Il maestro e Margherita esce in Italia, 5 curiosità sul film di Michail Lokshin

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Il 19 giugno arriva sul grande schermo la pellicola tratta dal romanzo di Bulgakov. Uscita un anno fa in Russia, è stata un grande successo ma il Cremlino l'ha giudicata troppo critica verso il regime. Cosa sapere sul film concepito come una metafora del totalitarismo sovietico

Il 19 giugno 2025 nei cinema italiani esce l’atteso adattamento di uno dei più grandi romanzi di tutti i tempi: Il maestro e Margherita. La pellicola è tratta dall’omonimo testo dello scrittore russo Michail Bulgakov, scritto nel corso di un lungo periodo di tempo durante il regime di Stalin e pubblicato postumo in una versione censurata alla fine degli anni Sessanta in Russia. Il film è una produzione russa che vede alla regia Michael Lockshin e nel cast August Diehl, Evgeniy Tsyganov, Yulia Snigir e Claes Bang. 

La trama del film

La trama del film, riassunta nel comunicato con cui è stato presentato, è questa: negli anni ’30, nella grigia e repressiva Mosca staliniana, un giovane scrittore finisce travolto dallo scandalo. La sua pièce teatrale, colpevole di rappresentare Cristo con troppa umanità, viene censurata e stroncata dalla critica. Emarginato e disperato, trova conforto nell’incontro con Margherita, una donna bellissima e sposata, con cui nasce un amore travolgente e proibito. Spinto da questa passione, lo scrittore dà vita a un nuovo romanzo: una Mosca visitata dal diavolo, Woland, un enigmatico personaggio accompagnato da un seguito di figure grottesche e irresistibili. Con ironia e crudeltà, Woland spariglia le carte della realtà, seminando il caos e offrendo vendetta a chi è stato ingiustamente punito. Ma mentre giustizia e amore sembrano finalmente a portata di mano, i confini tra realtà e immaginazione si dissolvono, confondendo il mondo con la pagina scritta.

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I dettagli sul film

Il film Il Maestro e Margherita di Lockshin è uscito in Russia nel 2024. Nel comunicato che annuncia l’arrivo nelle sale italiane si legge che l’adattamento “mantiene inalterato il potere sovversivo e immaginifico dell’originale". Si aggiunge che "ha incassato 28 milioni di dollari” e che il regista “è diventato il bersaglio di una feroce campagna diffamatoria guidata dai fedelissimi del Cremlino. Il suo nome è stato rimosso dai titoli del film, mentre lui e la sua famiglia sono stati personalmente presi di mira negli attacchi. Anton Dolin, tra i critici cinematografici russi considerati più autorevoli, ha dichiarato che il film ‘rappresenta sorprendentemente il momento storico che la Russia sta vivendo, la restaurazione dello stalinismo e la persecuzione dell’intellighenzia”.

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Cosa sapere sul regista del film

Il regista Michail Lokshin è americano e, dopo l’uscita del film in Russia, ha lasciato il Paese per mettersi al sicuro. È figlio di uno scienziato russo emigrato in America e ha vissuto tra il Texas e Mosca, dove si è anche laureato. Il film è una produzione russa ed è stato in parte finanziato dal governo prima dell’invasione dell’Ucraina. Lokshin ha fin da subito pensato di rileggere l’opera di Bulgakov come un’allegoria della Russia di oggi. Dopo l’inizio della guerra la Universal Picture ha dovuto ritirarsi dalla produzione, inoltre il regista ha criticato immediatamente l’invasione sui social media e invitato i suoi amici a sostenere l’Ucraina. Al New York Times Lockshin ha rivelato che, nonostante tutto sembrasse ormai perso, “dentro di me però ero convinto che prima o poi sarebbe uscito. Continuo a pensare che si sia trattato di un miracolo. Ma non mi aspettavo una tale risposta del pubblico”.

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Quanto è costato il film e quanto ha incassato in Russia

Come detto, Il Maestro e Margherita è stato in parte finanziato dal governo russo e per la sua realizzazione sono stati investiti circa 17 milioni di dollari, 9 dei quali provenienti dai fondi del “Fond Kino”, il principale ente statale di sostegno e promozione dell’industria cinematografica. Il film è uscito al cinema in Russia il 25 gennaio 2024 dopo vari rinvii dovuti agli sviluppi dell’invasione russa in Ucraina. Lockshin aveva portato a termine le riprese nei primi mesi del 2021, quando la macchina di propaganda del regime di Putin era decisamente meno rigida e pervasiva rispetto a oggi. Nei piani originali il film sarebbe dovuto uscire nel 2023 con la distribuzione internazionale di Universal, che però nel febbraio del 2022, subito dopo l’inizio dell’invasione, aveva deciso di ritirarsi dal progetto. In pochi mesi dall’uscita in Russia, la pellicola aveva già incassato oltre due miliardi di rubli (circa 20 milioni di euro), quasi il doppio del suo costo di produzione, ed era stata vista da 5 milioni di russi.

Cosa dicono i critici e da chi è composto il cast

Le riprese de Il Maestro e Margherita si sono svolte dal luglio all’ottobre 2021 tra Mosca, San Pietroburgo e Malta. Il cast è composto da August Diehl nel ruolo di Woland, Evgenij C’igardovič nei panni del Maestro, Julija Snigir è Margherita, Claes Bang è Ponzio Pilato e Jurij Kolokol’nikov è Korov’ev. Il film è stato accolto positivamente dalla critica russa, tanto che il critico Anton Dolin lo ha definito il primo adattamento ben riuscito del romanzo, nonché il miglior film commerciale realizzato nella storia della Russia moderna. Questa versione del Maestro e Margherita - ha scritto Dolin - "assomiglia più alla realtà di Putin che a quella di Stalin ed è ricco di immagini e situazioni incredibilmente attuali”. Una delle persone che hanno lavorato alla realizzazione del film ha detto alla rivista americana Variety che “i propagandisti sono al contempo invidiosi e pieni di odio per il fatto che un film contro la censura, contro il totalitarismo e contro la guerra stia ottenendo così tanta popolarità”. Il film è stato infatti criticato da attivisti filo-putiniani con il produttore televisivo Tigran Keosayan, marito di Margarita Simonyan, la direttrice dell’emittente televisiva RT, controllata dal governo russo, che ha chiesto l’avvio di un’indagine sul processo che ha reso possibile l’uscita del film. Trofim Tatarenkov, presentatore radiofonico che lavora per la radio statale Sputnik, ha attaccato il regista Lockshin definendolo “una feccia” e “nemico del popolo”.

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