"Mi chiamo Francesco Totti"... e gli altri: tutti i personaggi minori del documentario
Oltre al Capitano, ai suoi familiari, ai figli e alla moglie Ilary, nel documentario di Alex Infascelli in programmazione dal 16 novembre trovano spazio numerosi "attori non protagonisti" decisivi per la vita e per la carriera dell'ex fuoriclasse giallorosso. (LEGGI LA RECENSIONE)
Nel documentario "Mi chiamo Francesco Totti", diretto da Alex Infascelli e in programmazione su Sky dal 16 novembre, oltre a familiari, moglie (Ilary Blasi) e figli, possiamo notare anche numerosi "attori non protagonisti" che hanno incrociato la vita e la carriera dell'ex capitano giallorosso. Per esempio, uno degli amici e compagni di viaggio più fedeli della carriera di Totti è il fisioterapista Vito Scala: i due sono inseparabili sia nella Roma che in Nazionale.
Mi chiamo Francesco Totti, le fotoA detta di Totti, il compagno di squadra più forte e geniale avuto in 25 anni alla Roma è stato Antonio Cassano (qui fotografato insieme a Fiorella Totti, mamma di Francesco): i due sono stati a lungo grandi amici anche fuori dal campo, specialmente nelle prime stagioni di Cassano alla Roma.
Mi chiamo Francesco Totti, com'è cambiato nel tempo il capitano della RomaCronologicamente Franco Sensi è il secondo presidente giallorosso di Totti (l'esordio in prima squadra avviene durante la gestione di Giuseppe Ciarrapico), ma senza dubbio quello a cui il campione sarà più legato nei suoi 25 anni in prima squadra.
Mi chiamo Francesco Totti, la recensioneMolto più freddo il rapporto con James Pallotta, il presidente americano che di fatto porrà fine alla carriera di Totti: "il Capitano" non lo nomina neanche una volta e Pallotta compare in una sola scena, accanto a Totti che firma il suo ultimo rinnovo di contratto.
Mi chiamo Francesco Totti, l'intervista al regista Alex InfascelliL'allenatore che fa esordire Totti in prima squadra nella primavera del 1993 è un altro romano doc come Carlo Mazzone, per tutti "Carletto", molto importante anche nel dispensare consigli e tenere con i piedi per terra un Totti ancora adolescente ma già travolto dalla popolarità.
Mi chiamo Francesco Totti, il trailerSeppur presente solo per pochissimi minuti, uno dei "cattivi" della carriera di Totti è l'allenatore argentino Carlos Bianchi, a guida della Roma nella stagione 1996-97 solo per pochi mesi, ma sufficienti per chiedere (senza ottenerla) la cessione del giocatore. Con una punta di sarcasmo, Totti pronuncia il suo cognome "Bianci", alla maniera dei sudamericani.
Dopo la pessima esperienza con Bianchi, Totti "esplode" con l'arrivo alla Roma del tecnico boemo Zdenek Zeman, che dà alla squadra un gioco molto più brillante e offensivo esaltando le qualità del numero 10, che durante la sua gestione riceverà per la prima volta anche la fascia di capitano.
Fabio Capello è l'allenatore che ha riportato la Roma allo scudetto dopo 18 anni, in una stagione tesa ed emozionante che si concluderà con il trionfo del 17 giugno 2001.
Un altro dei "cattivi" del film è Luciano Spalletti, tanto amato da Totti ai tempi della sua prima esperienza sulla panchina giallorossa (dal 2005 al 2009) quanto freddo e distante nella seconda parte (2016-2017), raccontata con dovizia di particolari.
Marcello Lippi è il commissario tecnico dell'Italia campione del mondo a Germania 2006, un torneo a cui Totti partecipa dopo un prodigioso recupero dall'infortunio al perone: il tecnico viareggino gli fa spesso visita in ospedale, incoraggiandolo e rassicurandolo sulla sua partecipazione ai Mondiali.

Totti esordisce da titolare all'Olimpico in una sera di Coppa Italia nel dicembre 1993 e viene sostituito nel secondo tempo da un altro ragazzo delle giovanili della Roma. Domanda per solutori più che abili: chi di voi si ricorda di Walter Lapini?
Giuseppe Giannini, "il Principe", è stato l'idolo del Totti bambino, nonché capitano giallorosso ai tempi dell'esordio in prima squadra: in una delle scene più tristi del documentario vengono mostrate le immagini della turbolenta partita di addio al calcio di Giannini, nel maggio 2000, interrotta per incidenti e invasioni di campo.
Tra gli amici extra-calcio di Totti c'è anche un altro fuoriclasse come Roger Federer, che gli manda un video-messaggio di auguri per il 40° compleanno.