Men in Black, 5 curiosità sul film con Will Smith

Cinema

Alcune curiosità sul primo film della celebre saga. Ecco gli attori che avrebbero potuto interpretare i ruoli principali

“Men in Black” è il primo capitolo di una celebre saga comico fantascientifica, che ha visto nella prima trilogia come protagonisti Will Smith e Tommy Lee Jones. I due sono stati sostituiti da Chris Hemsworth e Tessa Thompson in uno spin-off, dal titolo “Men in Black – International”. Giunto in sala nel 1997, è stato uno dei grandi successi che hanno lanciato la carriera cinematografica di Will Smith, dopo “Bad Boys” e “Independence Day”.

Men in Black, la trama

Il primo capitolo della saga vede Will Smith nei panni di James Edwards, un agente di polizia di New York. Dopo un rocambolesco inseguimento, nel corso del quale ha saputo tener testa a un velocissimo alieno, si ritrova sotto osservazione di un veterano agente dei MIB, ovvero Men in Black. Si tratta dell’agente K, a caccia di una nuova recluta nella lotta e controllo della vita aliena sulla Terra.

I due diventano partner e danno il via a una delicata indagine in merito a un alieno giunto sul pianeta per ottenere un oggetto misterioso che si nasconde “sulla cintura di Orione”. Questi si lascia alle spalle una scia di morte e gli agenti dovranno intervenire in tempo, prima che il peggio si realizzi.

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Men in Black, curiosità

Ecco alcune curiosità su “Men in Black” che molti fan della trilogia potrebbero non conoscere.

Il primo capitolo, così come i due sequel, è basato sul romanzo a fumetti di Lowell Cunningham. Serie nata nel 1990, pubblicata dalla Aircel Comics. Il grande successo portò il titolo nel catalogo della Malibu Comics, il che ha spinto alla creazione di una seconda serie, con un prequel e un sequel. 

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Altri attori avrebbero potuto interpretare gli agenti J e K. Occhi puntati su David Schwimmer (il celebre Ross di ‘Friends’) e Chris O’Donnell (Robin in “Batman Forever”) per il ruolo della giovane recluta. A perorare la causa di Will Smith è stata la moglie di Barry Sonnenfeld, regista della pellicola. Da grande fan di “Willy, il principe di Bel Air”, ha chiesto al marito di fare un tentativo per l’allora astro nascente del cinema americano. Smith non era però convinto dal copione e a convincerlo è stata sua moglie, Jada Pinkett-Smith. Il ruolo del veterano poteva invece andare a Clint Eastwood, che però si tenne fuori dal progetto. Dubbi sul copione anche da parte di Tommy Lee Jones, rassicurato da Steven Spielberg, produttore del film, sulle future modifiche che sarebbero state apportate.

Anche il ruolo di Edgar poteva essere assegnato a un altro attore. Si tratta di John Turturro, che aveva accettato la parte. Sono però subentrati altri impegni a complicare le cose. Ruolo ceduto dunque a Vincent D’Onofrio.

Intrigante la storia che vede l’assegnazione della parte dell’Agente L, ovvero la dottoressa Laurel Weaver. Quest’ultima è stata interpretata da Linda Fiorentino, che ha rivelato d’averla ottenuta in seguito a una partita a poker contro Sonnenfeld.

Il ruolo di regista è stato proposto a Quentin Tarantino. Una via mai realmente perseguita, considerando lo stile del filmmaker. Fu allora la volta di John Landis, che rifiutò definendo il film una copia di “The Blues Brothers”, ma con gli alieni. Vista la versione cinematografica però si è detto pentito della scelta fatta.

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