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Con "Pieces of a Woman", Vanessa Kirby punta dritto all'Oscar

Cinema

Denise Negri

Dopo la Coppa Volpi a Venezia ora l'attrice londinese bussa alla porta dell'Academy per la sua interpretazione di Martha, una donna che perde il figlio durante un parto naturale in casa. Il film è disponibile su Netflix.

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Cresciuta fisicamente a Wimbledon (Londra) ma artisticamente in teatro. Con un padre urologo e una madre che ha fondato la rivista “Country Living” o amici di famiglia come Vanessa Redgrave, forse non è stato difficile per Vanessa Kirby calarsi nei panni della principessa Margaret nella serie, già quasi cult, “The Crown” in onda su Netflix (per cui ha vinto anche un Bafta). Il grande pubblico però, specialmente quello italiano, può ricordarsela nelle foto sul tappeto rosso della Mostra del Cinema del Cinema di Venezia dove ha vinto la Coppa Volpi come migliore interprete femminile in “Pieces of a Woman”. Il film, disponibile su Netflix, il primo in lingua inglese del regista ungherese Kornèl Mundruczo è una lucida, delicata e lenta elaborazione di un lutto, forse tra i peggiori che una coppia possa vivere: quello della perdita della propria figlia appena nata, durante un parto in casa. E’ lei, bionda ed esile, a dare forza, carattere e volto a questa donna di nome Martha. Una storia che spera l’attrice: “magari può aiutare molte donne che hanno vissuto questo lutto a sentirsi meno sole”.

 Un dramma di cui, secondo sia lo stesso regista che la sua compagna (la sceneggiatrice Kata Weber) si parla troppo poco forse per “vergogna o paura di venire giudicate”. E’ nel silenzio che Martha trova la sua strada, un percorso che decide di affrontare da sola e a modo suo, un modo certamente diverso da quello che sua madre (interpretata da una straordinaria Ellen Burstyn) o il suo stesso compagno (interpretato da un altrettanto bravo Shia LaBeouf) vorrebbero. Loro in cerca di una spiegazione e di un perché, di un colpevole su cui scaricare un dolore inspiegabile, lei invece persa in un dolore che sembra sovrastarla. Ma forse solo all’apparenza. Una pellicola importante che potrebbe tranquillamente regalarle una candidatura ai prossimi Oscar

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