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Oscar 2024, Massimo Ceccherini e il premio agli "ebrei": è bufera. Poi le scuse

Cinema
©Getty

"Sappiate che il film della cinquina è il più bello solo che non vincerà perché vinceranno gli ebrei, quelli vincono sempre". Questa la frase, pronunciata dallo sceneggiatore dello sconfitto "Io Capitano" di Garrone, a scatenare le polemiche con la comunità ebraica, in occasione della serata degli Oscar 2024 che ha visto trionfare, con sette statuette, “Oppenheimer” di Christopher Nolan. Il riferimento era al film di Glazier, "La zona d'interesse". Poi l'attore toscano si è scusato

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"Sappiate che il film della cinquina è il più bello solo che non vincerà perché vinceranno gli ebrei, quelli vincono sempre". E’ stata questa frase, pronunciata da Massimo Ceccherini su Rai 1, a scatenare le polemiche con la comunità ebraica, in occasione della serata degli Oscar 2024 che ha visto trionfare, con ben sette statuette (TUTTI I VINCITORI - I LOOK), “Oppenheimer” di Christopher Nolan. Il riferimento del comico toscano era e al film "Io Capitano", di Matteo Garrone, di cui Ceccherini stesso è tra gli sceneggiatori. La sua frase era stata pronunciata al programma "Da noi... a ruota libera", mettendo in imbarazzo la conduttrice Francesca Fialdini che ha voluto ricordare come nella categoria "miglior film straniero" fosse candidato "La zona di interesse", il film di Jonathan Glazer che racconta la vita del comandante di Auschwitz nei pressi del campo di concentramento.

La protesta della comunità ebraica

"Sono molto fiero di aver lavorato con Garrone che ha fatto un film favoloso", aveva detto Ceccherini prima della sua battuta sugli ebrei. Uscita, quella del regista e sceneggiatore toscano, che ha scatenato, come detto, la protesta della comunità ebraica. "E' gravissimo e inaccettabile - hanno dichiarato Noemi Di Segni, presidente dell'Unione delle Comunità ebraiche italiane, Victor Fadlun, presidente della Comunità ebraica di Roma, e Walker Meghnagi, presidente della Comunità ebraica di Milano - che Massimo Ceccherini, candidato all'Oscar per la sceneggiatura di ‘Io Capitano’, abbia rilanciato uno dei più tristi e abusati stereotipi antisemiti". E non solo. "La solita allusione alle lobby ebraiche, concettualmente non è diversa dalla propaganda che in qualsiasi stagione storica e a qualsiasi latitudine ha preceduto persecuzioni e violenze nei confronti delle nostre comunità, hanno proseguito. “Ci auguriamo che la conduttrice, Francesca Fialdini, non abbia ‘colto’ le parole pronunciate da Ceccherini solo perché stava formulando una seconda domanda. Se invece le avesse sentite e avesse deciso di non intervenire, sarebbe doppiamente grave. Affermazioni razziste come queste non possono cadere nel silenzio, perché silenzio e indifferenza sono l'anticamera della violenza antisemita, inammissibili", hanno concluso.

Le scuse di Ceccherini: “Deluso, ma onore al vincitore”

"La colpa è mia che sono un 'imbianchino'. Mi sono spiegato male, io intendevo il film degli ebrei, l'argomento, non è la prima volta che un film con quel tema vince. Posso chiedere scusa se qualcuno ha capito male". Così, dopo le polemiche, si è espresso lo stesso Ceccherini, spiegando la sua “battuta”. "Io intendevo parlare di film, stavo giocando, stavo parlando di scommesse per scherzare e di film con quell'argomento”, ha proseguito. “Ma ammetto che forse se non dicevo niente era meglio. Chi mi ha sgridato più di tutti è mia moglie". Infine, sulla sconfitta della pellicola su cui puntava l'Italia: "Un po' di delusione c'è, è naturale. 'Io Capitano' rimane un film bellissimo, resta per me un sogno aver lavorato con un grandissimo regista come Garrone".

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