Suzume: dopo venti anni un anime in concorso alla Berlinale 2023

Cinema

Letizia Rogolino

@Berlinale

Un viaggio surreale ed emozionante scritto e diretto da Makoto Shinkai incanta il festival tedesco prima di arrivare al cinema ad Aprile 2023 in tutto il mondo

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Alla Berlinale è stato presentato in anteprima Suzume, il primo lungometraggio anime in concorso da vent’anni. Infatti l’ultima volta che un film di questo tipo è stato selezionato al festival tedesco risale al 2002 con La Città Incantata di Hayao Miyazaki. Pertanto c’era molta curiosità e hype tra la stampa e il pubblico per questa opera giapponese scritta e diretta da Makoto Shinkai. Dovrebbe arrivare al cinema in tutto il mondo il prossimo aprile grazie a una distribuzione curata da Sony Pictures Entertainment, Wild Bunch ed Eurozoom.

Suzume, la trama del film

Suzume racconta la storia di una giovane donna di 17 anni che viaggia attraverso varie rovine in tutto il Giappone. La sua vita prende una svolta inaspettata quando incontra il misterioso Sōta che rivela di essere un Closer, ovvero una delle persone incaricate di chiudere alcune porte per non far entrare nel nostro mondo un verme potente che provoca terremoti. Sōta però a un certo punto perde la sua forma e così Suzume decide di chiudere tutti i portali per evitare spiacevoli conseguenze. Nella sua avventura Suzume incontra varie persone e affronta diverse sfide, e più si allontana da casa più conosce se stesse e scopre cose del suo passato che non aveva immaginato.

Makoto Shinkai

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Un racconto di formazione fantasy ed emozionante

Una storia sincera che tratta di amore, dolore e si concentra sul rapporto tra uomo e natura. Shinkai resta fedele alla sua tradizione, quindi chi ammira e conosce il suo lavoro potrà ritrovare anche in Suzume alcuni tratti distintivi della sua poetica e del suo stile. Tuttavia in questo nuovo film il regista si sofferma maggiormente sui lati oscuri dell’esperienza umana come il tema della perdita, denunciando un approccio più maturo rispetto ai suoi lavori precedenti come Il Giardino delle Parole o Il Tuo nome. Suzume è un racconto di formazione che coinvolge lo spettatore in una esplorazione di una terra misteriosa e fantastica, tra luoghi abbandonati o distrutti da calamità naturali che pone l’accento anche sulle tematiche ambientali.

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Ambiente e amore

Shinkai mette quasi in primo piano la necessità di salvare quei luoghi dalla mancanza di cure e invita a preservare la terra per le generazioni future. Un tema molto attuale e necessario affrontato con raffinatezza e umiltà. Visivamente colorato con inquadrature che alternano toni vividi e luci soffuse, Suzume è uno spettacolo per gli occhi, soprattutto quando la protagonista arriva all’Ever-After, un mondo mistico in cui passato, presente e futuro convergono e si fondono fino a diventare la stessa cosa. Da questo luogo Shinkai parte con l’approfondire il lutto con la protagonista che deve elaborare la perdita della madre e accettarla. Il film ci suggerisce che l’amore può aiutarci a trovare la giusta strada nei momenti difficili e la colonna sonora romantica e suggestiva aiuta sicuramente a immergersi nella storia fino in fondo. La narrazione è costruita con consapevolezza e talento, i personaggi sono ben caratterizzati e sono bilanciati i momenti drammatici con altri più leggeri. I fan degli anime rimarranno soddisfatti del nuovo lavoro di Shinkai che alla Berlinale è stato applaudito a gran voce e con volti visibilmente commossi.

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