Brittany Murphy, il trailer del documentario che indaga sulla sua misteriosa morte

Cinema

Camilla Sernagiotto

È uscito il video che anticipa ciò che vedremo nel docu HBO su una delle morti più inquietantemente misteriose di Hollywood. Disponibile dal 14 ottobre, si intitola “What Happened, Brittany Murphy?” e ripercorre vita e carriera dell'attrice scomparsa nel 2009. Soffermandosi sulle pressioni subite dallo showbiz e sulla figura di suo marito, Simon Monjack, anch’egli trovato morto nella stessa abitazione. Verranno passate al vaglio le tante ipotesi, teorie e congetture, per cercare di capire qual è la verità

È stato diffuso il trailer ufficiale di “What Happened, Brittany Murphy?”, il documentario HBO che uscirà sulla piattaforma streaming il 14 ottobre (il cui servizio per adesso non è disponibile in Italia) che tenta di ricostruire i fatti antecedenti a una delle morti più inquietantemente misteriose di Hollywood.

 

Si tratta della scomparsa dell’attrice e cantante statunitense Brittany Murphy, trovata morta all'età di 32 anni a causa di un arresto cardiaco. Era il 20 dicembre 2009.
Sul luogo del decesso sono state ritrovate tracce di vomito che fecero parlare agli inquirenti di “morte sospetta”, motivo per cui la polizia di Los Angeles aprì un'inchiesta sul caso.

La misteriosa morte

Dall'autopsia eseguita il 21 dicembre 2009 e dagli esami tossicologici, dopo circa un mese e mezzo dalla morte di Murphy si concluse che la causa è stata una polmonite, aggravata sia da un'anemia sia da un'intossicazione da farmaci.

 

Ma il 23 maggio del 2010, soltanto cinque mesi più tardi, anche il marito di Brittany Murphy,  Simon Monjack, Venne ritrovato senza vita in quella stessa casa di Los Angeles.

A quel punto le indagini - che fino ad allora avevano sospettato che la morte dell'attrice fosse dovuta a un abuso di droga - virarono invece su una causa di tutt'altra natura. Incominciò a essere presa in considerazione la tesi secondo cui a causare i due decessi sarebbe stata una muffa particolare, presente nell'abitazione. Tuttavia le verifiche non hanno trovato alcun riscontro per questa tesi, rimasta dunque solamente un'ipotesi.

Non una ma semmai una delle tante ipotesi, dato che la morte di Brittany Murphy ha dato il la a moltissime teorie e a svariati pettegolezzi. E purtroppo, come spesso accade, anche a innumerevoli speculazioni.


Proprio i rumors, i gossip, le cattiverie e tutto quello che in questi dodici anni è stato detto è ciò contro cui questo documentario vorrebbe andare. La mission è quella di chiarire questo mistero irrisolto, cercando di sciogliere la matassa ingarbugliatissima di questo caso hollywoodiano.

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Un docu per mettere a tacere i gossip

“Il nostro documentario vuole mettere a tacere le voci e i gossip”, ha dichiarato Jennifer O’Connell, vicepresidente esecutivo di HBO Max. “Creare un resoconto fondato della vita di Brittany Murphy e della sua improvvisa scomparsa comporta una grande responsabilità. Abbiamo collaborato con un team creativo magistrale per produrre qualcosa di ponderato su una tragedia che è stata per troppo tempo motivo di speculazioni”.

 

Un documentario che nasce quindi innanzitutto da un’esigenza morale, quella di fare luce su una tragedia su cui molti hanno speculato.

Annunciato lo scorso marzo, il docu sarà disponibile su HBO Max a partire dal 14 ottobre.

 

Dalle pressioni subite da Brittany Murphy a Hollywood (ricordiamo che la sua silhouette iniziale non era quella che i canoni restrittivi dello showbiz pretendevano, motivo per cui l’attrice dovette sottoporsi a drastiche diete che comportarono altrettanto drastiche perdite di peso) fino alla misteriosa figura del compagno Simon Monjack, il documentario ripercorrerà tante delle tappe che hanno costellato la vita e la carriera dell'artista, fino al tragico epilogo.

