Oscar 2025, ecco perché Jimmy Kimmel non tornerà alla conduzione

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Il comico statunitense ha guidato la cerimonia di premiazione per quattro volte, ma ora ha scelto di prendersi una pausa: "Non sono bravo a bilanciare"

“Ho semplicemente deciso che non volevo occuparmene quest’anno. L’anno scorso è stato davvero troppo. Finisci per rimandare tutto a dopo gli Oscar, e poi devi fare tutto quello che avevi promesso di fare dopo gli Oscar”. In una puntata del podcast Politickin’, Jimmy Kimmel ha spiegato perché non tornerà per la quinta volta alla guida della premiazione dell’Academy, che andrà in onda su Abc il 2 marzo 2025. “Ho fatto due anni, è andata bene. Ho fatto altri due anni, è andata bene”, ha proseguito il comico, che ha preso le redini della cerimonia negli anni 2017, 2018, 2023 e 2024. Poi, “ho pensato di prendermi una piccola pausa. È divertente da fare, ed è bello quando è andata bene, ma, per me, era semplicemente troppo farlo per tre anni di fila”. Il conduttore si è ritrovato molto consumato dalla preparazione degli Oscar. “Non sono bravo a bilanciare. Non lo sono davvero. Non è uno dei miei punti di forza. Sono d’accordo quando si tratta di qualcosa come gli Oscar. Ci penso la mattina e la sera, e quando ho delle idee, voglio lavorarci, e poi il mio spettacolo serale sembra diventare una seccatura”, ha spiegato. “Tutti i nostri autori del programma lavorano sugli Oscar, quindi ne sono distratti”.

IL RECORD DI CONDUZIONI

Jimmy Kimmel ha finora collezionato quattro conduzioni degli Oscar, al pari di Whoopi Goldberg e Jack Lemmon. Johnny Carson conta invece cinque presenze, mentre guidano la classifica Bob Hope e Billy Crystal, rispettivamente con undici e nove. Di recente, invece, anche il comico statunitense John Mulaney ha rifiutato l’offerta di condurre la cerimonia degli Oscar 2025. “Ci vuole molto tempo e molte delle persone che pensi: “Quella persona sarebbe fantastica”...Sanno che sarebbero fantastici, semplicemente non vogliono farlo”, ha detto Kimmel. “Quando pensi che qualcuno sarà eccezionale, l’unica cosa che possono fare è dimostrare che hai torto quando condurranno gli Oscar. Dicono che sia un lavoro ingrato. Non lo definirei necessariamente così, perché quando va bene, non lo è, ma è una situazione difficile in cui trovarsi”.

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