Jeremy Renner in scooter nel parco divertimenti dopo l'incidente con lo spalaneve

Cinema

Elena Pomè

©Getty

Prosegue lo straordinario recupero dell'attore, che il giorno di Capodanno aveva rischiato la vita nel tentativo di salvare il nipote e che pochi giorni fa ha trascorso alcuni momenti di svago in famiglia al Six Flags Magic Mountain, in California

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I binari delle montagne russe toccano il cielo, si avvitano in discese tortuose e poi risalgono, proprio come Jeremy Renner, che appoggiato alla staccionata del parco divertimenti Six Flags Magic Mountain, in California, sorride circondato dalla sua famiglia. Nello scatto condiviso su Instagram l’attore, che nella mano sinistra stringe un bastone da passeggio, celebra uno dei primi momenti di svago dopo l’incidente con lo spalaneve avvenuto il giorno di Capodanno sul vialetto della casa di Reno, in Nevada, nel quale ha rischiato la vita. Il macchinario, dal peso di oltre sei tonnellate, aveva procurato all’Occhio di Falco degli Avengers la frattura di più di trenta ossa, un ricovero in ospedale e diversi interventi chirurgici. Come raccontato nella prima intervista rilasciata ad Abc News, a causa della criticità delle sue condizioni di salute Renner aveva scritto un messaggio d’addio alla famiglia con il cellulare e aveva preso in considerazione persino l’ipotesi dell’eutanasia: “Non fatemi vivere attaccato a un macchinario. Lasciatemi andare se la mia esistenza sarà con i farmaci”. Lo straordinario recupero dell’attore, documentato sui social, è però sfociato in due grandi successi: il 7 aprile Renner ha visitato il parco divertimenti a bordo di uno scooter motorizzato, mentre l’11 aprile parteciperà di persona alla prima mondiale a Los Angeles di Rennervations, la serie Disney+ di cui è protagonista.

IL RACCONTO DELL’INCIDENTE

Nell’intervista con la giornalista Diane Sawyer, Renner ha ricordato il drammatico accaduto. Lo scorso gennaio l'attore ha tentato di estrarre dalla neve il pick-up del nipote Alex, 27 anni, con l’aiuto del suo spalaneve, ma allo scioglimento della catena che collegava i due veicoli il pesante macchinario ha cominciato a scivolare sul ghiaccio. Preoccupato per l’incolumità del nipote, Renner si è sporto in piedi sul mezzo senza inserire il freno a mano e, dopo aver perso l’equilibrio, è caduto dalla cabina dello spazzaneve: “Ero come un manichino su una pista pericolosa. Non si dovrebbe essere fuori dal veicolo mentre lo stai guidando, è come guidare e tenere fuori un piede dall’auto. È stato un errore e ho pagato per questo”. Nel tentativo di evitare la collisione con il nipote, l’attore ha tentato di balzare sul mezzo per arrestarlo, ma è stato investito: “Quando mio nipote è corso da me non pensava di trovarmi ancora vivo”. Il nipote ha confermato la tragicità del momento: “L’ho visto in una pozza di sangue che gli usciva dalla testa”. Il referto di Renner ha riportato innumerevoli lesioni, elencate da Sawyer in “otto costole rotte in quattordici punti. Ginocchio destro, caviglia destra rotta, tibia della gamba sinistra rotta, caviglia sinistra rotta, clavicola destra rotta, spalla destra rotta. Volto, orbita, mascella, mandibola rotti. Polmone collassato, Trafitto dall’osso della costola, il tuo fegato - che faceva un suono terrificante”. Renner ha poi subito la ricostruzione della gabbia toracica e dell’orbita con piastre e viti in metallo e la riparazione della mascella con viti e aste in titanio. Nei primi giorni dopo l’incidente, sull'attore era aleggiato anche il rischio di amputazione di una gamba. "Ho perso molta carne e ossa in questa esperienza. Ma sono stato rifornito di carburante e riempito di amore e titanio" ha concluso Renner.

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