Festival di Venezia, Roberto Benigni riceve il Leone d'Oro alla carriera: "È di Nicoletta"
CinemaAl Festival l'attore toscano regala uno dei suoi show sul palco: "È un sentimento d'amore quello che sento. Mi meritavo un gattino, un micino, ma un Leone d'Oro alla carriera, qui a Venezia, è il premio più bello che si possa desiderare". Poi l'omaggio alla consorte: "Non posso dedicare il Leone alla carriera a Nicoletta: è suo". E a Mattarella: "Rimanga qualche anno in più"
Venezia premia Roberto Benigni con il Leone d'Oro alla Carriera e l'attore toscano ricambia con uno dei suoi show sul palco (FOTOGALLERY), nella serata di apertura della Mostra del cinema (GUARDA L'INTERVISTA VIDEO). "È un sentimento d'amore quello che sento. Mi meritavo un gattino, un micino, ma un Leone d'Oro alla carriera, qui a Venezia, è il premio più bello che si possa desiderare". E poi l'omaggio alla moglie Nicoletta Braschi: "Non posso dedicare il Leone alla carriera a Nicoletta: è suo. Io mi prendo la coda, le ali sono le tue, talento, mistero, fascino e femminilità. Emani luce, amore a prima vista, anzi eterna vista".(VENEZIA 78, IL RACCONTO DELLA GIORNATA).
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Festival di Venezia 2021, le pagelle dei look sul red carpet. FOTO
"Leone d'Oro alla carriera e sono ancora un principiante"
Sul red carpet parlando con i giornalisti, Benigni ha continuato a ironizzare nel suo stile sul riconoscimento ottenuto: "Me l'hanno dato che sono un principiante, un bambino. Tiziano ha iniziato a fare le sue opere migliori alle soglie dei 40 anni, quindi può essere che tra una trentina d'anni, nel 100esimo anniversario del Festival di Venezia mi danno un altro Leone d'Oro alla carriera per la seconda parte. Sarebbe bellissimo essere di nuovo qua tutti insieme". E ancora sulla moglie: "Quello è il sentimento. Magari dice: 'parla di lavoro', ma non ce l'ho fatta. In un momento così sento che ho fatto tutto insieme a Nicoletta e quindi le appartiene veramente".
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"A Mattarella voglio bene, rimanga qualche anno in più"
Inarrestabile come suo solito, l'attore e regista di "La vita è bella" (vincitore di 3 premi Oscar nel 1999) ha raccontato che quando ha saputo del premio che avrebbe ricevuto in Laguna ha "fatto passi di rumba, nudo però'". Poi una "carezza" al presidente della Repubblica, presente in Sala Grande e accolto anche lui dalla standing ovation del pubblico: "Grazie presidente di dimostrare il suo amore per l'arte, specialmente per l'arte cinematografica. Lo vorrei abbracciare e baciare, non potete capire la soddisfazione che provo per essere suo contemporaneo, quando mi hanno detto che ci sarebbe stato ho reagito come lei al gol di Bonucci. Deve rimanere qualche anno in più, presidente".
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Jane Campion: "Roberto è una bottiglia di prosecco che esplode"
A pronunciare il discorso per Roberto Benigni è stata Jane Campion, regista e sceneggiatrice premio Oscar per "Lezioni di piano". "Roberto è una bottiglia di prosecco che esplode", ha detto l'autrice, che ha puntato sul rapporto tra Benigni e il sentimento dell'amore, a partire da quello per la moglie Nicoletta Braschi, che si è commossa in platea e ha mandato un bacio a Jane Campion. "Nicoletta è la sua Beatrice", ha detto la regista.