Oppenheimer o Barbie? La sfida al cinema: negli USA i due film escono lo stesso giorno

Cinema
Camilla Sernagiotto

Camilla Sernagiotto

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È “Barbienheimer”, per citare la parola macedonia che sta spopolando in rete. Negli Stati Uniti i due film più citati degli ultimi mesi usciranno lo stesso giorno, il 21 luglio. Chi vincerà tra l’immaginario pop rosa e la ben meno rosea storia dell’inventore della bomba atomica? La crasi dei due titoli rimanda alla presunta guerra che i fan di una o dell’altra pellicola si starebbero facendo in rete. “Puoi passare tutto il giorno al cinema, che c’è di meglio?”, ha detto Cillian Murphy, protagonista di Oppenheimer

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È “Barbienheimer”, per citare la parola macedonia che sta spopolando sui social media in queste ore. Negli Stati Uniti i due film più citati degli ultimi mesi, Barbie e Oppenheimer, usciranno lo stesso giorno, ovvero dopodomani, venerdì 21 luglio. Chi vincerà tra l’immaginario pop rosa e la ben meno rosea storia dell’inventore della bomba atomica?
Dato che non abbiamo la sfera di cristallo, non si può ancora dire quale delle due pellicole supererà l’altra oltreoceano (ma di seguito vi parliamo dei pronostici riguardanti il box office). Quello però che sappiamo è che sono il fenomeno hype del momento e, in quanto tale, sulla bocca di tutti al punto che insieme formano perfino un hashtag, il sopracitato #Barbienheimer, di tendenza insieme a #Barbiecore.
Oppenheimer è il nuovo lavoro del mitico Christopher Nolan, il regista da 5 miliardi al botteghino. Di questo film si sente parlare da anni, da prima della pandemia di Covid. È dedicato alla complessa figura dello scienziato messo a titolo, Robert Oppenheimer, anima del Progetto Manhattan, il protocollo segreto che ha portato allo sviluppo della bomba atomica negli anni Quaranta del secolo scorso.
Barbie invece ci riporta al mondo irreale, pop, rosa e plastico della bambola più famosa del mondo, offertoci in una rilettura ricca di sorprese.

Negli USA i due film escono in contemporanea il 21 luglio

In America i due film escono in contemporanea il 21 luglio, sfidandosi da blockbuster nel botteghino estivo su cui si scommettono incassi inimmaginabili.
Oppenheimer è targato Universal, mentre il suo “sfidante” rosa è invece sotto il cappello di Warner Bros.

Cillian Murphy: “Puoi passare tutto il giorno al cinema, che c’è di meglio?”

Intervistato da IGN, Cillian Murphy ha parlato della cosiddetta Barbienheimer, dando la sua visione della sfida.
Il protagonista del film Oppenheimer, è sceso in campo dichiarando quanto segue: “Andrò a vedere Barbie al 100%, non vedo l’ora. Credo che sia una cosa eccezionale per l’industria e per il pubblico che due film grandiosi diretti da due cineasti fantastici escano lo stesso giorno. Si, puoi passare tutto il giorno al cinema, che c’è di meglio?”

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Barbie, i voti ai look della premiere del film a Milano. FOTO

I pronostici sul box office: Barbie punta aD APRIRE CON 100 milioni di dollari, Oppenheimer a 50 milioni

Secondo i pronostici, si stima che Barbie possa generare un incasso enorme: si parla di cifre che vanno dai 95 milioni di dollari ai 110 milioni di dollari, che dovrebbero essere incassati da 4.200 sale nordamericane durante il primo fine settimana.

La Warner Bros. prevede un inizio più prudente, di circa 75 milioni di dollari. In ogni caso, sembra che Barbie rivendichi il primo posto nella sfida con il dramma sulla bomba atomica di Christopher Nolan, che comunque mira a raccogliere ben 50 milioni di dollari da 3.600 cinema fino a domenica. La Universal produce il biopic storico, costato 100 milioni di dollari (mentre Barbie è costato 145 milioni di dollari).

"Oppenheimer dura tre ore, mentre Barbie arriva a poco meno di due, il che potrebbe limitare le proiezioni giornaliere", fa giustamente notare Rebecca Rubin su Variety. "Tuttavia Nolan beneficerà di schermi premium di grande formato come Imax, che sta dedicando tutte le sue sale al suo film per tre settimane".

AMC Theatres, la più grande catena di cinema della nazione, ha riferito che 40.000 persone hanno già acquistato i biglietti per i doppi lungometraggi di Barbie e Oppenheimer nello stesso giorno, con un aumento di 20.000 rispetto alla scorsa settimana.

