Napoleon, Ridley Scott sul film: “Amo la Francia e i drammi storici fin da ragazzo”

Cinema

Camilla Sernagiotto

©Getty

Sta per arrivare l’attesissimo kolossal sull’Imperatore, diretto da Ridley Scott e con protagonista Joaquin Phoenix (affiancato da Vanessa Kirby nei panni di Josephine, Giuseppina). Il regista ha confessato che desiderava girare questa pellicola da tempo, spiegando in una recente intervista rilasciata al magazine statunitense Deadline che ama profondamente la Francia e i drammi storici. Dal 23 novembre nelle sale con Eagle Pictures, questo film si preannuncia un successo strepitoso

Sta per arrivare Napoleon, l’attesissimo kolossal sull’Imperatore, diretto da Ridley Scott e con protagonista Joaquin Phoenix (affiancato da Vanessa Kirby nei panni di Josephine, Giuseppina).
Il regista statunitense ha confessato che desiderava girare questa pellicola da tempo, spiegando in una recente intervista rilasciata al magazine statunitense Deadline che ama profondamente la Francia e i drammi storici, dunque per lui non c'è film migliore di questo in uscita...

“Fin dal mio primo viaggio, quando avevo 18 anni con altri tre amici e siamo andati con questa macchina sgangherata e abbiamo trovato un villaggio con chicane sferraglianti e cottage di pescatori”, ha raccontato Ridley Scott ai microfoni di Deadline. “Si chiamava St. Tropez, circa 20 anni prima di Bridget Bardot. Mi sono sdraiato al sole, godendomi il miglior cibo francese che potevo permettermi, ovvero bistecche fritte e vino scadente. Mi sono sdraiato sulla spiaggia e mi sono spalmato di olio d'oliva, arrostendomi, e ho avuto la peggiore scottatura che abbia mai avuto in vita mia. Quindi non ho mai dimenticato le estati francesi”.

Ridley Scott amava così tanto Parigi che ha aperto un ufficio lì

Il regista di Napoleon prosegue raccontando a Deadline che il suo amore viscerale per la Francia lo portò ad aprire un ufficio a Parigi.
“Mentre diventavo un direttore commerciale di successo, amavo così tanto Parigi che avevo un ufficio lì”, ha dichiarato al magazine americano.

“Sono andato sempre più a fondo nella storia francese e nella loro consapevolezza nazionale di chi e cosa sono. Il mio primo film parlava di Napoleone Bonaparte, anche se non c'era. Era I duellanti. Ha vinto un premio a Cannes e da lì è partito il calcio d'inizio della mia carriera. Questa è una cosa che è sempre rimasta con me. Ero in un posto bellissimo in Francia, una zona chiamata Dordogna. Anni dopo, ho girato lì The Last Duel, girando a meno di cinque chilometri da dove ho girato il mio primo film. A quel tempo ho pensato: lasciatemi fare il più grande francese della storia, da intitolare a Napoleone Bonaparte”.

Napoleon sarà dal 23 novembre nelle sale con Eagle Pictures, e si preannuncia un successo strepitoso.

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Il Napoleone di Ridley Scott è diviso tra passione e brutalità

Vedremo un Napoleone diviso tra passione e brutalità, senza tralasciare il suo inevitabile gran da fare con gli obblighi istituzionali. Lo vedremo costretto ad abbandonare la sua amata Giuseppina, non per mancanza di amore nei suoi confronti bensì per la necessità di generare un erede, un figlio che Giuseppina non riesce a dargli.
Ci saranno epiche battaglie, la vittoria di Austerliz e la disfatta di Waterloo che il regista de Il gladiatore ha ricostruito per gli amanti del genere bellico e action.
Ma anche gli appassionati di love story non rimarranno delusi, dato che è contemplato anche un focus sulla storia amorosa tormentatisissima con la donna della sua vita, quella Josephine interpretata sul set da Vanessa Kirby.

“Alla fine, mentre Napoleone sta morendo esiliato a Sant’Elena, Giuseppina è già scomparsa, ma ho voluto che, nel film, le parole conclusive fossero le sue. È un tocco romantico, ma Napoleone era appassionato di donne ed è noto che l’ultimo nome sulle sue labbra, prima di spirare, fu proprio quello di Giuseppina”, ha spiegato Ridley Scott.

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Tanti i momenti forti, come la sequenza della decapitazione di Maria Antonietta

Non mancano momenti davvero creepy targati rivoluzione francese, come la sequenza di Maria Antonietta che viene decapitata davanti alla folla che esulta. Napoleone è interpretato da un Joaquin Phoenix in stato di grazia (è superfluo sottolinearlo, visto che quando mai questo divo non è in stato di grazia su un set?). C’è anche la parte in cui Napoleone scopre che la sua amata, in sua assenza, lo tradisce. Lui impazzisce di gelosia e di rabbia, diventa una furia, lei crolla in lacrime e pronuncia questa frase: “Siete solo un bruto, senza di me non valete niente”.

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Scott: “Sono appassionato di drammi storici”

“Sono appassionato di drammi storici”, ha detto Ridley Scott. “Un film di questo tipo è una sorta di equazione matematica in cui si deve decidere di mettere in scena quello che potrebbe essere successo. Questo comporta molte ricerche, ma, in conclusione, è l’autore che fa la sua scelta. La storia di Napoleone coincide con l’inizio dell’epoca moderna. Cambiò il mondo e scrisse un nuovo quadro di regole”.

Ma ad affascinare incredibilmente il regista americano non è stato solamente il grande stratega, conquistatore e Imperatore: “Mi ha colpito sapere che, mentre stava per conquistare Mosca, continuava a essere ossessionato da quello che sua moglie stava facendo a Parigi. Quando è costretta ad allontanarla e sposare Maria Luisa d’Asburgo Lorena, che gli diede l’unico figlio legittimo, dice, consapevole: ‘Il mio destino è molto più potente della mia volontà’”, aggiunge Ridley Scott. “Non c’è un modo semplice per descrivere l’esistenza di Bonaparte, ma quello che mi ha attirato è stato il suo carattere, la possibilità di esplorarne la mente”.

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Il regista circa il casting di Joaquin Phoenix: “Sapevo che sarebbe stato perfetto”

Per quanto riguarda il casting azzeccatissimo che ha portato Joaquin Phoenix a indossare l'inconfondibile cappello di Napoleone, il regista dei film I duellanti e Il gladiatore ha detto: “Lo avevo visto in Joker e ho pensato a tutto il lavoro fatto insieme in passato, sapevo che sarebbe stato perfetto. Joaquin è l’unico interprete con cui abbiamo l’abitudine di confrontarci sul ruolo per settimane prima di iniziare le riprese, per poi capire che siamo sulla stessa lunghezza d’onda. Tra l’altro c’erano anche somiglianze fisiche, che rendono Joaquin identico a Napoleone”.

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