Francesco Rosi nasceva 100 anni fa: i film più famosi del regista
Un secolo fa oggi veniva al mondo il leggendario sceneggiatore e regista napoletano. Ripercorriamo assieme la sua eccezionale filmografia, partendo dal suo esordio alla regia, “La sfida” del 1958, fino ad arrivare al suo ultimo capolavoro, “La tregua” del 1997. Nato a Napoli il 15 novembre 1922, l'amatissimo cineasta è scomparso scomparso all'età di 92 anni il 10 gennaio 2015
La sfida (1958) è il primo lungometraggio diretto da Francesco Rosi. Racconta la storia del trafficante di sigarette di contrabbando, il napoletano Vito Polara. Quest'ultimo cercherà di farsi strada nei mercati generali, ma dovrà vedersela con il boss camorrista Salvatore Ajello. Il film si ispira a un fatto di cronaca e fonde la lezione del neorealismo con quella di Elia Kazan e del noir americano, come nota il critico cinematografico Paolo Mereghetti
I magliari (1959) è il secondo lungometraggio diretto da Francesco Rosi, con Alberto Sordi nei panni di un truffatore di mezza tacca. È ambientato in Germania, dove un gruppo di immigrati italiani si scontra con i polacchi per il controllo del mercato delle stoffe. Qui Francesco Rossi è anche cosceneggiatore
Salvatore Giuliano (1962) è il terzo lungometraggio diretto da Francesco Rosi. Racconta del celebre bandito Giuliano, qui interpretato da Pietro Cammarata. Questo film viene definito da Mereghetti “un modello per il genere del film inchiesta è un caposaldo di quel cinema di impegno civile che oggi si sta cercando di riportare in auge”
Le mani sulla città (1963) racconta dell'impresario edile Eduardo Nottola (interpretato da Rod Steiger); è consigliere comunale di destra Napoli, in lizza per diventare assessore. Sacrificherà il figlio, cambierà partito, verrà eletto. E l'arcivescovo benedirà l'inizio dei lavori, nonostante le speculazioni edilizie e il crollo di una sua casa. Ma nulla sembra arrestarlo. Leone d'oro alla Mostra del Cinema di Venezia
Il momento della verità (1965) racconta del povero andaluso Miguel (interpretato dal torero Miguel Mateo Miguelin). Il protagonista cerca fortuna dandosi proprio alla tauromachia, tuttavia la sorte gli sarà avversa. Con un mix di documentario e finzione, Francesco Rossi vuole abbattere l'epica della corrida, mostrando “come toro e torero siano vittime degli interessi degli impresari e del pubblico pagante”, fa notare il critico cinematografico Paolo Mereghetti
C'era una volta (1967) è ambientato nella Campania seicentesca dominata dagli Spagnoli. Qui troviamo il principe Rodrigo (Omar Sharif), che non vuole sposare le principesse che sua madre gli propone come mogli. Non riesce invece a resistere al fascino della meravigliosa popolana di nome Isabella (Sophia Loren)
Uomini contro (1970) racconta del generale Leone, che durante la prima guerra mondiale ha così tanta brama di gloria da non curarsi delle perdite umane. Questo film è ispirato al romanzo intitolato Un anno sull’altipiano di Emilio Lussu. È stato sceneggiato da Tonino Guerra e Raffaele La Capria assieme al regista
Il caso Mattei (1972) racconta la storia di Enrico Mattei, qui interpretato da Gian Maria Volonté. Diventato presidente dell'Eni, Mattei pose le basi per una politica nazionale dell'energia svincolata dal potere. La sua carriera e la sua vita furono troncate da un misterioso incidente aereo avvenuto il 27 ottobre 1962 a Bascapè, presso Pavia. Questo film è costruito come una grande inchiesta, con un mix di inserti televisivi, ricostruzioni documentarie e interventi diretti di testimoni
Lucky Luciano (1973) racconta la storia di Salvatore Lucania, detto Lucky Luciano. Nel film è interpretato dall'attore Gian Maria Volonté. Lo vediamo farsi strada con la violenza nella mafia newyorkese. Dopo aver scontato nove anni di carcere, viene espulso dagli Stati Uniti e nel 1946 torna in Italia. Da qui rifornisce l'America di droga. Evita ogni imputazione e morirà di colpo a Napoli nel 1962
Cadaveri eccellenti (1976) parla dell'indagine sull'omicidio di tre magistrati nell'Italia del Sud, un'indagine che conduce l'ispettore Rogas (Lino Ventura) a Roma. Qui scoprirà l'esistenza di un complotto ma dovrà destreggiarsi tra ostacoli vari intrighi di palazzo
Cristo si è fermato a Eboli (1979) è l'adattamento cinematografico del romanzo autobiografico di Carlo Levi. Racconta di Carlo, un intellettuale antifascista che nel film è interpretato da Gian Maria Volonté. Viene mandato al confino in un paese della Lucania
Tre fratelli (1981) racconta il ricongiungimento di tre fratelli emigrati in grandi città che raggiungono l'anziano padre nella casa della loro infanzia al sud a seguito della morte della madre
Carmen (1984) racconta la passione fatale del brigadiere don José (Placido Domingo) per la sigaraia Carmen. Quando lui diserta per raggiungerla sulle montagne, lei lo tradisce con un torero. Don José sì vendicherà uccidendola davanti all'arena di Siviglia dove il torero sta toreando
Cronaca di una morte annunciata (1987) racconta di un testimone che rievoca la morte del giovane Santiago vent'anni dopo l'accaduto. Si scoprirà che il ragazzo è stato ucciso dagli amici per questioni di onore. Il film è tratto dal romanzo omonimo di Gabriel García Márquez
Dimenticare Palermo (1990) ha come protagonista James Belushi, nei panni di un italo americano di origini palermitane in corsa per la carica di sindaco di New York. Costruisce la sua campagna sulla liberalizzazione della droga. Durante una visita a Palermo, verrà incastrato dalla mafia, disposta a tutto pur di fargli cambiare idea
Diario napoletano (1992) è un documentario che parte dalla proiezione del film inchiesta Le mani sulla città di Francesco Rosi, che vinse il Leone d'oro alla Mostra di Venezia del 1963, in occasione di un dibattito sulla speculazione edilizia che si tiene alla facoltà di architettura di Napoli. Quasi trent'anni dopo, il regista torna a Napoli assieme ai collaboratori per cercare di capire quanto sia cambiata la realtà della città. Immagine: un frame del film
La tregua (1997) racconta il ritorno di un gruppo di deportati italiani dal campo di concentramento di Auschwitz. Il film è tratto dall'omonimo romanzo autobiografico di Primo Levi. Immagine: poster del film