Under Paris, il regista ha svelato l'idea per il sequel dello shark movie Netflix

Cinema

Vittoria Romagnuolo

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Il thriller dalle sfumature horror di Xavier Gens potrebbe evolversi in un disaster movie, secondo le intenzioni del regista. Il progetto, che non è al momento neppure in discussione, potrebbe diventare realtà visto il gradimento del pubblico globale verso la pellicola

I numeri di Under Paris, tra i migliori debutti su Netflix e attualmente in cima alla classifica dei titoli più visti sulla piattaforma di streaming su base globale, stanno facendo fantasticare i suoi realizzatori sull'eventualità di un sequel, ipotesi non impossibile viste anche le possibilità aperte dalla trama.
Anche se la discussione sul futuro del film non è neppure aperta, il regista dello shark movie francese, Xavier Gens, ha comunque già iniziato a pensare a un ulteriore capitolo della storia.
Gli sviluppi potrebbero piacere al popolo dello streaming che ha sempre dato prova di apprezzare i film catastrofici. Il sequel, per Gens, sarebbe ancora una storia ricca di suspense.

Gens immagina “una città sommersa dall'acqua”

“In questo momento non ce ne stiamo occupando ma è possibile che ne parleremo presto” ha detto Xavier Gens a Variety a proposito del sequel di Under Paris, il film che ha debuttato su Netlix lo scorso 5 giugno, visibile anche su Sky Q e Now, e che sta catalizzando l'attenzione del pubblico globale grazie al passaparola.
Non c'è stata, infatti, nessuna uscita cinematografica per questo film che è stato guardato con sospetto dai distributori in Francia, tutti convinti che i film con gli squali fossero una cosa solo per gli americani o per i coreani, ha detto il regista. Netflix, che ha finanziato quasi interamente il progetto, ora potrebbe essere interessata a una seconda parte della pellicola – così si augura il regista - una ripresa della storia dalla fine o lo sviluppo di uno dei suoi temi.
La crisi ambientale e il massiccio inquinamento delle acque (la ragione per cui lo squalo Lilith finisce per nuotare nelle acque della Senna, dunque, pericolosamente vicino al centro abitato), apre la possibilità a sviluppi che potrebbero il film ad incrociare la strada di Don't Look Up, uno dei titoli che più hanno ispirato i realizzatori. Gens, infatti, pensa che il futuro di Under Paris potrebbe avere a che fare con la città sommersa dall'acqua. Si passerebbe così dallo shark movie al disaster movie.

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Il sequel? Ancora a Parigi

Il sequel di Under Paris sarebbe ambientato ancora a Parigi, su questo Gens non ha dubbi.
La città che ha portato fortuna al thriller del 2024, uno spunto che ha legato la storia ancora di più all'attualità (a nessuno è sfuggito il collegamento non del tutto casuale tra i Campionati Mondiali di Triathlon e i veri Giochi Olimpici di Parigi), tornerebbe a fare da sfondo alle nuove vicende thriller che, per il momento, sono solo un'idea del regista che ha confermato che non ci sono trattative tra lui e produttori e distributori.
Gens ha condiviso con Variety i dettagli legati alla lavorazione del primo film che, insospettabilmente, non è stato girato in Francia, bensì in Belgio e Spagna.
Le acque delle scene della gara di Triathlon sono quelle di Alicante, mentre le scene subacquee sono state girate a Lites Studios in Belgio. Gli effetti visivi, comprese le scene con gli squali, volutamente realistici, sono invece, Made in France.
L'idea di girare altrove, mantenendo un'ottima resa finale è arrivata da The Impossible di J.A. Bayona con Naomi Watts e Ewan McGregor. Anche lì le acque di Alicante hanno sostituito per una parte delle riprese quelle thailandesi.

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