Cannes 2023, Tarantino in cattedra alla Quinzaine: "Io, la violenza e il mio ultimo film"

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Il regista è tornato alla kermesse francese. Non per presentare un nuovo lavoro, ma come ospite d’onore della Quinzaine des Cinéastes. Ancora una volta ha ribadito che "The Movie Critic" sarà il suo decimo e ultimo film. Per il pubblico di cineasti ha selezionato "Rolling Thunder", revenge movie del 1977 e uno dei suoi titoli preferiti di sempre

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Quentin Tarantino è tornato a Cannes. Non per presentare un nuovo film, ma come ospite d’onore della Quinzaine des Cinéastes. Il regista ha portato con sé un "film sorpresa" che è stato proiettato prima del dialogo tra lui e il pubblico. Per l’occasione ha scelto Rolling Thunder, revenge movie del 1977 con Willam Devane e un giovanissimo Tommy Lee Jones, diretti da John Flynn. Spazio anche a qualche considerazione sulla sua carriera: The Movie Critic, ha ribadito ancora una volta, sarà il suo decimo e ultimo film. La pellicola entrerà in preproduzione il mese prossimo e avrà per protagonista "uno con cui non ha mai lavorato prima, forse qualcuno del baseball". 

La lezione di Tarantino per la Quinzaine des Cinéastes

Non è la prima volta che Tarantino parla di Rolling Thunder. Il film è uno dei suoi preferiti e non ne ha mai fatto segreto: tutto un capitolo del suo libro Cinema Speculation, pubblicato in Italia lo scorso marzo, è dedicato proprio a questa pellicola. La sceneggiatura è firmata Paul Schrader, che però – come ha raccontato Tarantino al pubblico della Quinzaine des Cinéastes – non rimase molto contento della versione finale del film. “Ho parlato con Paul e mi ha spiegato che il suo copione - fedele al film per buona parte - voleva essere una denuncia del razzismo e del fascismo dell'americano medio, prendendo a protagonisti due reduci del Vietnam che in seguito a una brutale violenza di una gang messicana, preparano un massacro da autentici killer suprematisti. Invece nel film questo aspetto è molto attenuato e alla fine noi parteggiamo per i due ex soldati, che sparano e ammazzano dopo aver ripreso l'uniforme. Ho detto a Schrader che aveva ragione e che questo è davvero un film fascista, ma resta il più bello di tutti nella sua categoria. Alla metà degli anni '70 non passava mese che non apparisse un nuovo revenge movie e l'idea di Schrader era proprio quella di mostrare l'altra faccia dello specchio. Non è andata così, ma il film resta bellissimo, il migliore di Flynn”, ha detto Tarantino. 

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Tarantino e la violenza

I presenti alla lezione hanno chiesto a Tarantino se si sente attratto dalla violenza, che così tante volte ha trasposto nelle sue opere. Risposta affermativa: "Lo ammetto, i film violenti mi piacciono proprio come altri amano le commedie, i musical, i drammi. Ma ci sono sempre dei limiti: io, per esempio, non sopporto di veder far male sullo schermo agli animali, nemmeno agli insetti. E non pagherei mai per vedere uno snuff movie”. Il cinema, ha aggiunto Tarantino, “è come i giochi dei bambini, fa finta ed è bello proprio perché appartiene al territorio della fantasia. Spesso mi arrabbio con le scene violente ma perché sono girate o scritte male. Questa è un'altra storia". 

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"The Movie Critic"

The Movie Critic, il prossimo film di Tarantino, destinato a essere anche l’ultimo della sua carriera, sarà ambientato nella California del 1977. La trama, ha spiegato lui stesso, ruota intorno alla storia di “un ragazzo che è vissuto davvero, ma non è mai stato veramente famoso, e scriveva recensioni di film porno". Uno dei compiti di Tarantino da adolescente era caricare riviste porno in un distributore automatico e svuotare le monete dallo sportello automatico.

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