Barbie, il dietro le quinte della creazione dei costumi in un'intervista di Vogue

Cinema

Camilla Sernagiotto

Immagine: frame da YouTube

La costumista del biopic diretto da Greta Gerwig, Jacqueline Durran, ha raccontato a Vogue come lei e la regista (che già avevano lavorato insieme per il film "Piccole donne", vincendo nel 2020 un Oscar per i migliori costumi) abbiano collaborato per creare i migliori look nella trasposizione cinematografica della storia di Barbie. Dal beachwear rètro di Margot Robbie all'intimo di Ryan Gosling, Durran parla di tante indiscrezioni, ispirazioni, segreti e aneddoti succulenti

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La costumista del film biopic Barbie diretto da Greta Gerwig, Jacqueline Durran, ha raccontato a Vogue come lei e la regista (che già avevano lavorato insieme per il film Piccole donne, vincendo nel 2020 un Oscar per i migliori costumi) abbiano collaborato per creare i migliori look nella trasposizione cinematografica della storia della bambola Mattel.

 

Dal beachwear rètro di Margot Robbie all'intimo di Ryan Gosling, Durran ha parlato di tante indiscrezioni, ispirazioni, segreti e aneddoti succulenti, intervistata dalla giornalista Amel Mukhtar di Vogue.
“Barbie è indissolubilmente legata alla moda, perché giocare con lei consiste principalmente nel vestirla”, afferma la costumista. “I vestiti sono la sua forma di espressione”. Jacqueline Durran, nazionalità britannica, ha a rivelato al magazine di essersi subito resa conto che l'approccio da seguire per vestire Barbie nel film sarebbe stato diverso da quello intrapreso per qualsiasi altra operazione da lei attuata fino a quel momento. “Barbie non può essere trattata come un qualsiasi altro personaggio perché la scelta di ciò che indossa non dipende dai suoi gusti personali. (…) A decidere ciò che indossa sono essenzialmente il luogo in cui sta andando e ciò che sta facendo. Il suo abbigliamento deve riflettere esattamente il suo compito, o il suo lavoro”, fa notare Jacqueline Durran.

La spiaggia è una location fondamentale nel film di Greta Gerwig

Il beachwear è molto importante nella pellicola in arrivo, visto che la spiaggia è una location importantissima del film. Di conseguenza, “la Barbie Malibu è stata un riferimento fondamentale”, racconta la costumista. Oltre a ispirarsi alla bambola originale, Durran ha attinto a piene mani anche dalla moda anni ’50 e ’60, per dare alla bambola uno stile che rievochi quello di Brigitte Bardot. Dunque anche la Costa Azzurra targata primi anni ’60 è diventata la tavolozza ideale per i colori da infondere nei costumi di Barbie. “C’erano dei buyer che ogni giorno partivano a caccia di capi di colori specifici in tutti i negozi di Londra”, ha raccontato la costumista a Vogue.

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Le regole cromatiche da seguire pedissequamente

Jacqueline Durran ha rivelato che il suo team doveva seguire delle regole ferree a livello cromatico, avendo a disposizione una tabella di combinazioni di nuance molto rigorosa.
“Volevamo che il mondo di Barbie fosse un ambiente rigidamente regolato”, spiega. Nella pellicola ci sono tantissimi cambi di costume, quindi la sfida che ha dovuto affrontare Durran assieme al suo team di collaboratori è stata notevole. Hanno dovuto creare centinaia di look.

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Decine e decine di look continuamente creati no stop

“Dalle Barbie operatrici ecologiche alle Barbie portalettere, c'erano dozzine di personaggi che andavano vestiti a seconda delle loro specifiche mansioni, e i collaboratori di Durran hanno dovuto passare i negozi al setaccio per trovare la perfetta tuta rosa o la cassetta degli attrezzi più in stile ‘Barbie’. Per il costume di un dottore, il team ha esaminato le foto di tutti i medici creati dalla Mattel negli ultimi sessant'anni”, scrive Amel Mukhtar di Vogue.
E la cosa che fa strabuzzare gli occhi è il tempo avuto a disposizione: soltanto undici settimane per realizzare tutto quanto. La costumista e i suoi collaboratori hanno continuato a creare i costumi no stop, anche quando i ciak scattavano di continuo, quindi a riprese iniziate e in pieno svolgimento.

