Il film di Wim Wenders si è guadagnato il plauso della critica, ed è stato premiato a Cannes per la performance dell'attore giapponese Kōji Yakusho. A conquistare, però, non è stata solo la recitazione: anche la musica
Per Perfect Days, Wim Wanders ha scelto di non affidarsi a partiture strumentali. Ha invece personalmente selezionato i brani, affidandosi alle grandi voci della musica internazionale.
La scelta di Wim Wenders
Perfect Days parla di un uomo semplice, e della sua vita semplice. La sua routine è fatta di un lavoro come addetto alle pulizie dei bagni pubblici di Tokyo, e di piccole passioni: la passione per la lettura e quella per la musica, per la fotografia e per le piccole cose che lo rendono felice. Minuto dopo minuto, incontro dopo incontro, l'uomo si svela e rivela, facendo trapelare il suo passato e permettendo allo spettatore di comprendere meglio chi sta guardando. Ed è proprio basandosi su questa trama, e sulla sua semplice quotidianità, che il regista ha scelto di non utilizzare uno semplice spartito. Del resto, il protagonista della pellicola è un appassionato di musica. Ascolta cassette degli anni Sessanta e Ottanta, ed è stato quindi il suo gusto musicale a definire la colonna sonora. Un sountrack straordinario, che contempla artisti giapponesi ma anche internazionali: gli Animals, i Velvet Underground, Otis Redding, Patti Smith, i Kinks, Lou Reed, Nina Simone.
La colonna sonora completa (da Youtube)
Una colonna sonora fatta di grandi nomi
Perfect Days di Wim Wanders è un inno agli anni Sessanta-Settanta-Ottanta. Almeno nella musica. Nella sua colonna sonora troviamo Redondo Beach di Patti Smith e Walkin’ Thru The Sleepy City dei Rolling Stones. La prima, contenuta nell'album d'esordio della poetessa del rock, racconta il suicidio di una ragazza innamorata di un'altra ragazza; la seconda è una canzone che parla di solitudine, attraverso la metafora di una città buia. Presente anche Lou Reed con Perfect Day, già inserita in Trainspotting, e i Velvet Underground con Pale Blue Eyes, dedicata a Shelley Albin (primo amore di Lou Reed, autore del brano). Otis Redding è parte della colonna di Perfect Days con il singolo (Sittin’ On) The Dock of the Bay, pubblicato posumo, i The Kinks con Sunny Afternoon, una sorta di satira delle preoccupazioni economiche dei borghesi britannici. Ma ci sono anche Brown Eyed Girl di Van Morrison e Feeling Good di Nina Simone, oggetto negli anni di numerosissime cover. Infine, due voci giapponesi: Sachiko Kanenobu con Aoi Sakana e Maki Asakawa con la versione giapponese di The House of the Rising Sun.