Mostra Cinema Venezia 2023, Leone d’oro a Poor Things, due premi a Io capitano di Garrone

Cinema
Paolo Nizza

Paolo Nizza

Il film di Lanthimos si aggiudica il riconoscimento più ambito. Il cineasta italiano, invece, porta a casa il Leone d’argento per la regia e il premio Marcello Mastroianni per il giovane attore emergente (Seydou Sarr). Premio speciale della giuria a Green Border firmato da Agnieszka Holland, mentre Aku wa sonzai shinai di Hamaguchi vince il Leone d’argento. Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile a Cailee Spaeny per Priscilla. Il miglior attore è Peter Sarsgaard, protagonista di Memory

 

La rivincita degli esseri umani non riconciliati, dei dropout, dei difformi. Poor Things, Povere creature! ( la recensione del film trionfa all’Ottantesima Mostra del cinema di Venezia con uno strameritatissimo Leone d’oro. D’altronde già al termine della proiezione per la stampa si presagiva che il lungometraggio firmato da Yorgos Lanthimos si sarebbe imposto al Lido. Dopo il riconoscimento vinto grazie ad Alps per la miglior sceneggiatura nel 2011 e il Gran premio della giuria ottenuto con La Favorita nel 2018, il regista greco si porta casa la pregiatissima e dorata statuetta leonina. L’odissea in salsa steampunk con qualche deriva da body horror è un’opera dolente, sorprendente e rivoluzionaria. Impossibile non innamorarsi di Bella Baxter (un’incontenibile Emma Stone a cui non dovrebbe mancare una nomination agli Oscar) la donna con il cervello da bambina che si evolve in un mondo infestato da una mascolinità tossica, e alla fine finisce a bere gin e a godersi la libertà da ogni convenzione e da ogni norma. Un indimenticabile Frankenstein al femminile destinato a finire tra i personaggi più indimenticabili mai apparsi su grande schermo, insieme a Willem Defoe, Mad Doctor dal volto sfigurato e dall’inusitata genialità.

Due premi per Io Capitano di Matteo Garrone

La 80.ma Mostra d’arte cinematografica di Venezia sorride pure a Matteo Garrone. Con Io Capitano, il cineasta italiano si gode il Leone d’Argento per la miglior regia. Anche in questo caso si tratta di un’odissea, ma assai meno piacevole e lussuriosa di quella rappresentata in Povere creature!. Il viaggio della speranza che si trasforma in una stagione all’inferno è purtroppo ispirato alla cronaca reale. E quel sogno che inizia a Dakar e termina sulle coste della Sicilia è un sogno che si trasfigura in un incubo. Assolutamente condivisibile pure il premio Marcello Mastroianni assegnato al giovane esordiente Seydoux Sarr. Con le sue magliette delle squadre di calcio europee più titolate, il ragazzo ci offre uno dei più straordinari primi piani finali degli ultimi vent’anni.

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Da Il Confine Verde a El Conde, premi in bianco e nero

Un altro film che tratta il tema sempre attuale dell’immigrazione è protagonista all’edizione 2023 della Mostra. Si tratta di Zielona Granica - Green Border, Il Confine verde. Vincitrice del premio speciale della giuria, la pellicola diretta da Agnieszka Holland, grazie a un abbacinante bianco e nero, ci mostra gli orrori e le ingiustizie subite dai profughi al confine tra la Polonia e la Bielorussia. Co un look black and white si è presentato anche El Conde, l’ultima fatica del cileno Pablo Larrain. Una pellicola originalissima, mordace e grottesca incentrata sul dittatore Pinochet trasformato in un vampiro vecchio di 250 anni. Uno script davvero singolare ed estroso, giustamente premiato al Lido per la miglior sceneggiatura. Last but not least, il giappone Ryūsuke Hamaguchi (Premio Oscar nel 2022 con Drive My Car) si aggiudica il Leone d’argento con A ku wa sonzai shinai (Evil Does Not Exist), lungometraggio dal coté ambientalista.

