Gli uomini di Andreotti: chi è chi nel capolavoro “Il Divo” di Sorrentino
Nel film “Il Divo” (2008), Paolo Sorrentino mette in scena il potere oscuro e silenzioso di Giulio Andreotti con un cast corale straordinario. Da Toni Servillo al volto del pentito Tommaso Buscetta, ecco chi sono gli attori principali e i personaggi chiave del film che ha riscritto il racconto politico nel cinema italiano. Stasera sulla 7 alle 23:15
Toni Servillo – Giulio Andreotti
Iconica interpretazione del senatore a vita, uomo di potere impenetrabile e glaciale. Con postura rigida, voce flebile e ironia nera, Servillo restituisce un Andreotti enigmatico e inquietante, simbolo di una stagione politica ambigua.
Anna Bonaiuto – Livia Danese
Interpreta la moglie di Andreotti, figura discreta ma centrale nel privato del protagonista. La sua presenza è sobria e contenuta, ma carica di implicita complicità, specchio del mondo ovattato che circonda il potere.
Flavio Bucci – Franco Evangelisti
Braccio destro di Andreotti, uomo leale ma tormentato: incarnazione della lealtà divisa tra potere politico e inquietudine personale
Carlo Buccirosso – Paolo Cirino Pomicino ("o' Ministro")
Politico istrionico, ambiguo e devoto ad Andreotti. La sua parlata napoletana e il sarcasmo costante lo rendono un personaggio grottesco ma efficace nel mostrare l’apparato di potere.
Giorgio Colangeli – Salvo Lima
Politico democristiano e referente di Andreotti in Sicilia, vittima della mafia dopo la rottura con Cosa Nostra. La sua morte segna un punto di svolta nel film.
Massimo Popolizio – Vittorio Sbardella
Conosciuto come “lo Squalo”, deputato cinico e senza scrupoli. Popolizio ne coglie l’assurdità morale dietro il cinismo politico
Giulio Bosetti – Eugenio Scalfari
Nei panni del fondatore di la Repubblica, è voce critica e avversario morale di Andreotti. Rappresenta il giornalismo impegnato e l’opinione pubblica che sfida il silenzio del potere.
Piera Degli Esposti – Signora (Mrs.) Enea
Segretaria di Andreotti: presenza silenziosa ma essenziale, custode dell’ordine interno e del rituale quotidiano del potere