Rust, l'armiera del film ha chiesto un nuovo processo per la sparatoria sul set

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I legali di Hannah Gutierrez Reed, che è stata dichiarata colpevole di omicidio colposo per la morte della direttrice della fotografia Halyna Hutchins, hanno invocato una recente sentenza della Corte Suprema del New Mexico. La pronuncia, riferita ad un altro caso, contesta le modalità delle istruzioni fornite alla giuria e lascerebbe aperta la possibilità di ribaltare il verdetto

Hannah Gutierrez Reed, la responsabile delle armi sul set del film Rust che il 6 marzo è stata dichiarata colpevole di omicidio colposo da una giuria di un tribunale del New Mexico, potrebbe ottenere il ribaltamento della sentenza. Lo scorso venerdì gli avvocati Jason Bowles e Monnica Barreras hanno chiesto al giudice di scarcerare la loro cliente, che attualmente rischia 18 mesi di prigione per aver caricato con negligenza nella pistola di Alec Baldwin un proiettile vero che nel 2021, durante le prove di una scena, aveva ucciso la direttrice della fotografia Halyna Hutchins. I legali hanno anche chiesto di garantire alla donna un nuovo processo sulla base di una recente decisione della Corte Suprema del New Mexico che “quasi certamente” potrebbe ribaltare il verdetto.

LE ISTRUZIONI ALLA GIURIA

La difesa contesta le istruzioni fornite ai giurati, che erano stati invitati ad accertare se Gutierrez Reed avesse caricato munizioni vere nella pistola di Baldwin “e/o” non avesse controllato adeguatamente i proiettili. Nel concordare sulla condanna, pertanto, i giurati non avrebbero raggiunto l’unanimità su nessuno dei due atti. Gli avvocati dell’armiera invocano quindi la recentissima sentenza della Corte Suprema che lo scorso giovedì ha ribaltato la condanna nei confronti di due lavoratori di un asilo per motivi simili. Per la Corte le istruzioni alla giuria, basate in quel caso sulla valutazione di quattro differenti azioni separate proprio dalla congiunzione “e/o”, hanno creato “confusione e depistaggio” e hanno reso necessario un nuovo processo. Gli avvocati di Gutierrez Reed ritengono che la sentenza implichi che una Corte d’appello sarebbe “praticamente certa” di ordinare un nuovo processo anche per la propria assistita.

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ALEC BALDWIN, I GRAVI ABUSI PROCESSUALI

Nel frattempo, i legali di Alec Baldwin stanno tentando di respingere l’accusa di omicidio colposo rivolta lo scorso gennaio contro l’attore per la sparatoria mortale sul set di Rust. Secondo la difesa, i pubblici ministeri avrebbero violato le regole nell’acquisizione degli atti forniti dall’accusa e avrebbero commesso così gravi abusi processuali. In attesa di ulteriori sviluppi, Baldwin, che si è sempre dichiarato non colpevole e ha sostenuto di non aver mai premuto il grilletto della pistola, affronterà il processo il 9 luglio. Se riconosciuto colpevole, l'attore rischia 18 mesi di prigione.

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