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The Blair Witch Project, le richieste del cast originale dopo l'annuncio del reboot

Cinema
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I tre protagonisti del cult horror del 1999 hanno scritto una lettera aperta alla Lionsgate per chiedere "pagamenti residui retroattivi e futuri" e il coinvolgimento in consulenze su altri eventuali progetti del franchise

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A pochi giorni dall’annuncio del reboot, i protagonisti del cult horror del 1999 The Blair Witch Project – Il mistero della strega di Blair hanno scritto una lettera aperta alla casa di produzione Lionsgate per chiedere “pagamenti residui retroattivi e futuri” connessi al film originale che siano “equivalenti alla somma che sarebbe stata assegnata tramite il sindacato degli attori Sag-Aftra”. Gli interpreti Rei Hance (in precedenza noto come Heather Donahue), Joshua Leonard e Michael Williams hanno infatti sottolineato di non aver avuto “un adeguato sindacato o rappresentanza legale quando il film è stato girato”. I tre attori hanno anche richiesto “una consulenza significativa” su eventuali futuri progetti, inclusi reboot e sequel, che siano legati a Blair Witch e che utilizzino i loro nomi o sembianze. Finora, il franchise del film ha sviluppato altri due film, numerosi romanzi, fumetti e una serie di videogiochi. “Il nostro film conta due reboot, ed entrambe le volte è stata una delusione”, si legge nella lettera. “Come addetti ai lavori che hanno creato Blair Witch...siamo la vostra arma segreta, ma finora inutilizzata!”. I protagonisti hanno anche domandato la concessione di una sovvenzione annuale di 60.000 dollari per aiutare un aspirante regista a realizzare il suo primo lungometraggio. La somma coincide con il budget iniziale stanziato per il film del 1999, che ha incassato più di 248 milioni di dollari al botteghino mondiale.

LA REAZIONE AL REBOOT

Nel 1999 Hance, Leonard e Williams hanno girato il film indipendente The Blair Witch Project, diretto da Daniel Myrick e Eduardo Sánchez, in poco più di una settimana, con un budget ristretto e utilizzando i loro veri nomi per i personaggi. Ognuno ha guadagnato 300.000 dollari per l’acquisizione delle loro rispettive proprietà sul film. L’annuncio del nuovo reboot ha però scatenato l’indignazione di Leonard, che ha lamentato il mancato coinvolgimento suo e dei colleghi nel progetto: “A questo punto, sono 25 anni di mancanza di rispetto da parte delle persone che hanno fatto la parte del leone...dei profitti del nostro lavoro, e questo risulta disgustoso e senza classe”.

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IL SUPPORTO DEI REGISTI E DEI PRODUTTORI

I registi Myrick e Sánchez e i produttori del film hanno manifestato il proprio sostegno ai tre protagonisti. “In qualità dei veri volti di ciò che è diventato un franchise, le sembianze, le voci e i veri nomi degli attori sono inseparabilmente legati a The Blair Witch Project”, hanno scritto in una dichiarazione congiunta. “Celebriamo l’eredità del nostro film e, allo stesso modo, crediamo che gli attori meritino di essere celebrati per la loro duratura associazione con il franchise”. Jason Blum, amministratore delegato di Blumhouse, la casa di produzione scritturata da Lionsgate per la lavorazione del progetto, ha in precedenza precisato: “Non penso che ci sarebbe stato un Paranormal Activity se non ci fosse stato prima un Blair Witch”.

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