Corrado Guzzanti fa 60 anni, dagli esordi ai suoi personaggi: il ritratto del genio comico
SpettacoloSatira tagliente e intelligente, è tra i numeri uno della comicità italiana, quella elegante e mai volgare. Nato il 17 maggio 1965, con i suoi mille volti ha raccontato e continua a raccontare la realtà del nostro Paese facendo ridere, ma anche pensare
Tanti auguri a Corrado Guzzanti per i suoi 60 anni. Tra i geni comici italiani, con la sua satira intelligente ed elegante racconta il presente facendo ridere ma anche riflettere. Da Rocco Smitherson a Vulvia, dal cardinale Pizzarro al dottor Livore, sono tantissimi i personaggi rimasti nell’immaginario collettivo degli spettatori. Nato il 17 maggio 1965, è considerato uno dei maggiori esponenti della comicità contemporanea in Italia.
Gli esordi di Corrado Guzzanti
Corrado Guzzanti è comico, imitatore, attore, ma anche autore, sceneggiatore e regista. Influenzato sia dalla comicità internazionale dei Monty Python e del Saturday Night Live che da quella italiana di Raimondo Vianello e Carlo Verdone, è figlio del giornalista e politico Paolo Guzzanti e fratello di Sabina e Caterina, anche loro grandi attrici, autrici e comiche, a testimonianza che la vena artistica, in casa Guzzanti, è una dote di famiglia. Proprio con Sabina, nel 1987, Corrado esordisce come autore scrivendo lo spettacolo Il tempo restringe per un provino della sorella. L’anno dopo contribuisce alla redazione dei testi dei programmi televisivi L’araba Fenice di Antonio Ricci, Proffimamente non stop e La TV delle ragazze. Entrato nel gruppo comico di Valentina Amurri, Linda Brunetta e Serenza Dandini, nel 1990 debutta in televisione in Scusate l’interruzione dove si fa conoscere con il suo primo personaggio, il regista di horror Rokko Smithersons. Eccellenti sono anche le imitazioni, in particolare di Vittorio Sgardi e Donatella Raffai.

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Il successo di Avanzi, Rokko e i suoi fratelli e il sodalizio con Serena Sandini
Nel 1991 il personaggio di Rokko Smithersons è tra i protagonisti di Avanzi, nei vari sketch il regista di film horror racconta la trama del “nuovo film” che, riprendendo pellicole molto note, è una parodia dei fatti politici della settimana. Continua anche con le imitazioni di Vittorio Sgarbi, a cui affianca quelle dei giornalisti Giovanni Minoli ed Enrico Mentana. In questo periodo con Stefano Masciarelli, Pier Francesco Loche e Antonello Fassari crea il gruppo Rokko e i suoi fratelli con cui realizza il 33 giri Avanzi e l’album Sopravvoliamo. Nel settembre 1992, proprio il personaggi di Rokko Smithersons gli fa ottenere il premio Satira Politica di Forte dei Marmi. Torna poi a lavorare nella trasmissione Avanzi condotta da Serena Dandini con la quale instaura un sodalizio artistico che dura ancora oggi. Ecco allora nascere un nuovo personaggio: Lorenzo, un liceale ignorante e svogliato, cresciuto a "pane e Videomusic”.

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I personaggi più famosi di Corrado Guzzanti
Brunello Robertetti, Aniene, Don Florestano Pizzarro, Gianni Livore, Quelo e Vulvia sono solo alcuni dei personaggi diventati cavalli di battaglia di Corrado Guzzanti. Il poeta Robertetti è apparso nel 1998, un uomo introverso e timido, sempre seduto su una sedia, sulla quale declama i versi delle sue poesie, spesso parodie di famose opere o di detti popolari e luoghi comuni modificati per apparire più buffi. Aniene è comparso nel programma omonimo del 2016. È un giovane semidio biondo con un elmo alato in testa e dallo spiccato accento romanesco. Vestito un po' da Superman e un po' da gladiatore, è “un supereroe coatto” mandato sulla terra dal Padre per aiutare l'umanità a trovare la strada giusta in questo periodo di perdizione. Ne L’ottavo nano ha fatto il suo esordio Don Florestano Pizzarro, imitazione di un cardinale dal forte accento romano, cinico e schietto. Come si può intuire dal nome, Gianni Livore è un uomo irascibile, infuriato col mondo anche a causa della moglie abruzzese con cui ha un rapporto tormentato che lo induce ad avere un atteggiamento quasi razzista nei confronti delle persone di origine abruzzese e a imbottirsi di medicinali. Quelo è un semplice padre di famiglia foggiano che cerca di sfuggire ai problemi della vita reale spacciandosi per un profeta che reca la parola di un nuovo Dio, da cui riprendeva il nome, rappresentato da una tavoletta di legno con chiodi al posto degli arti e i lineamenti del viso tratteggiati in modo da riprodurre un sorriso simile a quello delle emoticon. Infine Vulvia è forse il personaggio più iconico e amato di Corrado Guzzanti. Presentatrice di stravaganti documentari a carattere divulgativo sul fittizio canale televisivo Rieducational Channel, lavora per merito esclusivo della sua “avvenenza”. Storpiatrice di parole, anche facili, ed evidentemente superficiale e ignorante, la conduttrice commentava a modo suo i brevi filmati trasmessi, uscendo fuori dal testo scritto dagli autori e improvvisando in modo disastroso.

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Corrado Guzzanti da Fascisti su Marte, Boris a I Delitti del Barlume
Corrado Guzzanti è anche un grandissimo attore e regista. Nel 2006 realizza Fascisti su Marte, un film tratto dagli omonimi sketch del comico e girato come un falso documentario e parodia con lo stile dei cinegiornali dell’Istituto Luce del Ventennio fascista. Due anni dopo è sul set della serie televisiva Boris con un ruolo secondario ma impossibile da dimenticare: è l’attore che interpreta Il Conte, un interprete psicologicamente instabile che già in passato ha creato non pochi problemi al cast e alla troupe della fiction con i suoi improvvisi scatti d'ira, a volte conclusi con veri e propri incendi appiccati al set e la ripetuta distruzione del suo camerino. Dal 2018 interpreta Paolo Pasquali ne I Delitti del Barlume, logorroico e truffaldino assicuratore veneto, diventa il sindaco di Pineta.

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I progetti per i 60 anni
In un’intervista a La Repubblica Guzzanti ha detto di non sentire il peso dei 60 anni. “Sono rimasto un ragazzaccio. Ho molti amici che sono sulla stessa soglia, per il compleanno faremo un festone. Cose che si dicono, ma non si fanno mai. Oggi sono meno arrabbiato, non vivo più le emozioni forti come quando avevo 30 o 40 anni”, ha affermato. Ma sul fronte della satira politica ha confessato di non trovarla più “così eccitante, non farei salti di gioia se dovessi imitare Sangiuliano o Valditara”. Intanto sarebbe in arrivo una nuova commedia in 8 episodi, The Musk, chiaro riferimento al film con Jim Carrey, nella quale Guzzanti vestirà i panni del magnate Elon Musk. Alla scrittura del soggetto ci sarebbe il genio comico romano insieme a Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo, già autori di Boris. Forse un modo per tornare alla satira politica prendendo spunto dai protagonisti oltreoceano.
