Grazie all'interpretazione di Aldo Moro in Esterno Notte, la serie diretta da Marco Bellocchio, l'attore ha vinto il prestigioso riconoscimento assegnato dall'Accademia del Cinema Italiano. Ecco che cosa ha detto nel corso della cerimonia di premiazione
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Fabrizio Gifuni raddoppia. Dopo essere stato premiato nel 2014 per Il Capitale umano, l'attore vince il suo secondo David di Donatello. E questa volta come protagonista. In Esterno notte (premiato anche per la regia, il montaggio e il trucco), l'attore, magistralmente diretto da Marco Bellocchio, ci offre una delle interpretazioni più intense e dolenti della sua carriera. Nei panni di Aldo Moro, Gifuni restituisce tutta la complessità e l'umanita del Presidente della DC sequestrato e ucciso dall Brigate Rosse nel 1978. Visibilmente emozionato, ecco le parole che l'attore ha pronunciato durante il discorso di ringraziamento durante la cerimonia di premiazione.
David di Donatello 2023, il discorso di Fabrizio Gifuni
Grazie a Marco Bellocchio, che è un artista immenso a cui tutto il cinema italiano deve essere grato. Grazie a un cast tecnico e artistico formidabile, una troupe meravigliosa, a degli attori come Fausto Russo Alesi, come Daniela Marra, come Margherita Buy con cui condivido questo premio perché senza di loro non si fa nulla. Grazie a Luigi Lo Cascio, a Luca Marinelli, ad Alessandro Borghi che hanno fatto delle interpretazioni formidabili ma non solo quest’anno, le stanno facendo da anni. Valentino e Salvo (Ficarra e Picone) che sono stati fantastici e sorprendenti. Vorrei ringraziare le persone che mi hanno accompagnato in questi anni anche solo per un tratto di strada facendolo con il cuore.
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L'elogio dalla lentezza, della fragilità e della fantasia
Ringrazio la mia lentezza, la mia fragilità, ringrazio il gioco, la fantasia, l’immaginazione che sono i grandi antidoti a questi tempi così aggressivi e molto decadenti. Ringrazio Giuseppe Bertolucci, Antonio Capuano, Davide Manuli e Claudio Caligari che mi hanno insegnato sul campo il valore dell’indipendenza e della libertà creativa svincolata dalle logiche del profitto. Ringrazio una classe formidabile di compagni e compagne con cui 30 anni fa siamo usciti pieni di speranze da una classe di Accademia con grandi sogni. Ringrazio Natalia di Iorio che difende il Teatro che è il fratello maggiore del cinema, ringrazio l’Associazione Unita che sta facendo tanto gratuitamente perché le nuove generazioni di interpreti possano avere più diritti e più tutele di quanto non ne abbiamo avuto noi. Ringrazio tante persone, ringrazio Sonia (Bergamasco, moglie di Gifuni), Valeria che è venuta, e Maria che non è venuta perché era molto emozionata e mi sta guardando in questo momento. Sono le mie figlie. E voglio dedicare questo premio a una persona che non c’è più, che avrebbe visto decine e decine di volte Esterno Notte, che mi manca molto ma che da qualche piattaforma stellare sicuramente lo avrà visto, ed era mio padre!”.