
Il cannibalismo diventa molto presente tra film e serie TV, tra Bones and All e Dahmer
Dalla serie TV su “il cannibale di Milwaukee”, ossia Jeffrey Dahmer, a "Yellowjackets" e "Fresh" fino ad arrivare al film "Bones and All", durante questa stagione cinematografica e televisiva i mangiatori di carne umana sono entrati nello schermo prepotentemente. Brenna Ehrlich di Rolling Stone Usa ha interpellato un esperto per capire come mai il cannibalismo sia oggi così presente sui nostri schermi

Il cannibalismo è diventato un tema assai presente in molti film e serie televisive uscite in questa stagione. Dalla serie TV su “il cannibale di Milwaukee”, ossia Jeffrey Dahmer, a Yellowjackets (nella foto) e Fresh fino ad arrivare al film Bones and All, durante questa stagione cinematografica e televisiva i mangiatori di carne umana sono entrati nello schermo prepotentemente. Brenna Ehrlich di Rolling Stone Usa ha interpellato un esperto per capire come mai il cannibalismo sia oggi così presente sui nostri schermi

Dahmer – Mostro: La storia di Jeffrey Dahmer di Ryan Murphy con protagonista Evan Peters è una delle serie televisive più viste di Netflix. Racconta la storia del serial killer che è stato denominato come “il cannibale di Milwaukee”. Immagine: frame da un video della serie TV tratto dal canale YouTube di Netflix

“Da Dahmer – sia la miniserie che la docuserie di accompagnamento – al vivacissimo (e folle) drama Yellowjackets, dalla commedia horror Fresh al coming of age dolorosamente tragico Bones and All, i mangiatori di carne umana sono entrati nell’ethos alla grande in questa stagione (e non soltanto alla maniera spavalda di Hannibal Lecter, che ci beve pure del Chianti)”, scrive Brenna Ehrlich su Rolling Stone Usa. Immagine: frame dal trailer di Dahmer – Mostro: La storia di Jeffrey Dahmer sul canale YouTube di Netflix

“Il tropo dell’orrore rispecchia senza dubbio le preoccupazioni che stiamo affrontando oggi: incertezza economica, ansia per l’emergenza ambientale e sfiducia nei confronti del ragazzo apparentemente normale della porta accanto (che però nasconde ‘affettati’ di carne umana)”, continua Ehrlich. Immagine: frame dal trailer di Dahmer – Mostro: La storia di Jeffrey Dahmer sul canale YouTube di Netflix

Brenna Ehrlich di Rolling Stone Usa ha interpellato lo psichiatra e appassionato di horror Steven Schlozman. “Un essere umano che mangia un altro essere umano è per definizione il grande tabù”, ha detto a Rolling Stone Scholzman, che ha scritto romanzi sugli zombie e collaborato con Romero. Immagine: frame dal trailer di Dahmer – Mostro: La storia di Jeffrey Dahmer sul canale YouTube di Netflix

“La differenza è che non puoi arrabbiarti con uno zombie, è come arrabbiarti con un coccodrillo. I cannibali… sono senzienti. Mangiano con gusto o perché ne hanno bisogno”, prosegue Scholzman. Immagine: frame dal trailer di Dahmer – Mostro: La storia di Jeffrey Dahmer sul canale YouTube di Netflix

La serie televisiva Yellowjackets è stata guardata da circa cinque milioni di persone alla settimana, “che si sintonizzavano per vedere se una squadra di calcio femminile abbandonata nelle terre selvagge canadesi si sarebbe divorata a vicenda”. La serie creata da Ashley Lyle e Bart Nickerson è arrivata in prima visione il 17 novembre 2021 su Sky Atlantic e in streaming su NOW, in contemporanea con gli Stati Uniti. Un survival drama dalle sfumature horror tutto al femminile che vede nel cast Christina Ricci e Juliette Lewis

La serie TV Yellowjackets inizia provocatoriamente con scene di una tribù di ragazze con le corna che si avventano su potenziali vittime. Bisognerà attendere fino alla seconda stagione per appurare se davvero qualcuno è stato mangiato, tuttavia pare che proprio quel senso di terrore abbia fatto breccia nei cuori degli spettatori, facendo divorare i 10 episodi della prima stagione dello show

“Per quanto riguarda il cannibalismo, la serie (Yellowjackets, ndr) non si chiede se, ma perché e come”, ha spiegato Jonathan Lisco, showrunner di Yellowjackets

