Il supereroe dei fumetti arrivava in edicola nel 1941. Da allora a oggi, ha invaso il campo degli altri media, dal cinema alla televisione, fino a lambire la musica. Ecco alcune delle opere principali che lo vedono come protagonista
Ottant’anni fa, nel 1941, faceva la sua prima apparizione nelle edicole americane Capitan America, un personaggio destinato a plasmare l’immaginario delle generazioni a seguire almeno quanto lo zio Sam aveva fatto nel secolo precedente. Un supereroe con quel potenziale, però, non poteva restare confinato al mondo dei fumetti, doveva necessariamente invadere gli altri media, dal cinema alla tv, passando per la musica. Ecco alcune delle più importanti opere in cui è presente o citato (GUARDA LA GALLERY DEI SUPEREROI IN PAUSA).
1. Captain America (1944)
La prima comparsa di Cap sullo schermo avviene al cinema. Non in un film ma in un serial per le sale prodotto dalla Repubblic Pictures, Captain America, appunto, anche noto come Return of Captain America. Si tratta del serial più costoso mai realizzato dalla casa di produzione, con 222.906 dollari di budget. Si tratta di quindici episodi che si ispirano al personaggio dei fumetti e ne replicano in buona parte il design, ma con alcune importanti differenze. L’alter-ego di Cap non è il soldato Steve Rogers ma il procuratore distrettuale Grant Gardner; non c’è nessun siero del supersoldato; l’iconico scudo di Cap non rientra nell’equipaggiamento del protagonista, sostituito da una semplice pistola; non c’è nemmeno Bucky, il Soldato d’Inverno; tra i nemici del supereroe non figurano i nazisti.
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2. THE MARVEL SUPERHEROES (1966)
Dal grande al piccolo schermo, dal live action all’animazione. Cap approda in televisione, disegnato, in ottima compagnia nella serie animata The Marvel Superheroes, del 1966. Cinque protagonisti (oltre a Capitan America ci sono Hulk, Iron Man, Thor e Namor), cinque stagioni, una per ciascuno. La prima è quella dedicata a Cap. Il serial, prodotto dalla Grantray-Lawrence Animation con risorse piuttosto ridotte, fu realizzato con una tecnica particolare che utilizzava le fotocopie delle tavole dei fumetti, riportate quasi integralmente, per minimizzare la necessità di animazioni.
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3. CAPITAN AMERICA (1979)
Il 1979 è l’anno del film per la tv Capitan America. Stavolta Steve Rogers è un ex marine che si è trasformato in artista itinerante viaggiando per gli Stati Uniti col suo furgone di conversione. Steve si ispira al padre, agente del governo negli anni ’40 soprannominato Capitan America per via del suo spirito patriottico, per disegnare un supereroe. Dopo essere rimasto vittima di un grave incidente, viene salvato grazie a una sostanza sperimentale che lo dota di superpoteri. Il suo furgone viene riconfigurato per poter lanciare una super moto che riesce persino a volare grazie a una speciale ala. Solo nel finale del film, però, Rogers decide di indossare la divisa già utilizzata dal padre, che è poi quella conosciuta nei fumetti. Lo stesso anno esce anche un sequel del film, Captain America II: Death Too Soon.
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4. CAPITAN AMERICA (1990)
Nel 1990 Capitan America torna al cinema col primo vero lungometraggio a lui dedicato concepito per le sale. Il film racconta in parallelo l’origine di Capitan America e del suo più grande nemico, Teschio Rosso, un bambino italiano utilizzato come cavia per degli esperimenti di mutazione e trasformato in un orribile e temibile mostro. L’azione comincia durante la Seconda Guerra Mondiale, quando avviene il primo scontro tra Steve Rogers e Teschio Rosso, poi, a seguito dell’ibernazione e dello scongelamento di Cap, si sposta in avanti di cinquant’anni. Il film ebbe una produzione travagliata prima di essere realizzato dalla 21st Century Film Corporation. In lizza per la parte del protagonista vi furono Arnold Schwarzenegger e Dolph Lundgren: il primo fu scartato per l’accento, il secondo rinunciò perché impegnato sul set de “Il vendicatore”, film ispirato a un altro personaggio dei fumetti Marvel, il Punitore, così la parte andò a Matt Salinger. Il film, costato appena 10 milioni di dollari, fu un flop di critica e pubblico.
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5. ULTIMATE AVENGERS (2006)
Ultimate Avengers (2006) è un lungometraggio animato, il primo direct-to-video della serie Marvel Animated Features, che ancora una volta riprende le origini di Capitan America. Ancora una volta il tutto comincia con la Seconda Guerra Mondiale, ma stavolta i nazisti sono una razza aliena, i Chitauri. Anche qui Steve Rogers finisce ibernato per essere risvegliato anni dopo da Nick Fury, capo dello S.H.I.E.L.D.S. che intende ingaggiarlo per il suo progetto Ultimates e unirlo alla sua squadra di supereroi che comprende Giant-Man, Wasp, Vedova Nera e Iron Man.
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6. CAPTAIN AMERICA, IL PRIMO VENDICATORE (2011)
Del 2011 è il primo film della nuova fase del Marvel Cinematic Universe, quella che porterà alla saga cinematografica degli Avengers. Captain America viene scelto per aprire le danze col racconto attualizzato delle sue origini e della eterna battaglia contro Teschio Rosso e l’Hydra. È il primo dei film in cui Cap viene interpretato da Chris Evans, clamorosamente rimpicciolito dalla computer grafica per poter vestire i panni dello smilzo Steve Rogers prima dell’inoculazione del supersiero. Stavolta tutto è al suo posto, scudo incluso, e Cap ha finalmente una versione cinematografica degna del suo nome.
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7. CANZONI PER CAP
Incarnando per decenni una perfetta allegoria del sogno americano (negli anni dipinto come sempre più disatteso anche nei fumetti che lo vedono protagonista) Capitan America ha senza dubbio influenzato la cultura popolare occidentale. Anche nella musica. Catch Me Know I’m Falling è un canzone dei Kinks scritta nel 1979, racconta la storia della caduta di Captain America come metafora della crisi del Paese, e ritrae l’eroe in difficoltà prima che questo tipo di narrazione diventasse comune nei fumetti supereroistici. Captain America è invece il titolo di un brano dei Moe che, oltre a Cap, cita anche un altro supereroe, Clark Kent.