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Le tante teorie sulla morte dell'attrice

La morte dell’attrice è stata al centro di svariate teorie, alcune delle quali puntano il dito contro Hollywood, altre contro il governo degli Stati Uniti e altre vs il marito, deceduto cinque mesi dopo di lei nelle stesse identiche circostanze (cause uguali, stesso luogo del ritrovamento del corpo, la casa a Los Angeles intestata a lui in cui la coppia viveva).

 

Benché Brittany Murphy sia stata dichiarata morta per cause accidentali, il padre Angelo Bertolotti è stato il primo a liquidare l'ipotesi di un incidente avvenuto casualmente. Secondo lui la figlia, trovata esanime nella propria vasca da bagno dalla madre, sarebbe stata uccisa. Avvelenata.

Ma mentre molti credono che a uccidere l'attrice sia stata il marito, non è della stessa opinione Bertolotti, il quale conservò campioni organici della figlia che fece analizzare privatamente. Da quegli esami emerse che all'interno dell'organismo di Brittany Murphy vi era una massiccia dose di metalli pesanti, gli stessi che furono ritrovati poi anche nei campioni organici di Simon Monjack.

“L’unica spiegazione logica è che qualcuno abbia somministrato queste sostanze tossiche ai due con un chiaro intento criminale”, questa è stata la sentenza della perizia medica. Invece Angelo Bertolotti in tutti questi anni è sempre stato convinto che ci fosse in atto una cospirazione contro la figlia.

 

Il documentario di HBO non intende farsi promotore di una o dell’altra teoria ma vuole fare luce su questa misteriosa storia targata Hollywood in maniera totale, prendendo in considerazione ogni elemento.

Potete guardare il trailer ufficiale del documentario “What Happened, Brittany Murphy?” nel video che trovate in alto, in testa a questo articolo.

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La misteriosa figura del marito

Stando alle prime immagini che questo trailer ci mostra, “What Happened, Brittany Murphy?” sembrerebbe concentrarsi soprattutto sulla misteriosa figura del marito dell'attrice, Simon Monjack.

 

“Simon l’ha portata via. Si è assicurato che nessuno potesse arrivare a lei”, queste le parole di uno degli intervistati, parole presenti nel trailer. “Diceva di essere uscito con Elle Macpherson e Madonna, ma anche di aver curato il proprio cancro al cervello con una medicina a base di pinne di squalo. Ogni singola parola era una bugia. Lei divenne una preda”, questa è un'altra delle testimonianze confluite nel documentario.

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I problemi con la sua immagine

Un altro aspetto della vita di Murphy preso in considerazione sarà proprio l'aspetto. Una delle tematiche che verranno ampiamente trattate dal documentario sarà proprio quella dei problemi di Brittany Murphy con la sua immagine.


“Brittany era molto carina ma a Hollywood devi essere come Gwyneth Paltrow”, riporta una delle tante voci che fanno parte di questa testimonianza corale.
Il documentario tratterà in maniera dettagliata dei tantissimi problemi che l'artista ha avuto con la propria immagine.

La sua body shape e il suo aspetto, infatti, non erano certo quelli dei canoni estetici imposti dallo show business di allora, motivo per cui l'attrice subì parecchie pressioni e dovette sottoporsi a cure dimagranti che la portarono a eccessive perdite di peso.

Il disagio che derivò dalle pressioni di Hollywood ha impattato molto sulla sua vita.

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L'inquietante "presagio" del suo film "Ragazze a Beverly Hills"

È incredibile pensare come, al di fuori del set, sia accaduto proprio quello che succede a livello diegetico nella trama del film che la lanciò, ossia il cult movie “Ragazze a Beverly Hills” (titolo originale: Clueless) diretto da Amy Heckerling nel 1995.

