Chi è Fernanda Torres, attrice premiata col Golden Globe

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Prima brasiliana a vincere, ha ottenuto il riconoscimento nella stessa categoria in cui era stata candidata la madre 25 anni prima

Sua madre ci era andata vicina ma mai nessun attore brasiliano prima di lei era riuscito a ottenere un Golden Globe (I VINCITORI - I MIGLIORI LOOK). Fernanda Torres, star di Ainda estou aqui (I’m Still Here) e trionfatrice nella categoria miglior attrice in un film drammatico, è uno dei volti di questa edizione dei premi assegnati dalla stampa estera accreditata a Hollywood. Nata a Rio de Janeiro nel 1965, figlia d’arte della coppia di attori composta da Fernando Torres e Fernanda Montenegro, ha battuto la concorrenza di star hollywoodiane affermate del calibro di Angelina Jolie, Nicole Kidman, Tilda Swinton, Kate Winslet, e dell’altra “rivelazione” dell’anno, Pamela Anderson.

Il discorso

“Oddio, non mi ero preparata niente perché ero già in ritardo – ha esordito Torres sul palco del Beverly Hilton di Los Angeles – e questo è stato un anno così straordinario per le interpretazioni femminili. Qui ci sono così tante attrici che ammiro moltissimo”. Torres ha ricordato come questo premio arrivi dopo la nomination ottenuta dalla madre Fernanda Montenegro nel 1999 grazie a Central do Brasil: “Lei era qui 25 anni fa – ha detto Torres – e questa è la prova che l’arte può durare tutta una vita, anche in momenti difficili come questo”. Montenegro, che ora ha 95 anni, è a sua volta nel cast di Ainda estou aqui (LA RECENSIONE), dove interpreta la versione più anziana dello stesso personaggio della figlia.

L'esordio ancora minorenne

Torres ha esordito al cinema non ancora 18enne con Inocência di Walter Lima Jr., dopo le prime esperienze sui set televisivi con le telenovelas Destini Brillante. Nel 1986, prima ancora di compiere 20 anni, è stata premiata come migliore attrice protagonista a Cannes, per la sua interpretazione in Eu sei que vou te amar di Arnaldo Jabor. Nel 1997 è stata la protagonista di 4 giorni a settembre di Bruno Barreto candidato agli Oscar come miglior film straniero. Ainda estou aqui, dramma politico di Walter Salles, è il suo ultimo film, presentato in anteprima alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, dove ha conquistato il Premio Osella per la miglior sceneggiatura.

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Ainda estou aqui

Durante il suo discorso di accettazione del Golden Globe, Torres lo ha definito un film “che ci può aiutare a pensare a come sopravvivere nei tempi difficili”. Selezionato dal Brasile per la corsa all’Oscar come miglior film straniero, Ainda estou aqui è entrato in shortlist insieme a Vermiglio di Maura Delpero. La pellicola storica, racconta le vicende della famiglia di un ex deputato laburista durante la dittatura militare. Dopo l’arresto e la scomparsa dell’uomo, Eunice, sua moglie, comincia a lottare per scoprire la verità sulla sua sorte e mantenere unita la famiglia.

Un film sulla memoria storica

Secondo quanto dichiarato dal regista Walter Salles a Variety, il film vuole contribuire alla costruzione e alla preservazione della memoria storica: “Dobbiamo ricordarci di ciò che è accaduto – ha detto Salles spiegando come la prospettiva della pellicola sia cambiata riattualizzandosi dopo l’assalto a Capitol Hill e le rivolte dei sostenitori di Bolsonaro in Brasile – il cinema può essere un potente strumento di pressione contro queste forze, per aiutarci a evitare l’oblio. Un Paese senza memoria è un Paese senza futuro”.

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