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Madres Paralelas , la recensione del film di Pedro Almodóvar in prima tv su Sky

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Paolo Nizza

Premiato al Festival di Venezia 2021, con la vittoria della Coppa Volpi per Penélope Cruz, e nominato agli Oscar® 2022 per la migliore attrice protagonista (sempre per per Penélope Cruz) e per la migliore colonna sonora, l’intenso dramma del maestro del cinema Almodóvarè  un delicato affresco femminile, che vede protagoniste due donne e madri, forti eppure messe alla prova dalle loro debolezze. In prima tv mercoledì 30 marzo alle 21.15 su Sky Cinema Due, in streaming su NOW e disponibile on demand

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“Sorridimi con gli occhi”, inizia con questa battuta il nuovo film di Pedro Almodovar in  prima tv mercoledì 30 marzo alle 21.15 su Sky Cinema Due, in streaming su NOW e disponibile on demand. . E l’invito in fondo è rivolto anche a noi spettatori. Perché è lo sguardo (mediato dall’obiettivo di una fotografa) che ci introduce nel labirinto di questo melò che gioca a rimpiattino con la Storia e con la Maternità. Dalle ferite ancora aperte della guerra civile spagnola al parto di due mamme single, il regista spagnolo sembra condividere il pensiero di Laforgue: “È la donna che salverà il mondo. È lei che dissiperà del suo sorriso terrestre i vapori elettrici da fine estate del Pessimismo".

 

 

Madres Paralelas, la storia non si può zittire

Già a partire dai titoli di testa, giocati sui toni del bianco, del rosso e del nero, la pellicola ci introduce in una sorta di reportage sull’eterno femminino. Almodovar con maestria spariglia le carte, gioca a centrifugare i simboli, i sensi, i sentimenti. Accessori di lusso, come scarpe e cinture, nature morte in salsa Haute Couture si alternano ai piatti gourmet della cucina iberica, tra pan tomato, patanegra e tortilla. Un coté seduttivo, reso ancora più efficace dal contrasto con l’orrore delle fosse comuni. Come si evince dal titolo, la pellicola è un crescendo rossiniano di parallelismi. Giovinezza e maturità, passato e futuro, madre e figlia, amore e morte, vittima e carnefice, verità e menzogna danzano in un vertiginoso gioco di specchi. Ma alla fine è la voce umana a risuonare, perché la storia non si può zittire, come recita la frase di Galeano che chiude Madres Paralelas

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Tra Amleto e la Calavera

“Alas Poor Yorick”, scriveva Shakespeare in Amleto, Ma questa volta il teschio del buffone di corte non è solo un memento mori. La “calavera” è la testimonianza di una memoria sepolta e poi riportata alla luce. Con questo Almodovar scava in profondità per rendere omaggio ai desaparecidos vittime dei falangisti. Perché le radici sono importanti ed è necessario poter piangere i propri morti con una sepoltura degna di questo nome.

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Penelope Cruz e Milena Smit, un cast in stato di grazia

Madres Paralelas è anche un ritratto accorato dell’imperfezione che caratterizza tutti gli esseri umani a prescindere dal genere. Nello specifico Almodovar ci mostra quanto possano essere imperfette le famiglie. Madri che per una carriera teatrale sacrificherebbero qualsiasi cosa, padri vendicativi e assenti. E anche le due protagoniste, Penelope Cruz (di una bravura sconvolgente  e non a  caso premiata alla Mostra del cinema di Venezia  e candidata agli Oscar) e la rivelazione Milena Smit, non sono certo esenti da colpe o meschinità. Ma a Pedro non interessa ergersi a giudice. Il cineasta della Mancha racconta ciò che siamo anche nel viaggio al termine della notte. Tra ragazze che non sanno chi sia Janis Joplin e signore simili a la protagonista della piece di Garcia Lorca “Donna Rosita Nubile”, il film è un caleidoscopio complesso e affascinante, un’opera che, più che risposte,  pone domande. Ed è questo che accade quando si guarda un vera opera d’autore

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Madres Paralelas, la trama del film

Due donne, Janis e Ana, condividono la stanza di ospedale nella quale stanno per partorire. Sono due donne single, entrambe in una gravidanza non attesa. Janis, di mezza età, non ha rimpianti e nelle ore che precedono il parto esulta di gioia. Ana invece è un’adolescente spaventata, contrita e traumatizzata. Janis tenta di rincuorarla mentre passeggiano tra le corsie dell’ospedale come delle sonnambule.

Le poche parole che scambiano in queste ore creeranno un vincolo molto forte tra le due e il fato, nel fare il suo corso, complicherà in maniera clamorosa le vite di entrambe.

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