 

In quella pellicola Brittany Murphy interpretava Tai Fraiser, la ragazza “bruttina”, povera e un po’ nerd che arriva in un college esclusivo di Beverly Hills e viene utilizzata dalle ricche Cher e Dionne (interpretate rispettivamente da Alicia Silverstone e Stacey Dash) come “cavia” per una metamorfosi da brutto anatroccolo a cigno. Questo secondo il pensiero delle due protagoniste, che è lo stesso pensiero di quella Hollywood che affonda le radici nella Beverly Hills di Cher e Dionne. Per loro gli anatroccoli che non rispettano i canoni restrittivi e spesso impossibili da raggiungere dei cigni hollywoodianisono da trasformare con la bacchetta magica. O da abbattere, se la bacchetta magica non dovesse funzionare...

A essere l'emblema dei cigni hollywoodiani di cui sopra c'è la sopracitata magrissima, diafanissima e biondissima Gwyneth Paltrow, chiamata in causa anche nel trailer di questo documentario. “Brittany era molto carina ma a Hollywood devi essere come Gwyneth Paltrow”, si sente pronunciare da un intervistato).

 

Ricordiamo che nel film "Ragazze a Beverly Hills" la metamorfosi di Tai-Brittany incomincia perché Cher viene pungolata nell’orgoglio e invitata a compiere una buona azione. Quest’ultima, a suo avviso, è proprio quella che vedrà la trasformazione di una ragazza normale in ciò che non è, ossia un “mostro” bellissimo ed elegantissimo, creato a propria immagine e somiglianza (di Cher e, in generale, di Hollywood).

Una specie di parabola à la Frankenstein ma in salsa glamour che però, dopo la tragica dipartita di Brittany Murphy, si è rivelato il presagio inquietante di ciò che Hollywood ha fatto a questa ragazza.
Hollywood è stata quella Cher di “Ragazze a Beverly Hills”, quella finta-amica che l’ha snaturata, trasformata secondo i propri dettami estetici e resa irriconoscibile. Agli altri ma soprattutto a se stessa.

 

Purtroppo una pellicola uscita negli anni ’90 come commedia leggera e godibilissima, apprezzata da intere generazioni di teenager, ha improvvisamente assunto un significato del tutto diverso dopo quel maledetto il 20 dicembre 2009.

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Chi era Brittany Murphy

Brittany Anne Bertolotti, nota come Brittany Murphy (dopo il matrimonio con Simon Monjack, ha assunto anche il suo cognome) era un'attrice e cantante statunitense.

Classe 1977, incominciò a lavorare per il grande e piccolo schermo all'inizio degli anni ’90, all'età di 14 anni. Era solamente una teenager quando recitò nel ruolo da protagonista nel film per la TV “Un professore alle elementari”, il suo esordio ufficiale a Hollywood.
Parallelamente alla sua carriera da attrice, portò avanti quella musicale. All'inizio dei Nineties era la leader della band Blessed Soul.

 

Ha recitato in molti film, tra i quali Ragazze interrotte, 8 Mile, Ragazze a Beverly Hills e Le ragazze dei quartieri alti. L’ultima pellicola in cui compare, il thriller Something Wicked, è stata distribuita postuma nel 2014, cinque anni dopo la sua morte.

 

Dal 2005 è stata la testimonial dei jeans Jordache. È comparsa in due videoclip musicali, quello di A little respect dei Wheatus (2001) e quello di Closest Thing to Heaven dei Tears for Fears (2005).
Nel 2006 ha inciso il brano “Faster Kill Pussycat” insieme al disc jockey Paul Oakenfold.
Il 12 aprile 2007 sposò lo sceneggiatore, regista, produttore cinematografico e truccatore britannico Simon Monjack, a cui rimase legata fino alla morte.

 

Ecco un video in cui la meravigliosa Brittany Murphy rivive. Non si tratta di una sua prova attoriale ma canora: è il videoclip ufficiale di "Faster Kill Pussycat", il brano che l'attrice e cantante ha firmato nel 2006 assieme al disc jockey e produttore discografico inglese di musica trance Paul Oakenfold:

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