I 10 film di fantascienza che hanno previsto il futuro, da Matrix a Inception. FOTO
I film fantascientifici possono davvero prevedere ciò che accadrà? Se Matt Groening con I Simpson è riuscito a farlo più volte, perché non dovrebbero riuscirci anche maestri come Christopher Nolan o Stanley Kubrick? Ci sono infatti opere cinematografiche che sembrano aver anticipato, con largo anticipo, eventi e sviluppi del presente. Ecco dieci film “profetici” selezionati da AGI
A cura di Camilla Setnagiotto
Possono dei film predire il futuro? Se può Matt Groening con I Simpson, perché non possono i capolavori di Christopher Nolan e Stanley Kubrick? Alcune pellicole sembrano aver presagito molti anni prima ciò che sarebbe accaduto. Scopriamo i titoli che hanno anticipato i nostri giorni. E se la fantascienza è sempre stata uno specchio deformante capace di riflettere ansie e speranze, questi film sono la riprova che talvolta l’ansia è anticipatoria di qualcosa che, in cuor nostro, già sappiamo che accadrà. Scopriamo 10 titoli profetici, raccolti da AGI
Inception (2010) è il capolavoro di Christopher Nolan in cui degli specialisti possono infiltrarsi nei sogni per impiantare idee. Ebbene, la ricerca sulle interfacce neurali (BCI) è in esplosione e il mercato globale delle interfacce cervello-computer è proiettato a raggiungere i 6,2 miliardi di dollari entro il 2030.
Se Inception (2010) raccontava di specialisti che si infilavano nei sogni dei pazienti, pensiamo che oggi ci sono aziende come Neuralink, ossia realtà che stanno già testando chip impiantabili. Il rapporto di Sumsub indica che i tentativi di frode tramite deepfake sono aumentati del 1000% nel 2023 rispetto all’anno precedente.
Lei (Her, 2013) diretto da Spike Jonze mostrava il protagonista Theodore (interpretato da un baffutissimo, tormentatissimo e bravissimo Joaquin Phoenix) innamorarsi di un sistema operativo e anticipava la crisi della solitudine moderna. Nel 2025 questa dinamica è una nicchia di mercato. Da un recente sondaggio, è emerso che il 24% degli adulti in tutto il mondo si sente molto o abbastanza solo.
E proprio come in Lei (Her, 2013), oggi la solitudine dilagante fa sì che si tenda all’adozione di chatbot con funzioni terapeutiche o di “compagni” virtuali. Tutto ciò solleva interrogativi etici: stiamo davvero affrontando il problema della solitudine oppure stiamo semplicemente abituando le persone a rapporti che non richiedono impegno né reciprocità?
Gattaca (1997) rappresentava un mondo diviso tra “validi” e “in-validi” e richiamava i rischi della discriminazione genetica. Il mercato dei test genetici diretti al consumatore ha superato i 3 miliardi di dollari.
Come predetto in Gattaca (1997), la preoccupazione maggiore riguarda l'uso dei dati dei test genetici. Negli Stati Uniti, nonostante ci sia il GINA (Genetic Information Nondiscrimination Act), ci sono lacune riguardanti le assicurazioni sulla vita e l'invalidità, il che crea le basi proprio per quella "sottoclasse biologica" che la pellicola qui menzionata temeva.
E che dire di Terminator 2 - Il giorno del giudizio (1991)? La sua profezia sull’integrazione totale dell’IA nei sistemi di difesa fa venire la pelle d’oca oggigiorno. La spesa globale per l’intelligenza artificiale nel settore militare è stimata in crescita fino a 18,8 miliardi di dollari entro il 2025. Gli algoritmi autonomi prendono decisioni in millisecondi che possono avere conseguenze geopolitiche devastanti.
Matrix (1999) è il capolavoro di fantascienza in cui la realtà costruita artificialmente sovrascrive quella fisica. L’utente medio globale trascorre circa 6 ore e 40 minuti al giorno online. Gli algoritmi dei social media sono progettati per massimizzare l’engagement tramite rabbia o paura. Tale dinamica crea bolle di filtro difficili da cui “scollegarsi”.
Minority Report (2002) è descritto dall’analisi dell’AGI come la previsione più inquietante legata alla polizia predittiva e al riconoscimento facciale. Lo studio del NIST rileva tassi di falsi positivi fino a 100 volte superiori per i volti asiatici e afroamericani rispetto a quelli caucasici. Le tecnologie predittive sovrastimano il rischio criminale nelle comunità nere e latine.
The Truman Show (1998) anticipava un mondo dove la sorveglianza è onnipresente e spesso volontaria. Oggi nel mondo ci sono oltre 1 miliardo di telecamere a circuito chiuso, con una concentrazione massiccia in Cina e Stati Uniti. Si aggiunge la sorveglianza digitale che registra ogni click, ogni spostamento GPS e ogni acquisto. L’immagine di Truman Burbank diventa dunque un riferimento per il profilo digitale moderno.
Arancia Meccanica (1971) di Stanley Kubrick evidenzia la desensibilizzazione alla violenza e il potere dei media. Gli studi psicologici indicano che l’esposizione prolungata a contenuti violenti può aumentare l’aggressività e ridurre l’empatia. L’IA è ormai capace di generare video iper-realistici di violenza.
Ritorno al futuro - Parte II (1989) viene ricordato da AGI per la sua capacità di anticipare la tecnologia quotidiana. Dalle videochiamate su schermi piatti alle serrature biometriche e i pagamenti digitali istantanei, molto di ciò che veniva presentato nel film come “venuto dal futuro” effettivamente è poi diventato la norma.
2001: Odissea nello spazio (1968) viene definito il “capostipite di tutti i film sull'IA”. “HAL-9000 che si rifiuta di aprire il portellone perché la missione è più importante dell'uomo è la metafora perfetta per l'ansia lavorativa dell'era moderna”, spiega AGI. Il rapporto di Goldman Sachs stima che l’intelligenza artificiale potrebbe automatizzare l’equivalente di 300 milioni di posti di lavoro a tempo pieno nel mondo.
Questi dieci film dimostrano quanto la fantascienza sappia leggere in anticipo le trasformazioni del mondo reale. Alla fine, ciò che sembrava immaginazione si rivela spesso uno sguardo lucido sul futuro che ci aspetta.