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Home Sweet Home Alone, più inclusività nel reboot di "Mamma, ho perso l'aereo". VIDEO

Cinema

Camilla Sernagiotto

I 20th Century Studios hanno diffuso il video che anticipa ciò che vedremo nell'attesissimo revival cinematografico in arrivo dal 12 novembre su Disney+ (visibile anche su Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick). La sesta pellicola del franchise racconta una nuova versione della storia narrata nel 1990, con Macaulay Culkin nei panni del piccolo Kevin McCallister dimenticato a casa dalla famiglia partita per un viaggio. E si rivela più inclusiva rispetto all’originale, vediamo perché

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È uscito il trailer ufficiale di Home Sweet Home Alone, il film reboot di “Mamma, ho perso l'Aereo” che arriverà su Disney+ il 12 novembre (visibile anche su Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick).

Il video che hanno diffuso i 20th Century Studios offre un succulento assaggio di ciò che vedremo nell'attesissima pellicola (la sesta del franchise di “Home Alone”). Un film che racconta una nuova versione della storia narrata nel 1990, quella con Macaulay Culkin nei panni del piccolo Kevin McCallister dimenticato a casa dalla famiglia partita per un viaggio.

Potete guardare il trailer ufficiale del film “Home Sweet Home Alone” diffuso dai 20th Century Studios nel video che trovate in alto, in testa a questo articolo.

Una nuova sceneggiatura

Questa nuova storia che mescola commedia, azione, suspense e trick esilaranti (tracobbetti, per dirla con i Goonies) alla coppia di rapinatori di questa new version si basa su una sceneggiatura diversa da quella del film del 1990 diretto da Chris Columbus.

Il capostipite della saga, quell'“Home Alone” originale, è stato scritto da John Hughes, il leggendario e purtroppo compianto regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, scomparso all’età di 59 a causa di un attacco cardiaco.
Uno dei massimi esponenti del sottogenere "commedia a stelle e strisce per famiglie", Hughes è stato non solo lo sceneggiatore di “Mamma, ho perso l’aereo” (e di tanti altri blockbuster, come “Beethoven”, “Dennis la minaccia”, “Miracolo nella 34ª strada”, “La carica dei 101 - Questa volta la magia è vera”, “Flubber - Un professore tra le nuvole”, tra gli altri) ma anche il produttore di quel film diventato immediatamente un cult movie, consacrando a divo l'allora giovanissimo Macaulay Culkin.

 

A firmare la sceneggiatura di questo reboot sono invece due sceneggiatori, Mikey Day e Streeter Seidell (che spesso lavorano in coppia, specialmente per alcuni grossi progetti targati Disney. Firmati a quattro mani proprio da questo duo ci saranno anche gli script della versione live-action di “Inspector Gadget”, attualmente il pre-produzione, e del remake di “SpaceCamp”, già pianificato tra le prossime produzioni di Walt Disney Pictures).

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Il regista

Il regista di “Home Sweet Home Alone” è Dan Mazer, lo sceneggiatore, produttore e comico britannico famoso per le sue collaborazioni con Sacha Baron Cohen.

Si devono a lui personaggi entrati nel mito (e nella cultura pop) come Ali G, Borat e Brüno, ai quali Dan Mazer ha lavorato in collaborazione con Sacha Baron Cohen.
Ha co-scritto e co-prodotto alcuni dei film basati sui personaggi di Baron Cohen, tra cui “Ali G Indahouse”, “Borat” e “Brüno”.

 

Qui invece lo vedremo dietro la cinepresa, per la sua quarta prova registica dopo il suo doppio esordio da director (con la commedia romantica “I Give It a Year” e la commedia “Dirty Grandpa”, entrambi usciti nel 2013).

 

Dan Mazer ama fare le doppiette, motivo per cui anche quest'anno ha firmato la regia di due film: oltre a questo reboot di “Mamma, ho perso l'aereo”, sua è la direzione anche del comedy-drama in uscita “The Exchange”, con protagonisti Ed Oxenbould, Avan Jogia e Justin Hartley.

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Il cast

Protagonisti del suo “Home Sweet Home Alone” sono stavolta Ellie Kemper, Rob Delaney, Archie Yates (già tra i protagonisti di JoJo Rabbit, interpretava il migliore amico di Jojo), Aisling Bea, Kenan Thompson, Tim Simons, Pete Holmes, Devin Ratray, Ally Maki e Chris Parnell.

