Il divo di origini austriache si è aperto circa il collega, che per motivi di salute ha dovuto ritirarsi dalle scene. In un'intervista con CinemaBlend, Schwarzenegger ha affermato che Willis dovrebbe essere ricordato non soltanto per i suoi film, ma anche come "un uomo gentile”. Schwarzenegger però non è sempre stato così gentile nei confronti del collega. Una volta, per esempio, ha ricordato a Willis che i suoi bicipiti avevano bisogno di un po' di lavoro. Ma di fronte alla malattia non c'è rivalità che tenga
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Arnold Schwarzenegger si è aperto a riguardo del collega Bruce Willis, che per motivi di salute ha dovuto ritirarsi dalle scene. In un'intervista con CinemaBlend, Schwarzenegger ha affermato che Willis dovrebbe essere ricordato non soltanto per i suoi film, ma anche come "un uomo gentile".
"Penso che sia fantastico", ha detto l'ex governatore della California sul conto di Bruce Willis. “Era - e sempre per anni e anni è e sarà - una stella enorme, enorme. E penso che sarà sempre ricordato come una grande, grande star. E un uomo gentile”, queste le parole commosse del divo di Hollywood di origini austriache, recentemente tornato sul set dopo che si è conclusa la sua parentesi politica (Arnold Schwarzenegger è infatti stato, come è noto, governatore della California).
Bruce Willis soffre di demenza frontotemporale, una malattia cerebrale destinata a peggiorare sempre di più. Si è quindi dovuto ritirare dalla recitazione.
Schwarzenegger però non è sempre stato così gentile
Arnold Schwarzenegger però non è sempre stato così gentile nei confronti del collega. Una volta, per esempio, ha ricordato a Willis che i suoi bicipiti avevano bisogno di un po' di lavoro.
Come è riportato dal libro The Last Action Heroes di Nick de Semlyen, è capitato che Arnold Schwarzenegger abbia urlato a Willis , mentre entrambi si trovavano in un ristorante affollato: “Sai perché non sarai mai una star d'azione?". Alla domanda di Willis sul perché, Schwarzenegger ha indicato i suoi bicipiti e ha urlato: "Braccia di stuzzicadenti!”.
Tuttavia quando sopraggiungono cose così gravi come le malattie, non c’è rivalità che tenga. Nemmeno a Hollywood, fortunatamente.
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Questo è il primo prodotto televisivo seriale che vede il divo hollywoodiano protagonista. Qui interpreta un agente della CIA prossimo alla pensione che dovrà suo malgrado tornare sul campo per salvare sua figlia (anche lei professione spia, benché il padre non ne fosse affatto a conoscenza, così come la stessa figlia ignorava la vera identità paterna). È il primo progetto non cinematografico in cui l'attore recita in una miscellanea di adrenalina pura e altrettanto puro divertimento.
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