Mostra del Cinema di Venezia, il film Diva Futura con Pietro Castellitto e Barbara Ronchi
CinemaOggi è il giorno della pellicola tratta dal romanzo “Non dite alla mamma che faccio la segretaria" di Debora Attanasi. Ambientata nell’Italia degli anni Ottanta-Novanta, racconta la storia vera di Riccardo Schicchi, colui che con la sua agenzia Diva Futura ha rivoluzionato la cultura di massa trasformando l’utopia hippy dell’amore libero in un nuovo fenomeno: il porno. Scopriamo tutto quello che bisogna sapere
È oggi, mercoledì 4 settembre, il giorno di Diva Futura di Giulia Steigerwalt alla Mostra del Cinema di Venezia (LO SPECIALE).
In concorso alla kermesse veneziana, il film vede tra i protagonisti Pietro Castellitto e Barbara Ronchi (che recita anche in Familia di Francesco Costabile, presentato a Orizzonti).
La pellicola è tratta dal romanzo Non dite alla mamma che faccio la segretaria di Debora Attanasi e racconta la storia vera - ambientata nell’Italia degli anni Ottanta-Novanta - di Riccardo Schicchi, colui che con la sua agenzia Diva Futura ha rivoluzionato la cultura di massa trasformando l’utopia hippy dell’amore libero in un nuovo fenomeno: il porno.
Sotto la sua guida, “ragazze della porta accanto” come Ilona Staller, Moana Pozzi, Eva Henger e tantissime altre diventano all’improvviso dive di fama mondiale, entrando nelle case degli italiani grazie al boom delle televisioni private e dei videoregistratori in VHS.
Schicchi è stato l'artefice e il promotore di una vera e propria nuova era, l’epoca segnata da un’espressione coniata proprio a quel tempo: pornostar.
L’impatto mediatico è talmente travolgente che sfocerà nell’elezione al Parlamento di Ilona Staller, detta “Cicciolina”, nella nascita del Partito dell’Amore, oltre che nella candidatura di Moana Pozzi a sindaca di Roma.
Diva Futura è un film che racconta l’avventura di questa grande “famiglia”, un gruppo in cui esplodono gelosie, tormenti e contraddizioni che genereranno effetti tali da portare a una situazione fuori controllo nell’industria della pornografia.
A raccontare tutto quanto è un punto di vista particolare: quello di Debora, la giovane segretaria dell’agenzia con un mutuo sulle spalle.
Il nuovo film di Giulia Steigerwalt
A firmare la regia è Giulia Steigerwalt, che dirige sul set del suo film un cast eccezionale composto da Pietro Castellitto, Barbara Ronchi, Denise Capezza, Tesa Litvan, Lidija Kordić, Davide Iachini e Marco Iermanò.
Si occupa della fotografia Vladan Radovic, del montaggio Gianni Vezzosi, dei costumi Andrea Cavalletto. La musica è di Michele Braga, mentre al suono troviamo Maurizio Argentieri e Michele Mazzucco.
Gli effetti visivi spettano invece a Stefano Leoni.
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La regista: “Parabola tragica di un gruppo di personaggi”
“Un ritratto imparziale, il racconto della parabola tragica di un gruppo di personaggi”, così la regista Giulia Steigerwalt definisce la storia che racconta il suo film.
E di quei personaggi che quella storia la abitano dice: “Se per certi versi si sono battuti per la libertà, paradossalmente hanno poi contribuito con il loro lavoro a normalizzare qualcosa che va contro la libertà della donna stessa, ovvero la mercificazione del corpo femminile. Il racconto, in questo senso, è di una grande contraddizione”, prosegue la cineasta.
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Familia, film presentato a Orizzonti alla Mostra del Cinema di Venezia
A Venezia 81 ritorna un grande assente degli ultimi anni: il sesso
Nell’edizione di quest’anno della Mostra del Cinema di Venezia, notiamo che per una volta tanto non manca all’appello un “ospite” che ultimamente non era spesso “invitato”: il sesso.
Diva Futura è forse uno dei titoli più intimamente legati al sesso in questo nuovo capitolo della kermesse veneziana.
“Uno dei temi che attraversano questa edizione è quello della sessualità in tutte le sue forme, etero, omosex, fluida, sadomaso, adolescenziale”, conferma il direttore Alberto Barbera ai microfoni del quotidiano la Repubblica. “Un vero e proprio il ritorno all’erotismo dopo anni di perbenismo che lo aveva bandito. Io lo vedo come un segnale positivo di apertura, la caduta di forme di censura e autocensura che in qualche modo limitavano gli autori”, prosegue Barbera.
Non soltanto Diva futura: da Babygirl con Nicole Kidman, manager che rischia tutto per la relazione segreta con un giovane assistente, a Love del norvegese Dag Johan Haugerud fino alla serie Disclaimer di Alfonso Cuaròn, tanti film presentati a Venezia quest'anno vedono come protagonista principale il sex.
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Queer di Luca Guadagnino in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia
I due titoli più attesi dedicati al sesso sono italiani
Come fa notare la giornalista Arianna Finos su un recente articolo pubblicato da la Repubblica, per quanto riguarda la tematica del sesso, “i titoli più attesi e forse sorprendenti, sono quelli di due autori italiani”.
Uno è appunto Diva futura di Giulia Steigerwalt, qui alla seconda regia, che racconta la storia dell’agenzia di Riccardo Schicchi, interpretato da Pietro Castellitto.
Schicchi, come è ben noto, non è un personaggio di finzione: Riccardo Schicchi, all'anagrafe Riccardo Nicolò Schicchi, è stato un regista, fotografo e imprenditore italiano attivo nel mondo della pornografia e dello spettacolo, scomparso a Roma il 9 dicembre 2012. Possiamo definirlo senza se e senza ma colui che ha rivoluzionato la storia del costume italiano con il porno, “incanalandovi il vento dell’amore libero”, sottolinea la Repubblica.
E invece qual è l’altro film italiano attesissimo presente a Venezia che tratta di sesso? Non c’è nemmeno bisogno di specificarlo: si tratta di Queer di Luca Guadagnino. Un sondaggio condotto lo scorso anno lo dava tra i film in cima alla lista dei più attesi a livello mondiale.
Queer è tratto dall’omonimo romanzo-scandalo di William Burroughs (rimasto senza pubblicazione per trent’anni). Si racconta la storia omosessuale tra l’americano Lee (che è espatriato in Messico per sfuggire a una retata di droga) e un giovane militare in congedo, Allerton, anch’egli dipendente dalla droga.