La pellicola, opera prima del cantautore diretta insieme al regista romano Alessio De Leonardis, sarà al cinema per tre giorni: il 7, l'8 e il 9 febbraio, distribuita da Vision Distribution
Coraggio, competizione e voglia di riscatto, questi alcuni dei temi di Ghiaccio, film drammatico che segna il debutto alla regia di Fabrizio Moro, cantautore quarantaseienne, tra le voci più apprezzate del panorama musicale italiano. Il film, diretto con Alessio De Leonardis, sarà visibile al cinema per un evento speciale di tre giorni: dal 7 al 9 febbraio.
Ghiaccio: la trama
La periferia romana verso la fine degli anni Novanta è lo sfondo immaginato da Moro per la storia di Giorgio, un ragazzo che tenta, attraverso il pugilato, la via del riscatto da un destino segnato dagli sbagli di suo padre, invischiato nello spaccio di droga e assassinato sotto il portone di casa. Lo sport diventa allora il mezzo per sfuggire a una vita ingrata e a un quartiere difficile, il Quarticciolo, e il protagonista sarà aiutato nell'impresa da Massimo, un ex pugile che ripone nel giovane tutte le speranze tradite dalla sua carriera priva di veri successi.
Amore, amicizia, legami familiari, lealtà verso sé stessi ma soprattutto determinazione e i valori connessi alla boxe che uno spettatore consumato certamente avrà sperimentato in altre pellicole, sono gli ingredienti di questa storia che ha il pregio di rileggere tutti questi temi in chiave contemporanea attraverso un racconto che parte da un contesto che i due autori, Moro e De Leonardis, sembrano conoscere bene. Figli della loro epoca, con questa storia i registi danno voce a una generazione impegnata a combattere la pesante eredità dei padri, che ha dovuto faticare per far emergere i propri talenti facendosi carico di ogni sacrificio per costruirsi una via di fuga.
approfondimento
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Le musiche originali di Fabrizio Moro
È una coppia credibile quella composta da Giacomo Ferrara e Vinicio Marchioni, rispettivamente interpreti di Giorgio e Massimo, i due uomini al centro della vicenda. Se Marchioni, che ha lavorato con i più rinomati registi nazionali e internazionali, non ha bisogno di presentazioni, il pubblico certamente apprezzerà la prova di Giacomo Ferrara, attore classe 1990, che già ha preso parte a diverse produzioni per il cinema e per la tv tra cui spiccano i ruoli in Suburra, film del 2015, e Suburra – La serie. Con loro nel cast anche Sara Cardinaletti, Claudio Camilli, Beatrice Bartoni, Valerio Morigi, Lorenzo Grilli, Emanuele Propizio, Mauro Cremonini e Lidia Vitale, tutti interpreti di personaggi che animano la quotidianità del protagonista.
Non manca una forte componente emotiva in questo racconto che sviluppa, ancora una volta, la metafora dello sport come opportunità di redenzione e strada verso la libertà ma una delle note di merito è certamente la colonna sonora che si avvale della presenza di Fabrizio Moro, autore delle musiche originali e interprete di Sei tu (IL TESTO), il brano con cui il cantante ha gareggiato all'ultimo Festival di Sanremo e con cui ha vinto il Premio al Miglior Testo Sergio Bardotti.