quella de "Il grande dittatore", intitolato "Douglas Fairbanks Home Movie of Charles Chaplin"

La sola improvvisazione che Chaplin si concesse nel film fu quella del memorabile monologo in maccaronico linguaggio “nazi”