Godzilla e Kong – Il nuovo impero, la recensione del quinto capitolo del Monsterverse

Cinema
Paolo Nizza

Paolo Nizza

Arriva al cinema dal 28 marzo, il sequel del film "Godzilla vs Kong". Ma questa volta l’azione,  l'ironia e il divertimento impazzano con la mastodontica scimmia alle prese con il mal di denti e il gigantesco lucertolone radioattivo che riposa al Colosseo

“Non c'è nessuno, tranne noi mostri sentenziava il sergente Jim Bert prima dell'invasione della sala cinematografica da parte del Blob, la gelatinosa creatura protagonista dello scult movie  Fluido Mortale, datato 1958 E sono proprio i mostri o meglio i titani a impazzare in Godzilla e Kong – Il nuovo impero, La pellicola, sequel del film Godzilla vs. Kong (2021), nonché quinto capitolo del MonsterVerse, arriva nelle sale cinematografiche italiane a partire da giovedì 28 marzo. Diretto Adam Wingard il trentottesimo lungometraggio su Godzilla e tredicesimo su King Kong è un festoso e “bestiale” luna park. Un popcorn movie fracassone e scacciapensieri. Una sorta di fantasmagorico incontro di Wrestling in cui mastodontici lucertoloni, ciclopiche scimmie, colossali falene se le suonano di santa ragione. Tra schidionate di effetti speciali e copiose dosi di (auto)ironia, la pellicola ci porta a spasso con allegria per l’intero globo terracqueo, mentre Kong e Godzilla si arrabattano per salvare l’umanità dall’ennesima, sconosciuta minaccia.

Godzilla dorme al Colosseo e King Kong ha il mal di denti

In Godzilla e Kong – Il nuovo impero, gli esseri umani, parimenti alle stelle, stanno a guardare. I protagonisti assoluti sono i mostri. Nel corso film assistiamo sovente a lunghe sequenze prive di dialoghi. Da Roma a Parigi, dal Cairo a Rio de Janeiro, il punto di vista scelto per dipanare l’intera vicenda è quello dei Titani. E nello specifico è King Kong il protagonista principale. Già a partire dal prologo, con la mastodontica scimmia intenta a vagabondare, triste e solitario per la Terra Cava, E come se non bastasse l’imponente primate è afflitto pure da un fastidioso mal di denti. Per fortuna che una sorta di Ace Ventura con la specializzazione nella cura dei Titani provvederà all’estrazione dell’incisivo infetto con tanto di installazione della protesi sostitutiva, Cionondimeno, Godzilla ci regala la scena più iconica di tutto il lungometraggio. Il re dei mostri, infatti, per trovare il meritato riposo, dopo l’ennesima battaglia, sceglie di acciambellarsi,,  come un gattino, all’interno del Colosseo. Il celebre anfiteatro romano si trasforma quindi nella cuccia del rettile radioattivo per la gioia dei creatori di Meme sul Web

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Godzilla e Kong - Il nuovo impero, il trailer finale

Evviva i giocattoli degli anni Ottanta!

Per ammissione dello stesso regista, Godzilla e Kong – Il nuovo impero è un omaggio alle pubblicità e ai giocattoli dei formidabili ottanta. Un caleidoscopio di colori sgargianti, e di sfumature fluo. Il film centrifuga con brio i ThunderCats, G.I. Joe e i Transformers. Non mancano nemmeno nelle scene di combattimento riferimenti a L’’imperatore del Nord di Robert Aldrich e a Essi Vivono di John Carpenter. E tra pugni e calci, scopriremo che un tempo i titani erano i guardiani della natura e le grandi scimmie le protettrici dell’umanità. Insomma, siamo di fronte a un’opera in cui la Bella è la Bestia, in tutte le sue forme extralarge o small, visto che tra le new entry c’è pure un Mini Kong. D’altronde anche i miti cinematografici hanno cominciato da piccoli.

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