Il regista vorrebbe una cadenza regolare, ma l'uscita del quarto capitolo è incerta
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Dal 14 dicembre è al cinema Avatar: La via dell’acqua, il nuovo film di James Cameron che riporta il pubblico di tutto il mondo a Pandora, la casa dei Na’vi immersa nella natura. E se il capitolo 3 è atteso a dicembre 2024, sul futuro del 4 non vi è certezza.
Avatar 4 rimandato?
Secondo i programmi il futuro di Avatar è ancora ricco di film. Avatar 3 dovrebbe uscire a dicembre 2024 ma, da un’intervista con The Wrap, James Cameron ha lasciato intendere che Avatar 4 potrebbe slittare e uscire al cinema più tardi del previsto. “I sequel esistono, le storie esistono, sappiamo esattamente cosa fare e come saranno questi film. Dobbiamo solo realizzarli” ha detto il regista, aggiungendo che se Avatar 3 esce tra due anni e il quarto tre anni dopo “non staremo molto lontani dal mercato, comunicheremo l’idea di un mondo persistente e di una storia in corso proprio come la gente vuole”. Insomma Cameron vorrebbe una cadenza regolare ma tutto dipenderà comunque dagli incassi dei singoli film. Al momento Avatar: La via dell’acqua non sta deludendo le aspettative: i suoi incassi hanno recentemente superato il miliardo di dollari in tutto il mondo.
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Il successo di Avatar non intende fermarsi, e il secondo capitolo ne è la conferma. Oltre che dei suoi incassi, al centro dell’attenzione sono finiti di recente anche i suoi tagli (a dispetto delle tre ore e mezza della pellicola). James Cameron ha deciso di eliminare dieci minuti di girato che mostravano degli scontri armati. “Non volevo feticizzare la pistola” ha detto in un’intervista per Esquire Middle East.
"In realtà ho tagliato circa 10 minuti del film che mirava all'azione di una sparatoria” ha detto il regista. Che ha poi aggiunto: "Volevo sbarazzarmi di parte della bruttezza, per trovare un equilibrio tra luce e oscurità. Devi avere un conflitto, ovviamente. La violenza e l'azione sono la stessa cosa, a seconda di come la guardi. Questo è il dilemma di ogni regista d'azione, e io sono conosciuto come un regista d’azione". Cameron infatti non è nuovo di questo genere, basti pensare che ha diretto la saga di Terminator e True Lies che di armi ne hanno un bel po’. Tuttavia egli ha dichiarato di non amare l’influenza delle armi nella società odierna e questo gli ha fatto sviluppare una certa diffidenza nei confronti degli effetti di una violenza armata nei film.
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Guardando al passato
"Ripenso ad alcuni film che ho realizzato e non so se vorrei fare quel film adesso" ha detto Cameron. "Non so se vorrei feticizzare la pistola, come ho fatto in un paio di film di Terminator più di 30 anni fa, nel nostro mondo attuale. Quello che sta succedendo con le pistole nella nostra società mi fa rivoltare lo stomaco”. In effetti i fatti di cronaca negli Stati Uniti denunciano spesso il problema delle armi come una vera piaga che minaccia ogni giorno le persone comuni. Sparatorie e accoltellamenti improvvisi si sono verificati in centri commerciali, nelle scuole e per le strade delle periferie e delle grandi città in America catturando l’attenzione dei media e dei politici che si sono interrogati sui metodi da adottare per trovare una soluzione adeguata. "Sono felice di vivere in Nuova Zelanda, dove hanno appena vietato tutti i fucili d'assalto due settimane dopo quell'orribile sparatoria alla moschea un paio di anni fa”.