 

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Cailee Spaeny e Peter Sargaard migliori interpreti

Priscilla, il biopic griffato da Sofia Coppola sulla moglie di Elvis Presley, non era uno dei titoli favoriti per vincere il Leone d’oro. Tuttavia, un po’ a sorpresa, mette in ghiaccio la coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile. L’attrice e cantante americana Cailee Spaeny (nata a Springfield il 24 luglio del 1998) ha conquistato la giuria con questa performance tutta recitata in sottrazione in un ruolo niente affatto facile. Non era semplice nemmeno la parte interpretata da Peter Sargaard in Memory, ovvero quella di un uomo afflitto da demenza senile. Poche battute, sguardi persi nel vuoto, per un personaggio che riesce a commuovere senza impietosire e senza mai cadere nella pornografia dei sentimenti. Un successo per certi versi inaspettato per l’attore statunitense dalle remote origini danesi che ha sconfitto il favoritissimo Caleb Landry Jones di Dogman.

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TUTTI I VINCITORI DELLA 80.ma MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA

LEONE D’ORO per il miglior film a Poor Things (Povere Creature!) di Yorgos Lantimos (Regno Unito)

LEONE D’ARGENTO- Gran premio della giuria a A ku wa sonzai shinai (Evil Does Not Exist) di Ryūsuke Hamaguchi (Giappone)

LEONE D’ARGENTO Premio per la miglior regia a Matteo Garrone per il Film Io Capitano (Italia/Belgio)

COPPA VOLPI per la miglior interpretazione femminile a Cailee Spaeny nel film Priscilla di Sofia Coppola (Stati Uniti, Italia)

COPPA VOLPI per la migliore interpretazione maschile a Peter Sargaard nel film Memory di Michel Franco (Messico, Stati Uniti)

Premio per la miglior sceneggiatura a Guillermo Calderòn e Pablo Larraìn per il film El Conde di Pablo Larraìn (Cile)

Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore emergente a Seydoux Sarr per il film Io Capitano di Matteo Garrone (Italia/ Belgio)

Premio speciale della giuria a Zielona Granica-Green Border (Il Confine verde) di Agnieszka Holland (Polonia, Rep. Ceca, Francia, Belgio)

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Priscilla, la recensione del film di Sofia Coppola

ORIZZONTI: TUTTI I VINCITORI

La giuria, guidata da Jonas Carpignano, è composta da Kaouther Ben Hania, Kahlil Jopseph, Jean-Paul Salomé, Tricia Tuttle

Miglior corto – A short trip, di Erenik Beqiri

Miglior sceneggiatura – El paraíso, di Enrico Maria Artale

Miglior attore – Tergel Bold-Erdene per City of Wind

Migliore attrice – Margarita Rosa De Francisco per El paraíso

Premio speciale della giuria – Una sterminata domenica di Alain Parroni

Miglior regia – Mika Gustafson per Paradise is Burning (Il paradiso brucia)

Miglior film – Magyarázat mindenre (Explanation for everything) di Gábor Reisz

LEONE DEL FUTURO PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA LUIGI DE LAURENTIIS

Love Is a Gun (Ai shi yi ba qiang) di Lee Hong-Chi

VENEZIA IMMERSIVE

Premio per la realizzazione Venice Immersive: Empereour (Marion Burger, Ilan Cohen)

Premio speciale della giuria Venice Immersive: Flow (Adriaan Lokman)

Gran premio della giuria Venice Immersive: Songs for a Passerby (Celine Daemen)

VENEZIA CLASSICI

Miglior film restaurato: Ohikkoshi – Moving (Shinji Sômai)

Miglior documentario sul cinema: Thank You Very Much (Alex Braverman)

LEONE D’ORO ALLA CARRIERA

Liliana Cavani

Tony Leung Chiu-wai

PREMIO CARTIER FILMMAKER AWARD

Wes Anderson

PREMIO DEGLI SPETTATORI ARMANI BEAUTY

Felicità di Micaela Ramazzotti

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