
I Giochi (SPECIALE TOKYO 2020) hanno spesso confezionato materiale perfetto per il cinema, dalla storia dei due velocisti britannici a Parigi 1924 a biografie di campioni leggendari come Ali o Jim Thorpe. Ecco le pellicole più famose

Race - Il colore della vittoria (Stephen Hopkins, 2016). Il titolo ambivalente, "race" sia come "corsa" che come "razza", è un ottimo riassunto della vita di Jesse Owens, il leggendario atleta afro-americano che vinse quattro ori alle Olimpiadi di Berlino 1936.

Foxcatcher - Una storia americana (Bennett Miller, 2014). La storia vera e incredibile del miliardario e filantropo John Eleuthère du Pont (Steve Carell) che intese allestire una squadra privata di lotta libera e assoldò i due fratelli Mark e Dave Schultz (Mark Ruffalo e Channing Tatum), quest'ultimo campione olimpico a Los Angeles 1984. Finale tragico.

Momenti di gloria (Hugh Hudson, 1981). È il più famoso e simbolico dei film sportivi dedicati ai Giochi Olimpici: racconta la storia di Harold Abrahams ed Eric Liddell, i due velocisti britannici che parteciparono alle Olimpiadi di Parigi 1924. Celeberrima la colonna sonora di Vangelis così come le scene dell'allenamento sulla spiaggia.

Munich (Steven Spielberg, 2005). Il lato oscuro dello sport e delle Olimpiadi che venne fuori durante i Giochi di Monaco 1972, funestati dall'attacco terroristico del gruppo di Settembre Nero ai danni della squadra israeliana. Il film di Spielberg prende le mosse da quella vicenda per raccontare la vendetta di Israele.

Pelle di rame (Michael Curtiz, 1951). Burt Lancaster protagonista di questo biopic sul leggendario decathleta e pentathleta Jim Thorpe, uno dei più eclettici atleti di tutti i tempi, due ori ai Giochi di Stoccolma 1912 prima di incappare in una squalifica per professionismo.

Il campione olimpico (Jack Kinney, 1942). Più noto come "Pippo l'Olimpionico", è il più famoso cartone animato legato allo sport: il popolare personaggio Disney si cimenta in varie prove sportive, con risultati non esattamente brillantissimi...

Richard Jewell (Clint Eastwood, 2019). Durante le Olimpiadi di Atlanta nel 1996 una bomba esplode nel Parco Olimpico, provocando due vittime. Potevano essere molte di più se non fosse stato per l'intervento tempestivo della guardia Richard Jewell, travolto però dai sospetti sul fatto di essere il vero responsabile dell'attentato.

The Greatest (Tom Gries, 1977). Film biografico su Muhammad Ali (in cui è proprio Ali a interpretare sé stesso), a cominciare dall'Olimpiade che lo rivelò al mondo, quella di Roma 1960 in cui vinse la medaglia d'oro ancora con il vecchio nome di Cassius Clay.

Tonya (Craig Gillespie, 2017). Qui siamo alle Olimpiadi Invernali, ma non solo: è la storia della pattinatrice statunitense Tonya Harding (Margot Robbie) e della sua rivalità con la connazionale Nancy Kerrigan, che avvelenò le Olimpiadi Invernali di Lillehammer 1994.

Miracle (Gavin O'Connor, 2004). La storia - molto romanzata, molto americana - dell'incredibile impresa della Nazionale USA di hockey su ghiaccio che vinse l'oro alle Olimpiadi di Lake Placid 1980 con una squadra di dilettanti e studenti universitari, battendo in finale i favoritissimi sovietici che avevano vinto le ultime quattro medaglie d'oro.

Cool Runnings - Quattro sottozero (Jon Turteltaub, 1993). La vera storia - sotto forma di commedia, prodotta dalla Disney - della Nazionale giamaicana di bob che partecipò alle Olimpiadi di Calgary 1988.
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Eddie The Eagle - Il coraggio della follia (Dexter Fletcher, 2016). La vera storia di Eddie "The Eagle" Edwards, il primo atleta a rappresentare la Gran Bretagna (alle Olimpiadi 1988) in una disciplina ben poco britannica come il salto con gli sci. Con Hugh Jackman e Taron Egerton nel ruolo del protagonista.
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