“Le ragazze potrebbero essere costrette a ricorrere al cannibalismo. Ma potrebbe non essere solo quella la causa della fame. Potrebbe essere per qualcosa di molto più complesso: la nuova micro-società che devono costruire e le regole che devono scrivere per sopravvivere. Non solo fisicamente, ma anche mentalmente”, aggiunge Jonathan Lisco, showrunner di Yellowjackets

Bones and All, il film diretto da Luca Guadagnino segue due adolescenti cannibali, interpretati da Timothée Chalamet e Taylor Russell

I protagonisti di Bones and All, che viaggiano attraverso gli Stati Uniti, sono cannibali. L’annuncio del film è arrivato insieme a molteplici accuse di molestie sessuali contro Armie Hammer (che Guadagnino aveva diretto nel film Chiamami col tuo nome, assieme a Chalamet), incluso un presunto feticismo per il cannibalismo

“La relazione tra questo tipo di chiacchiericcio scandalistico digitale e il nostro desiderio di realizzare questo film è inesistente, e dovrebbe essere accolta con un’alzata di spalle”, queste le parole del regista Luca Guadagnino al magazine statunitense Deadline lo scorso agosto

Il romanzo young adult di Camille DeAngelis a cui si è ispirato Luca Guadagnino per il suo film è uscito nel 2015. Il romanzo, intitolato come il film, in Italia è stato tradotto con il titolo Fino all'osso

L’autrice del romanzo Bones and All, Camille DeAngelis, ha detto a Rolling Stone Usa che la storia di Maren (Russell) e Lee (Chalamet) le hanno permesso di capire davvero il consumismo e il disprezzo di sé. Da quel momento è diventata vegana

Diventare vegana, ha raccontato Camille DeAngelis a Rolling Stone Usa, le ha dato “una nuova prospettiva sul motivo per cui queste narrazioni mostruose sono così avvincenti. Con gli zombie, tutti pensano solo che si tratti di un consumo eccessivo, un consumo senza cervello. Penso, più nello specifico, a chi consumiamo"

Anche il film Fresh tratta di cannibalismo. È un thriller horror statunitense del 2022 diretto da Mimi Cave, al suo debutto alla regia, e ha come protagonisti Daisy Edgar-Jones e Sebastian Stan

Nel film Fresh, Sebastian Stan interpreta un affascinante playboy cannibale. Daisy Edgar-Jones interpreta la sua preda. La regista Mimi Cave ha affermato di essere stata attratta dalla sceneggiatura come parte della conversazione #MeToo. “Non ho mai avuto alcuna fascinazione per il cannibalismo più del ‘che schifo’ e di un po’ di curiosità, ma per me c’era qualcosa nel simbolismo della storia”, ha spiegato a Rolling Stone. “Rispetto ai corpi delle donne ho immediatamente visto tanti strati e metafore"

“Fresh è un’allegoria per molte cose”, aveva spiegato l’attrice Daisy Edgar-Jones sempre a Rolling Stone Usa. “Si potrebbe dire che è una metafora della mercificazione delle donne nella società. E in un certo senso esplora anche il tema degli appuntamenti nel mondo contemporaneo: quasi ci ‘compriamo’ l’un l’altro, come faresti per un maglione. C’è anche l’equilibrio tra essere aperti a incontrare nuove persone, ma anche sapere che c’è un rischio”

Quando la serie su Dahmer di Ryan Murphy è uscita su Netflix, è uscita anche la docuserie di Joe Berlinger Conversations with a Killer: The Jeffrey Dahmer Tapes (nella foto). Berlinger ricorda di aver visto i due titoli in tendenza insieme sul servizio di streaming, notando quindi che l'interesse per l'assassino cannibale è forte

La serie TV di Ryan Murphy su Jeffrey Dahmer è molto controversa: ha suscitato parecchie critiche, specialmente da parte dei parenti delle vittime del serial killer. Le famiglie si sono lamentate del fatto che i creatori della serie non le abbiano contattate, affermazioni che sono state contestate da Ryan Murphy. Nuove critiche sono arrivate nelle scorse settimane, quando all'attore Evan Peters (nella foto) è stato consegnato il Golden Globe come miglior attore in una miniserie proprio per il suo ruolo del cannibale di Milwaukee