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Anna Magnani, 50 anni fa ci lasciava la grande attrice: i suoi film più famosi. FOTO
Il 26 settembre del 1973, a 65 anni, moriva Anna Magnani. Con il film La Rosa tatuata, a fianco di Burt Lancaster, vinse il premio Oscar. Ma il suo ruolo di Serafina Delle Rose è stato solo uno di tanti memorabili. Da Sora Pina in Roma città aperta a Mamma Roma, ecco le sue interpretazioni più celebri
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Anna Magnani è scomparsa il l 26 settembre 1973, a 65 anni, stroncata da un tumore al pancreas, assistita dal figlio Luca e da Roberto Rossellini, al quale si era riavvicinata e che si occupò personalmente del funerale nella chiesa di Santa Maria Sopra Minerva, al quale parteciparono migliaia di persone. Dopo una prima sepoltura nel Cimitero del Verano di Roma, per volontà del figlio Luca dal 1988 è nella cappella di famiglia del cimitero di San Felice Circeo, non lontano dalla sua villa carriera ha interpretato numerosi ruoli indimenticabili. Ecco quali sono
Oscar 2021, nomination rivoluzionarie: tutti i record
Nata a Roma il 7 marzo 1908, è cresciuta con la nonna materna. Il suo debutto al cinema avvenne nel film La cieca di Sorrento (1934) dopo un ruolo (non accreditato) nel 1928 nella pellicola Scampolo di Augusto Genina. Nel 1935 sposò il regista Goffredo Alessandrini, con cui nel 1936 girò Cavalleria. I due si separarono nel 1940 ma divorziarono solo nel 1972. Vittorio De Sica nel 1941 le offrì il primo ruolo importante, quello di Loretta Prima, artista di varietà, nel film Teresa Venerdì (nella foto)
Oscar® 2021, la diretta della cerimonia è su Sky
Nel 1943 interpretò il ruolo di una verduraia romana in Campo de’ Fiori con Aldo Fabrizi. L’anno prima ebbe il suo unico figlio, Luca, nato da una relazione con l’attore Massimo Serato. Questa gravidanza la costrinse a rinunciare alla partecipazione al film Ossessione di Luchino Visconti
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La Magnani raggiunse la fama mondiale nel 1945 grazie al capolavoro del neorealismo Roma città aperta di Roberto Rossellini, con il quale iniziò anche una relazione sentimentale. Per il ruolo di Sora Pina vinse il suo primo Nastro d’argento
Oscar 2021, tutti i film che hanno ricevuto una nomination
Nel film Anna Magnani è protagonista di una delle sequenze più celebri della storia del cinema: la corsa dietro un camion tedesco, nel quale è rinchiuso il marito, che culmina con la sua uccisione con una raffica di mitra dei nazisti
Oscar 2021, tutti gli attori che hanno ricevuto una nomination. FOTO
Nel 1947 la Magnani vinse il suo secondo Nastro d’argento e il premio per la miglior attrice alla Mostra del Cinema di Venezia per il film L’onorevole Angelina, diretto da Luigi Zampa
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L’anno seguente interpreta il suo ultimo film con Rossellini prima della fine della loro relazione. Si tratta della pellicola L’amore, per cui vince il suo terzo Nastro d’argento
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Nel 1949 prende parte al film Vulcano di William Dieterle, girato nell’isola accanto a quella in cui l’ex compagno Rossellini stava realizzando Stromboli (Terra di Dio) insieme alla nuova fidanzata Ingrid Bergman
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Passano due anni e nel 1951 la Magnani interpreta uno dei suoi ruoli più iconici, quello di Maddalena Cecconi, la protagonista del film Bellissima di Luchino Visconti. Per questa interpretazione vinse il suo quarto Nastro d’argento
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Nel 1952 interpretò Anita Garibaldi nel film Camicie rosse, diretta dall'ex marito Goffredo Alessandrini con cui ebbe fortissime divergenze, tanto che lui abbandonò il set prima della fine delle riprese. Nello stesso anno recitò in La carrozza d’oro (nella foto) di Jean Renoir, ricordato come il primo film europeo girato in techincolor
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Nel 1955 gira La rosa tatuata, di Daniel Mann, in cui recita insieme a Burt Lancaster. Il suo ruolo di Serafina Delle Rose le farà vincere un Bafta come attrice internazionale dell’anno, un Golden Globe come miglior attrice in un film drammatico e soprattutto il premio Oscar nella cerimonia del 21 marzo 1956
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Si tratta di una statuetta storica perché è stata la prima vinta da un’interprete italiana (l’unica altra vittoria è quella di Sophia Loren) e la prima in assoluto di un’attrice madrelingua non inglese. La Magnani non presenziò alla cerimonia: l'Oscar venne ritirato da Marisa Pavan, anche lei candidata come migliore attrice non protagonista per lo stesso film
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Nel 1957 ottenne il suo quinto e ultimo Nastro d’argento per il film Suor Letizia - Il più grande amore, di Mario Camerini
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Altro successo internazionale fu Selvaggio è il vento, diretta da George Cukor, e in cui recita accanto a Anthony Quinn. Per questo film del 1957 vinse il premio come miglior attrice al Festival di Berlino e il suo primo David di Donatello. Inoltre ottenne una seconda candidatura all’Oscar e un’altra ai Globes
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Vinse il suo secondo David di Donatello nel 1959 con il film Nella città l’inferno, di Renato Castellani, in cui recita con Giulietta Masina in una pellicola ambientata in un carcere femminile
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Nel 1960 tornò a Hollywood per l'ultima volta, per recitare in Pelle di serpente di Sidney Lumet, accanto a Marlon Brando. Il suo ruolo venne scritto appositamente da Tennessee Williams. Nello stesso anno rifiutò il ruolo di Cesira, la protagonista de La ciociara, che fece vincere poi l’Oscar alla Loren
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Un altro suo grande personaggio le venne ritagliato da Pier Paolo Pasolini che nel 1962 si affidò a lei per Mamma Roma. I due però ebbero un rapporto molto teso sul set. La pellicola comunque ebbe enorme successo di critica (e all’estero anche di botteghino)
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Negli ultimi anni di carriera la Magnani diradò le sue interpretazioni. Girò nel 1963 la commedia francese La pila della Peppa, apparve nel 1965 in uno degli episodi di Made in Italy di Nanni Loy e realizzò il suo ultimo film americano (ma girato in Italia), cioè Il segreto di Santa Vittoria (nella foto), di Stanley Kramer, che le fruttò un’altra candidatura ai Golden Globe
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La sua ultima apparizione è in Roma di Federico Fellini, che la volle per un cameo molto simbolico, in cui l’attrice attraversa i vicoli deserti della Capitale e chiudendo il portone di casa dice in romanesco: "Nun me fido! Buonanotte”. Anna Magnani è morta in una clinica romana il 26 settembre 1973, all'età di 65 anni, a causa di un tumore