Bussano alla porta, La recensione del film di M. Night Shyamalan in prima tv su Sky

Cinema
Paolo Nizza

Paolo Nizza

Tra Hitchcock , la Bibbia e la serie ai confini della realtà, un inquietante apologo horror  sul destino dell'umanità e sull'importanza della famiglia. In prima tv lunedì 30 ottobre alle 21.15 su Sky Cinema Uno (e alle 21.45 anche su Sky Cinema Halloween), in streaming su NOW e disponibile on demand. Su Sky il film sarà disponibile on demand anche in 4K.

“Verrà la morte e avrà i tuoi occhi”. Scriveva Cesare Pavese. Ma in Bussano alla porta, ispirato al  libro “The Cabin at the End of the World” (La casa alla fine del mondo) scritto da Paul Tremblay, la mietitrice di occhi ne ha addirittura otto. Dopo Old (guarda la puntata di Mister Paura) l'ultimo film di M. Night Shyamalan,  racconta di quattro sconosciuti armati a trasfigurarsi in una versione contemporanea dei cavalieri dell’apocalisse  Un perturbante quartetto che sbuca da nulla e prende in ostaggio una famiglia, composta da due padri e una bambina di 8 anni, in vacanza in un appartato chalet tra i boschi del New Jersey. Il nucleo familiare sarà posto di fronte a uno spaventoso dilemma morale: Saresti disposto a sacrificare, uccidendolo,  un componente della tua famiglia per poter salvare l’intera umanità?.  Il  prima tv lunedì 30 ottobre alle 21.15 su Sky Cinema Uno (e alle 21.45 anche su Sky Cinema Halloween), in streaming su NOW e disponibile on demand. Su Sky il film sarà disponibile on demand anche in 4K.

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Da Il Sesto senso a Bussano alla porta,  Shyamalan sorprende sempre

È dal tempo di The Sixth Sense - Il sesto senso, datato 1990, che Shyamalan si diletta a sorprendere lo spettatore, a sparigliare le carte con finali più imprevedibili di un’invasione aliena da parte di extraterrestri allergici all’acqua. Ma per certi versi, Bussano alla porta risulta il lungometraggio più sbalorditivo e sconcertante della carriera del regista indiano naturalizzato statunitense. Un’opera completamente diversa dalle sue pellicole precedenti. Certo, nel film alberga il coté biblico della serie tv Servant disponibile su Apple TV+ (visibile anche su Sky Q, Sky Glass e tramite la app su Now Smart Stick)., Anche qui ci si interroga sulla infinita dicotomia tra fede e dubbio. Ma Bussano alla porta è pure un omaggio alla leggendaria serie tv  Ai confini della realtà (The Twiligh Zone), andata in onda dal 1959 al 1964. Non a caso sono stati per la maggior parte delle riprese sono stati usati obiettivi Panavision Primo Anamorphic, per dare alle inquadrature una patina vintage. E poi visti i tragici avvenimenti di questi ultimi anni, tra guerre, pandemia, crisi climatiche,  pare davvero che il mondo in cui viviamo  sia entrato in quella regione intermedia tra la luce e l'oscurità, tra la scienza e la superstizione, tra l'oscuro baratro dell'ignoto e le vette luminose del sapere. E il regista ne è consapevole. Sicché grazie alla sua predilezione per il cinema di Sir Alfred Hitchcock, Shyamalan orchestra un horror thriller da camera in cui la suspense trasuda da ogni oggetto, da ogni inquadratura, da ogni taglio di luce

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Tra paura e speranza, Bussano alla porta

Bene e male, giusto e sbagliato danzano vertiginosamente in questo film che non ha paura di affrontare i grandi temi su cui da millenni si interroga l’umanità. Ma il pregio di Bussano alla porta è di farlo con una ricchezza frugale, senza salire in cattedra. A Shyamalan non interessano svelare ogni cosa, ammorbare il pubblico con interminabili spiegoni. Il film (come in un episodio di Black Mirror)  lascia libero lo spettatore di immaginare i tasselli mancanti del mosaico. Senza dimenticare, che al netto di una storia cupa e apocalittica in cui si manifestano maremoti e altre catastrofi, la pellicola non è immune a uno sguardo  fiducioso verso il futuro. Come ha dichiarato lo stesso regista: "Il mondo sta andando in una brutta direzione, come se il genere umano fosse un esperimento fallito. C’è ancora una speranza: può esserci della bellezza anche nell’oscurità. Sono sempre stato un po’ ottimista in questo senso. Anche nei momenti peggiori, c’è tanta luce dentro di noi-"

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Bussano alla porta, il cast del film

Se si sceglie di portare sullo schermo una storia in cui è d’uopo la sospensione dell’incredibilità E Shyamalan possiede un sesto senso nello scegliere un cast che risulti sempre credibile, pure nelle situazioni più estreme e straordinarie. A partire dall'ex wrestler Dave Bautista che si rivela perfetto nella parte di Leonard, il leader dei 4 misteriosi e perniciosi estranei che irrompono nello chalet. Un gigante buono, vulnerabile e dolente, capace di accarezzare una cavalletta (altro topoi biblico) ma pure di seminare morte. Funzionano anche i due genitori Jonathan Groff e Ben Aldridge (entrambi gay nel film e  nella vita) e la piccola esordiente Kristen cui. Gli altri cavalieri dell’apocalisse sono Nikki Amuka-Bird, Rupert Grint e Abby Quinn, bravissimi a non sembrare semplicemente dei fanatici religiosi fuori di testa- Insomma, 7 personaggi alle prese con una sorta di epocale Scelta di Sophie. E quando suona la campana o come in questo caso bussano alla porta, si è costretti a compiere un sacrificio per un bene superiore.  Ma saremmo capaci di fare la cosa giusta? Un quesito che il film rilancia anche nei confronti dello spettatore

 

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