
Avatar 2 - La via dell'acqua, la parola al cast, da Zoe Saldana a Kate Winslet. FOTO
Tutti stanno parlando di Avatar - La via dell’acqua, anche gli stessi protagonisti del film che spesso regalano aneddoti interessanti sulla realizzazione del kolossal di James Cameron. Vediamo chi sono gli attori che hanno partecipato alla pellicola e cosa ci hanno raccontato di questo secondo capitolo della saga

Sam Worthington ha raccontato di aver dovuto cambiare un po’ l’approccio al suo personaggio per questo seguito di Avatar: “Il risultato è che il viaggio di Jake in questo film riguarderà la sua decisione tra il dover essere il leader della sua tribù o la guida per la sua famiglia. Nel momento in cui si include il tema della famiglia – intesa sia come il proprio nucleo familiare, sia come quella allargata della tribù – la posta in gioco per Jake diventa molto più alta rispetto al primo film, che raccontava un viaggio individuale”.
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Zoe Saldana si è definita scherzando “una sorta di impiegata del cinema seriale”. Dopo Star Trek, I guardiani della galassia e Avengers l’attrice è ora tornata nel ruolo di Neyitiri in Avatar e ha trovato un parallelismo tra il suo personaggio qui e quello che interpreta nel Marvel Cinematic Universe: ““Penso che sia Gamora che Neyitiri siano state derubate del proprio mondo; sono state portate via e costrette a vivere una vita fatta solo di guerra. E, se avessero potuto scegliere, forse questo non si sarebbe trasformato nel corso naturale della loro vita”.
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La dottoressa Grace Augustine del primo capitolo qui si reincarna nella Na’Vi quattordicenne Kiri. All’incontro con la stampa, Sigourney Weaver ha raccontato quando è arrivata l’idea della trasformazione del suo personaggio: “Eravamo a pranzo, Jim inizia a parlarmi di questa ragazza della foresta che poteva comunicare con gli animali e con le piante, che aveva un dono speciale di connessione con gli esseri viventi. E che ha un forte legame con Eywa. Mi dice 'avrà circa 14 anni, tu e io sappiamo quanto sei immatura, sarai in grado di gestirla’”
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Kate Winslet aveva giurato che non avrebbe mai più lavorato con uno col caratteraccio di James Cameron. Fortunatamente con il tempo il geniale regista si è, a sentire l’attrice, molto ammorbidito senza perdere la genialità di quando dirigeva Titanic: “È l’unico a sapere cosa deve accadere per realizzare la sua visione. E ha sempre ragione. La cosa bella è che, anche nei rari casi in cui ha torto, ora dice: 'Sì, è stato un errore. Non avrebbe mai funzionato, ma ho voluto provare per vedere e sì, mi sono sbagliato'"
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Tra i “resuscitati” in questo capitolo troviamo anche il Quaritch interpretato da Stephen Lang. Il cattivo sembrava essere stato ucciso nel precedente capitolo ma invece è pronto a tornare, cambiato ma sempre carismatico: “Se tutto si fosse limitato a una sterile ripetizione di quello che Quaritch era nel primo film, non avrebbe avuto senso. Ma con James non accadono cose come questa. È tutto più denso, profondo, approfondito. Per me, in quanto attore, è come andare a nozze. Ho modo di poter esplorare questo personaggio andando a scavare nel suo cuore"
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Bailey Bass è una delle new entry della serie e ha raccontato così il suo personaggio: “Interpreto Tsireya, che fa parte del Clan Metkayina, che è il nuovo clan introdotto in questo film. Sono prodotti del loro ambiente e, poiché sono circondati dall'acqua, hanno una corporatura leggermente diversa. Non vedo l’ora che il pubblico veda perché sanno nuotare. E Tsireya è anche bravissima a restare in apnea. È simile a Neytiri ed è super gentile. Ha un grande cuore, per questo si lega molto rapidamente ai ragazzi di Sully"
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Jamie Flatters interpreta il figlio di Neyitiri e Jake. Il dover abbandonare la propria casa ha, secondo l’attore, un importante impatto sul suo personaggio: “Quando tutto è un punto di domanda, sei in una situazione estrema. È difficile da gestire, soprattutto se sei un adolescente e non sai come identificarti. Molte persone crescono, diventando chi sono e sviluppando le loro idee all’interno della loro comunità. Neteyam e gli altri ragazzi riusciranno a sentirsi a casa solo se staranno più tempo possibile con i Metkayina"

Cliff Curtis è un’altra delle più importanti aggiunte al cast e si è detto sbalordito della macchina-Avatar: “Sono rimasto sbalordito oltre ogni immaginazione da quanto è bello ed emozionante e dal genere di sensazioni che ti dà" ha raccontato. "Non riesco nemmeno a descrivere quello che ho vissuto, solo guardando alcune clip e sequenze. Non vedo l'ora di vedere tutto il film. Penso sinceramente che sarà una delle esperienze cinematografiche più incredibili che abbia mai avuto. Non credo che il mondo sia davvero pronto per quello che accadrà. È più che eccitante"

Jack Champion ha vissuto un’esperienza meravigliosa lavorando con James Cameron, che ha definito addirittura molto gentile e premuroso: “Ci ha aiutato a capire dov'era quel personaggio e perché si sentivano così”

Michelle Yeoh in Avatar è la dottoressa Karina Mogue ma molti la ricordano anche per il suo ruolo in Kill Bill. Un film cui rischiò di non partecipare, a causa di un infortunio sul set. Ci volle l’intervento di Tarantino per convincerla a non ritirarsi: “Pensavo di essermi rotta la schiena. Pensavo di essere paralizzata. […] Devo dire che Quentin è veramente insistente. È diventato ciò che è diventato perché è pieno di passione e amore, e alla fine mi convinse”

Nel film Giovanni Ribisi è Parker Selfridge, ennesimo ruolo di una carriera dove si è dimostrato molto versatile. Già nel 2001 raccontava il perché di tante scelte di carriera particolari: “Credo che per un giovane attore sia molto importante non lasciarsi imprigionare in un unico ruolo. Una delle caratteristiche peculiari dell’attore deve essere la versatilità, la capacità di impersonare i ruoli più disparati, percorrere più direzioni, senza mai precludersi alcuna alternativa"