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Oppenheimer, il cast del nuovo film di Christopher Nolan. FOTO

In Italia i film escono in due date diverse

In Italia va invece diversamente, con Barbie in uscita domani, giovedì 20 luglio, mentre il biopic storico sul fisico americano - girato in uno spettacolare Imax - approderà nelle nostre sale il 23 agosto.

Nonostante l’hype, le premiere dei film sono state toccate dallo sciopero degli attori.
In questi giorni di premiere la sfida procede parallela, ma in entrambi i casi si fanno sentire gli scioperi a Hollywood su cui gli attori, anche le superstar, si rivelano solidali e in prima fila. Per esempio alla premiere più attesa, quella di Nolan a Londra (capitata proprio il primo giorno dello sciopero indetto dal sindacato attori, il Sag), il regista e il suo cast se ne sono andati nonostante il red carpet fosse stato anticipato di un'ora. E Margot Robbie, la Barbie in carne e ossa di Greta Gerwig, ha scelto di non fare ulteriore promozione alla pellicola rosa, attenendosi alle regole del sindacato.

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Oppenheimer, l'intervista a Christopher Nolan per la première del film

Oppenheimer, il biopic storico che racconta com’è nato il più grande incubo dell’uomo

Interpretato da Cillian Murphy, l'irlandese della serie cult Peaky Blinders, Oppenheimer vede 'il metodo Nolan' applicato al biopic sul fisico americano considerato il padre della bomba atomica. Il regista ha adattato un libro premio Pulitzer, raccontando sul grande schermo i momenti salienti della vita di Robert Oppenheimer (1904-1967), fisico che ha segnato la storia degli Stati Uniti e del Novecento, contribuendo a portare il mondo in una nuova era: quella nucleare, con tutto quello che ne è conseguito.

Il cineasta britannico del kolossal d'azione Tenet, del film di guerra Dunkirk o dell'epopea astrale Interstellar e della trilogia del Cavaliere Oscuro ha utilizzato  - come al solito - enormi risorse, addirittura avvalendosi di riprese cinematografiche in nuovi formati (tra cui l'Imax in bianco e nero). E ha potuto contare su un cast stellare, con Emily Blunt nel ruolo della moglie, la biologa e botanica Katherine "Kitty" Oppenheimer, il premio Oscar Matt Damon che interpreta il generale Leslie Groves Jr., direttore del Progetto Manhattan, e Robert Downey Jr. che è Lewis Strauss, commissario fondatore della Commissione statunitense per l'energia atomica. Ci sono anche Florence Pugh, che interpreta la psichiatra Jean Tatlock, oltre a Rami Malek e Kenneth Branagh.

LONDON, UNITED KINGDOM - JULY 12: Margot Robbie (R) and Ryan Gosling attend the European premiere of 'Barbie' at the Cineworld Leicester Square in London, United Kingdom on July 12, 2023. (Photo by Wiktor Szymanowicz/Anadolu Agency via Getty Images)

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"Barbie", curiosità e tutto ciò che c’è da sapere sul film

Da una parte un film drammaticamente realistico, dall’altro uno irreale e ironico

Drammaticamente realistico Oppenheimer - con l'incubo bomba atomica prepotentemente tornato all’ordine del giorno dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e il conseguente conflitto - mentre dall’altra parte troviamo un film irreale e ironico. Anche se Barbie non è soltanto una favolona rosa shocking: vuole usare il simbolo della perfezione plastica per eccellenza, la bambola Mattel, per sensibilizzare il grande pubblico su temi molto attuali, come la diversità, l’inclusione e via dicendo. Usare la Barbie per questo scopo è un po’ come usare Pinocchio per veicolare messaggi relativi alle bugie (o alla chirurgia estetica in zona naso), per intenderci.

Ancora prima dell’uscita di Barbie, molti hanno attaccato il film accusando di voler elogiare il mondo irreale e superficiale della Barbie. In realtà, la regista stessa ha sottolineato come la pellicola sia più profonda di quanto si pensi. Greta Gerwig ha già dato prova nei precedenti lavori di avere uno stile femminista che punta all’emancipazione delle donne, motivo per cui la "sua" Barbie ne terrà senz’altro conto, rivelandosi molto diversa dall’immaginario ufficiale.

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Oppenheimer, il cast alla première del film a Parigi. FOTO

Una Margot Robbie strepitosa

Margot Robbie è la grande protagonista di Barbie, perfettamente calata nella parte della bionda più iconica di Marilyn Monroe. E Ryan Gosling platinato è Ken.

Benché solo ieri sera alcune persone abbiano potuto vedere in anteprima la pellicola alla premiere italiana, aspettando l’uscita di domani, già da tempo si è capito che l'immaginario pop di Barbie è solo uno specchietto per le allodole: attirando un pubblico vastissimo con l’esca della fashion doll oggi 65enne, l'astuta Greta Gerwig costringerà gli spettatori di tutto il globo terracqueo a fare i conti con una narrazione femminista.

