Il capolavoro della letteratura russa ritorna al cinema tra censura, amore e diavoli. Ecco il video che anticipa ciò che vedremo sul grande schermo in questo nuovo adattamento firmato alla sceneggiatura da Roman Kantor e alla regia da Michael Lockshin. L’opera sarà distribuita nei cinema italiani a partire dal 19 giugno 2025 grazie a Be Water Film
È uscito nelle scorse ore il trailer di Il Maestro e Margherita, il nuovo film che adatta il celebre romanzo di Michail Bulgakov.
Il capolavoro della letteratura russa ritorna al cinema tra censura, amore e diavoli.
Il trailer (che potete guardare nel video posto in alto, in testa a questo articolo) anticipa ciò che vedremo sul grande schermo in questa nuova versione della storia che ruota attorno all’arrivo del diavolo nella città di Mosca, cuore dell’Unione Sovietica e primo Paese al mondo ad aver abbracciato ufficialmente l’ateismo.
L’adattamento in arrivo, atteso nei cinema italiani a partire dal 19 giugno 2025 grazie a Be Water Film, è firmato alla sceneggiatura da Roman Kantor e alla regia da Michael Lockshin.
Ed è così che un’opera letteraria leggendaria trova nuova vita sul grande schermo.
Il Maestro e Margherita di Roman Kantor e Michael Lockshin è un adattamento a lungo atteso, la cui gestazione è stata segnata da ostacoli politici, tensioni internazionali e un’imponente ondata di censure. Dopo essere stato più volte rinviato per via della guerra in Ucraina, il film è finalmente uscito nelle sale russe nel gennaio 2024, riscuotendo un sorprendente successo al botteghino, con un incasso di 28 milioni di dollari, e contribuendo a un’impennata senza precedenti nelle vendite del romanzo, moltiplicate per dodici.
Potete guardare il trailer del film Il Maestro e Margherita nel video posto in alto, in testa a questo articolo.
Una storia d’amore e follia nella Mosca stalinista
Ambientato nella Mosca degli anni Trenta, in piena epoca sovietica, il film segue le vicende di un giovane autore travolto dalla repressione. La sua opera teatrale, che osa umanizzare la figura di Cristo, viene immediatamente condannata dalle autorità e messa al bando.
Ridotto all’isolamento e al discredito, lo scrittore affonda nella disperazione, fino all’incontro con una donna affascinante e inquieta: Margherita, figura centrale e ambigua, già legata a un altro uomo ma pronta a sfidare ogni regola per amore. Dalla loro relazione nasce una forza creativa che dà forma a un nuovo romanzo, nel quale una Mosca immaginaria viene sconvolta dall’arrivo di un essere oscuro e carismatico.
Woland: il diavolo entra in scena
Nel cuore del racconto si colloca la figura di Woland, incarnazione del diavolo, giunto nella capitale sovietica con un bizzarro e inquietante seguito. Con sarcasmo e ferocia, Woland mette a nudo le ipocrisie del regime, sovvertendo l’ordine costituito e distribuendo castighi e ricompense con logiche imprevedibili.
In questa narrazione che oscilla tra farsa e tragedia, le coordinate del reale si dissolvono e la narrazione si fonde con la follia. La Mosca di Bulgakov, restituita con sensibilità visiva e intensità narrativa da Lockshin, diventa il teatro di una danza surreale tra giustizia, potere e redenzione, in cui il confine tra l’immaginazione e la cronaca si fa sempre più sottile.
Un film controverso nel cuore della tempesta politica
Il Maestro e Margherita non è soltanto un adattamento cinematografico. È un’opera che, come il romanzo da cui trae ispirazione, mette in discussione l’autorità, la censura e il controllo ideologico. Le sue immagini e i suoi dialoghi hanno generato forti reazioni, al punto da trasformare il regista Michael Lockshin in un bersaglio politico. Accusato dai sostenitori più accaniti del Cremlino di aver promosso un messaggio sovversivo, Lockshin ha visto il proprio nome rimosso dai titoli di testa del film. Non solo: anche la sua famiglia è finita al centro di una campagna di intimidazione e diffamazione che ha scosso profondamente l’opinione pubblica. In un gesto estremo, l’autore del film è stato costretto a prendere le distanze ufficialmente dal progetto, pur restando inequivocabilmente l’anima dietro la macchina da presa.
Un film tra mito e realtà, che sfida la censura con la potenza della narrazione
Attraverso uno stile visionario e simbolico, Il Maestro e Margherita restituisce tutta la forza del romanzo originario, rispettando il suo spirito ribelle e il suo potenziale dirompente. Le vicende dello scrittore e di Margherita, così come l’irruzione del diabolico Woland nella grigia Mosca staliniana, si intrecciano in una narrazione che non si limita a raccontare, ma che interroga, provoca e accusa.
È un’opera che, nonostante le minacce e i tentativi di silenziamento, ha già dimostrato il proprio valore artistico e culturale, riaccendendo l’interesse per uno dei testi più potenti e controversi della letteratura del Novecento.
Potete guardare il trailer del film Il Maestro e Margherita nel video posto in alto, in testa a questo articolo.