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L'idea di Ryan Gosling sulla biancheria intima

Jacqueline Durran ha svelato che l'idea di creare la biancheria intima a marchio Ken è arrivata proprio dall'interprete di Ken: Ryan Gosling. È stato lui che, durante un fitting, ha proposto la cosa, facendo diventare quel dettaglio virale (e quindi spingendo il reparto costumi a realizzarlo velocemente).

Sempre rimanendo sul personaggio di Ken, la costumista ha spiegato come la principale sua occupazione sia stare in spiaggia. Per questo motivo i suoi outfit attingono soprattutto dall'abbigliamento sportivo targato anni ’80, quindi ultra colorato ed elasticizzato.

“L’abbigliamento sportivo rètro è un ambito in cui abbiamo fatto parecchio shopping per Ken. Lui è un tipo sportivo, è il suo tratto distintivo. In America, avevamo dei buyer che ci procuravano questo genere di capi acquistandoli direttamente dai rivenditori”, spiega Durran, facendo però notare che la grande protagonista è sempre lei, Barbie, tanto da far sì che Ken sia più che altro una sua appendice fashion: “Nessuno si preoccupa di lui, tutti vogliono giocare solo con Barbie. Ken deve essere sempre in sintonia con Barbie e adeguarsi ai suoi cambiamenti, ma, in generale, ha molte meno opzioni”.

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Una curiosità: qual è il costume più popolare di Barbie degli ultimi 5 anni?

Per creare un look iconico, Durran ha chiesto alla Mattel di indicarle quale fosse il costume di Barbie più popolare degli ultimi cinque anni. “Loro mi hanno risposto che era un vestito giallo. Mi sono però resa conto che, probabilmente, non sarebbe stato riconoscibile se ne avessi realizzata una replica”.
La costumista spiega che “rifarsi alla storia della bambola presenta il fondamentale problema che oggi è più difficile trovare look riconoscibili come appartenenti al mondo Barbie. E questo perché ne esistono innumerevoli”.

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I vestiti di scena rivelano anche qualcosa del percorso interiore del personaggio

A Barbie Land c'è più di una Barbie, naturalmente. “Se vanno tutte allo stesso evento, non indossano il medesimo look, ma i loro outfit sono comunque coordinati”, fa notare la costumista. E poi si concentra sulla Barbie principale, quella interpretata da Margot Robbie: “A mano a mano che la Barbie di Margot Robbie compie il proprio percorso evolutivo, le sue scelte di moda cambiano: si evolvono perché lei si evolve”.
Ciò che Jacqueline Durran spiega a Vogue è che “uno dei temi del film è la scoperta di sé. Tutte le Barbie hanno un viaggio da compiere, ma in particolare quella di Margot Robbie. Abbiamo quindi scelto i suoi look in modo che, oltre a risultare appropriati per quello che sta facendo in una determinata scena, rivelino qualcosa del suo percorso interiore”.

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Tutti i look sono prodotti da Durran e dal suo team, altrimenti sono di Chanel

Quasi tutti i capi indossati a Barbie Land sono stati creati da Durran e da suo team, altrimenti escono dalla Maison Chanel.
“Se Margot indossa qualcosa che non abbiamo prodotto noi, quasi sempre arriva da Chanel, brand di cui lei è ambasciatrice dal 2018. Si sono dimostrati molto disponibili ad aiutarci a trovare i look per il film e ci hanno fornito tutto quello di cui avevamo bisogno. Lavorare con loro è stato semplicemente fantastico”, spiega la costumista del film.

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