Beata te, Serena Rossi: "A mio figlio ho detto che è la cosa più bella che potessi fare"

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Paolo Nizza

L'attrice dimostra tutto il suo talento da fuoriclasse  in questa commedia divertente, originale e comtemporanea che affronta con leggerezza, ma al tempo stesso profondità, il tema della maternità e della libera scelta. Da stasera disponibile in esclusiva su Sky Cinema e in streaming solo su NOW

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Come dice Paola Randi, regista di Beata te (dal 25 dicembre disponibile in esclusiva su Sky Cinema e in streaming solo su Now): “Le maestre e i maestri ci insegnano, la commedia rende liberi... e felici”. E il nuovo film Sky Original, grazie all’eleganza, l’ironia e lo stile rappresenta un folgorante esempio di come in un lungometraggio si possano affrontare temi importanti e complessi con grazia e intelligenza. Il risultato è quindi che diverte e fa riflettere, attraverso un linguaggio in grado di arrivare a tutti. Ma perché ciò avvenga è necessario che la protagonista sia un’autentica fuoriclasse della recitazione, un ‘attrice capace di essere spiritosa, solare ed empatica, senza mai ricorrere a corrivi cliché. E Serena Rossi, possiede  tutte queste qualità. Forse una delle poche interpreti capaci di interagire in maniera credibile con un Arcangelo Gabriele che ha i tratti di Fabio Balsamo, attore dall’irresistibile vis comica. Ecco cosa ci ha raccontato, dopo che la pellicola è stata presentata in anteprima a Roma.

Beata te, l'intervista a Serena Rossi

Come è andata la premiere del film a Roma?

È stato fantastico sentire le risate e le reazioni del pubblico dal vivo. È una cosa che non accadeva da tempo. E poi questo è il primo film che vedo insieme a mio figlio Diego. E infatti alla fine della proiezione mi ha domandato: "Mamma ma tu sei felice di avermi avuto?" E io gli ho risposto che è la cosa più bella e più grande che potessi fare nella mia vita.

Invece, qual è la prima cosa che hai pensato quando ti hanno proposto di interpretare il personaggio di Marta?

La sceneggiatura mi ha entusiasmato. L’ho divorata. E non capita sempre. A volte il soggetto sembra interessante, ma poi durante la lettura dello script, tutto si  affloscia. Quindi ho detto subito di sì. Scelgo i film anche in base al messaggio che vogliono esprimere. Mi piaceva parlare della maternità e della libertà di scegliere interpretando un personaggio molto diverso da me.

Quindi non hai molto in comune con la protagonista di Beata te?

A  parte i capelli ricci, direi proprio di no. Credo di essere più equilibrata di Marta, che è un po’ una piuma al vento. Forse ci accomuna una certa predisposizione per il controllo, il desiderio di avere la situazione in mano. D’altronde di professione fa la regista.

E tu, hai mai pensato alla regia?

Credo di essere ancora piccola per farlo. Però quando sono sul set, credo di avere una visione di insieme e non penso solo alla parte che devo recitare. Mi piace osservare il lavoro di tutti e non mi sfugge. Tant’è che i componenti della troupe spesso mi dicono che dovrei fare la regista e aggiungono che se mai dovessi esordire dietro la macchina da presa vorrebbero far parte della mia squadra perché mi piace motivare gli altri ed essere leader di una squadra mi viene naturale. Quindi, magari più in là nel tempo lo farò.

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Come è stato recitare con Fabio Balsamo con cui avevi lavorato nel 2020 in 7 giorni per farti innamorare?

Dopo il provino mi ha scritto: "Sarei felice di essere il tuo arcangelo". Ed io sono stata contentissima di tornare a lavorare insieme a lui. Ci stimiamo e ci apprezziamo reciprocamente e questa esperienza sul set ha rafforzato la nostra amicizia. Fabio non è solo un attore comico, è un uomo sensibile e di grande cultura.

Anche in Beata te, dimostri tutto il tuo talento canoro. Ma, prima o poi farai un altro album,  dopo Amore che e Nella casa di Pepe?

Per ora non ho progetti discografici. Però mi piace cantare qua e là. Ho cantato nel programma di Fiorello e parteciperò come ospite a una delle date romane del tour di Tosca all’Auditorium. Insomma, un conto è essere un’attrice esibirsi in una performance musicale come accade in questa pellicola dove interpreto Don’t Stop Me Now dei Queen, un altro è fare la cantante. È un vero e proprio mestiere e in questo momento non avrei il tempo di farlo.

Uno dei momenti più spassosi del film è quando il tuo personaggio, Marta, utilizza le app online per incontrare un eventuale compagno di vita. Che rapporto hai con i social?

Certo, non frequento siti di incontri (ride n.d.r.), ma in generale uso i social per promuovere il mio lavoro, per raccontare i miei progetti o illustrare i posti belli che visito. Evito la spettacolarizzazione della mia vita privata. Non posto foto di mio figlio, al limite una manina o un piedino. È ancora troppo piccolo. Comunque, ho Facebook, Instagram e Twitter. Per Tik Tok non sono ancora pronta.

Infine, perché vedere Beata te?

È un film molto divertente, ma non ci sono battute scontate o volgari. Tratta in maniera garbata ed elegante temi delicati. È un’opera molto curata visivamente ed è adatta a tutta la famiglia, un momento di aggregazione in questi giorni di festa. E credo che certi messaggi importanti, se raccontati attraverso la cifra leggera della commedia, possano essere meglio compresi dal pubblico.

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