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L’enorme operazione di marketing intorno al film Barbie

Nonostante la bambola Mattel sia un magnete per attirare spettatori ma veicoli un messaggio nuovo, contemporaneo, importante, innovativo e femminista, questo obiettivo non ha comunque fermato l’enorme operazione di marketing intorno al film.

La Mattel e la major di Hollywood che produce la pellicola, la Warner, si sono dati parecchio da fare per creare un universo plastico attorno alla pellicola.

Sono oltre 100 gli accordi con i brand, dalla collezione limitata di Zara con abiti a ruota anni '60 alle Superga con zeppa rosa da 7 centimetri, dalla casa di Ken a Malibu prenotabile con Airbnb ai pattini a rotelle rosa shocking di Impala, passando per smalti (Opi), pigiami (Primark) e via dicendo.

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Annunciati altri film su giocattoli famosi

Il fenomeno Barbiecore è diventato un caso di studio, al punto che sono stati presto annunciati altri film da giocattoli famosi (come Hot Wheels e Polly Pocket).
Per capire quanto l’hype per l’uscita sia di Barbie sia di Oppenheimer sia alto, basti pensare che perfino i truffatori hanno sfruttato l’attesa targata Barbienheimer a scopo malevolo. Kaspersky ha scoperto alcune truffe di phishing, che fanno leva sull’entusiasmo per l’uscita dei film con l’obiettivo di ingannare gli utenti e ottenere indebitamente denaro e dati personali.

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Nolan ha paragonato il suo film a un horror

Christopher Nolan non solo è il regista ma anche lo sceneggiatore dell'attesissima pellicola che racconta la storia del fisico statunitense J. Robert Oppenheimer (interpretato da Cillian Murphy), seguito mentre crea la bomba atomica nell'ambito del progetto Manhattan.

Durante una recente intervista rilasciata al magazine Wired, il filmmaker ha detto che le reazioni di alcuni spettatori che hanno guardato il film in anteprima sono state molto forti. Ha detto che tante persone, dopo la visione, se ne vanno "devastate” e "non riescono a parlare”. “È una specie di film dell'orrore”, ha detto Nolan della sua opera. "Alcune persone lasciano il film assolutamente devastate", ha affermato a proposito delle prime proiezioni. “Non possono parlare. Voglio dire, c'è un elemento di paura che è presente nella storia e nelle basi. Ma l'amore per i personaggi, l'amore per le relazioni, è più forte che mai”, ha aggiunto il regista e sceneggiatore della pellicola. “È un'esperienza intensa, perché è una storia intensa. L'ho mostrato di recente a un regista che ha detto che è una specie di film dell'orrore. Non sono in disaccordo”, sottolinea Christopher Nolan.
"La storia di Oppenheimer è tutta fatta di domande impossibili", ha aggiunto Nolan parlando con Wired. “Dilemmi etici impossibili, paradossi. Non ci sono risposte facili nella storia di Robert Oppenheimer. Ci sono solo domande difficili, ed è questo che rende la storia così avvincente. Penso che siamo stati in grado di trovare molte cose su cui essere ottimisti nel film, sinceramente, ma c'è questa sorta di domanda più importante che incombe su di esso. Sembrava essenziale che alla fine ci fossero delle domande che lasceresti tintinnare nel cervello delle persone e stimolare la discussione”.

OPPENHEIMER, written and directed by Christopher Nolan

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Barbie, il film che ha quasi esaurito le scorte mondiali di vernice rosa

Tra le tante curiosità sulla realizzazione di Barbie, circola una storia riguardante la vernice rosa usata per la scenografia. Ne sarebbero stati usati così tanta - per riprodurre il mondo della bambola a grandezza naturale - da avere quasi completamente esaurito le scorte mondiali.

Oppenheimer, la volontà di dare un senso di realismo profondo

L’obiettivo di Nolan è riuscire a conferire un senso di realismo profondo, trasmettendo quel senso anche a livello emotivo al cast, alla troupe, a se stesso e, di conseguenza, traslandolo anche al pubblico.  

Nel film Oppenheimer ci saranno scene sia a colori sia in bianco e nero. Sempre parlando con Collider, il cineasta britannico ha spiegato in questa maniera la sua scelta "bicolore": “Sapevo di avere due linee temporali su cui lavorare. La parte a colori racconta l’esperienza soggettiva di Oppenheimer, mentre la parte in bianco e nero riguarda una sequenza temporale, e si tratta di una visione più oggettiva della storia”.

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