 

“Max Mercer è un ragazzo dispettoso e pieno di risorse che è stato lasciato a casa mentre la sua famiglia è in Giappone per le vacanze. Così, quando una coppia sposata che cerca di recuperare un cimelio dal valore inestimabile mette gli occhi sulla casa della famiglia Mercer, tocca a Max proteggerla dagli intrusi… e farà di tutto per tenerli fuori. Ne deriveranno delle esilaranti peripezie di proporzioni epiche, ma nonostante il caos assoluto, Max si renderà conto che non c’è davvero nessun posto come la propria ‘casa dolce casa’”, questa è la sinossi ufficiale del film.

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Una versione di “Mamma, ho perso l’aereo” più inclusiva

In tempi in cui l'inclusività non è più un valore aggiunto ma semmai qualcosa di necessario, la conditio sine qua non si vada sullo schermo (e si vada da qualsiasi parte), anche il reboot di “Mamma, ho perso l’aereo” ha deciso di abbracciare una maggiore diversità.

 

“Home Sweet Home Alone” ha quindi un protagonista diverso da quel biondino con occhi azzurri che Hollywood pretendeva sui propri schermi nel 1990 (sì, parliamo di Macaulay Culkin).

 

Stavolta a essere l'eroe protagonista è Archie Yates, l'attore bambino britannico sovrappeso che abbiamo già visto nel ruolo di Yorki in “Jojo Rabbit” (2019), interpretazione per la quale ha ricevuto una nomination ai Critics' Choice Movie Awards.

 

Con più chili più rispetto a quelli che una forma fisica salutare per un bambino della sua età (ha 12 anni) richiede, con gli occhiali da vista dalla montatura pesante, con i capelli neri e le orecchie leggermente a sventola, Archie Yates sfoggia un aspetto lungi dall'essere quello che nei Nineties era richiesto sui set di pellicole di questo calibro.

Oltre a sfoggiare questo nuovo aspetto - che si inserisce in un orientamento più inclusivo e politically correct - Archie sfoggia anche un’incredibile simpatia. Già gliel'avevamo notata quando interpretava il migliore amico di Jojo nel film scritto e diretto da Taika Waititi nel 2019 (vincitore del Premio Oscar e del Premio BAFTA, entrambi per la miglior sceneggiatura non originale), ma adesso quella simpatia è la vera protagonista del reboot di “Home Alone”.

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Più "quote rosa" per quanto riguarda i villain

Un altro motivo per cui questo revival risulta più rispettoso della diversità è la presenza di una cosiddetta "quota rosa" per quanto riguarda i villain: in “Home Sweet Home Alone” la coppia di ladri che vogliono mettere a segno un furto nella casa del protagonista è composta da un uomo e da una donna, a differenza dei rapinatori dell'originale (interpretati da Joe Pesci e Daniel Stern).

 

Hollywood ci ha insegnato che una signora tale deve essere, anche sul grande schermo. Salvo rare eccezioni, sono pochissime le donne che interpretano un ruolo da antagonista, nel senso di rapinatrici, ladre… farabutte insomma. Se non si parla di ammalianti vamp e femme fatale dedite a colpi grossi, il gentil sesso è scartato a priori ai provini.

I pochi casi di villain femminili (senza sensualità annessa) si contano sulle dita di una mano e per alcuni ruoli da cattiva sono state scritturate attrici donne più perché sembravano attori uomini, ad esempio come è successo alla compianta Anne Ramsey, la mitica interprete statunitense che ha interpretato l'altrettanto mitica Mamma Fratelli, la cattivissima madre della Banda Fratelli ne I Goonies. Così poco femminile da essere doppiata nell’edizione italiana del film da un uomo, Vittorio Stagni…

 

Gli antagonisti di “Home Sweet Home Alone” sono gli statunitensi Rob Delaney ed Ellie Kemper (la Erin Hannon della sitcom “The Office”). E quest'ultima non è certo stata scritturata perché le sue sembianze e la sua voce assomiglino più a quelle di un uomo, anzi. Lo stessa dicasi per il fattore femme fatale: Ellie Kemper è lontana da essere una vamp tanto quanto il protagonista Archie Yates è lontano dall'essere il belloccio hollywoodiano.  

 

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