Mostra del Cinema di Venezia, Monica Bellucci: "La mia Dolores, un simbolo per le donne"

Cinema

L'attrice è arrivata al Lido per presentare in anteprima mondiale Beetlejuice Beetlejuice, film diretto dal compagno Tim Burton, sequel del cult del 1988. L'intervista di Sky TG24

Tra i grandi protagonisti della prima giornata della 81a Mostra del Cinema di Venezia (LO SPECIALE - LA DIRETTA - I LOOK) c’è lei, Monica Bellucci, arrivata al Lido accanto al compagno Tim Burton, sotto la direzione del quale ha recitato in Beetlejuice Beetlejuice, sequel del cult che lo stesso Burton firmò nel 1988. Intervistata da Sky TG24, Bellucci ha raccontato la sua esperienza sul set col regista di Burbank. Potete vederla nel video in testa a questo articolo.

La chiamata di Tim Burton

“Ho un ruolo chiave, vorrei pensare a te”: il racconto di Monica Bellucci parte da quel primo contatto con Tim Burton, da quella proposta a cui era difficile dire no: “Ero ben felice di far parte di questa famiglia, di lavorare con Tim, per la sua creatività, la sua fantasia, la sua capacità di creare emozione”. Così ha vestito i panni di Dolores “la sposa di Beetlejuice, con cui ha una storia intensa e breve che finisce molto male, non diciamo come…”, meglio evitare spoiler.

La danza di Dolores

In particolare, Bellucci ricorda una scena: “A un certo punto c’è questo momento dove Dolores si ricompone in una specie di danza horror. Ci abbiamo messo tre giorni per girarla, mi sono sentita un mimo, ho lavorato un po’ come se fossi una bambola rotta”. Un’altra cosa che l’ha colpita del suo personaggio, sono le cicatrici, frutto di ore e ore di lavoro al trucco ma anche una metafora: “Abbiamo tutti delle cicatrici emotive e Dolores, nonostante il dolore, ritorna alla vita con forza. Mi piace pensare che sia un simbolo bello per le donne”.

 

Potete vedere l’intervista realizzata da Denise Negri a Venezia nel video in testa a questo articolo.

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