L'attesa è per i film italiani fuori concorso, "Salvatore – Shoemaker of Dreams" di Guadagnino e "Assandira" di Salvatore Mereu. In gara, "The World to Come", l'unica produzione interamente americana di quest'edizione
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Venezia, Isole comprese: la Sicilia di Guadagnino e la Sardegna di Mereu
Due registi italiani, entrambi provenienti dalle isole, in evidenza nella sesta giornata di Venezia 2020: il siciliano Luca Guadagnino ha presentato il suo documentario su Salvatore Ferragamo, mentre il sardo Salvatore Mereu ha accompagnato "Assandira", un giallo-thriller in uscita nei cinema mercoledì prossimo. A domani per accompagnarvi anche nella seconda settimana di questo Festival!
Assandira, la recensione: natura e progresso, acqua e fuoco, un film di contrasti
n uscita nelle sale il 9 settembre, l'ultima opera del sardo Salvatore Mereu è un giallo-thriller sul conflitto aspro e acuto che da sempre si vive in Sardegna tra radici e modernità. Con un sorprendente Gavino Ledda, l'autore di "Padre Padrone" che a 81 anni si riscopre attore. LEGGI LA RECENSIONE COMPLETA
Venezia 77, il red carpet di “The World to Come” di Mona Fastvold
Per concludere la prima settimana al Lido, arriva il primo dei due film americani in corsa alla Mostra Internazionale d'Arte cinematografica veneziana: una storia d'amore al femminile nel nulla di un far West americano di fine Ottocento, pieno di silenzio, freddo e solitudine. Tra i protagonisti Katherine Waterston, Casey Affleck, Vanessa Kirby e Christopher Abbott - GUARDA LA GALLERY
Orizzonti: ecco La troisième guerre, un film francese diretto da un bolognese
La produzione è francese ma la firma è italianissima: quella di Giovanni Aloi, 35enne bolognese con studi a Parigi. "La troisième guerre", in concorso nella sezione Orizzonti, racconta dell'allerta terrorismo in Francia già a partire dal 2015, in seguito agli attentati al giornale satirico Charlie Hebdo. "Di ritorno dal festival di Brest dove avevo presentato un cortometraggio, mi sono ritrovato in una Montparnasse spettrale, tutto era deserto, le strade, il metrò, in 24 ore tutto era diverso. Questa immagine mi ha ossessionato, è cambiato il mio sguardo su quei luoghi, la percezione della città. Lo stesso governo commentò quei fatti dicendo 'siamo in guerra' e decidendo l'Operation Sentinel, con i militari armati nelle strade. E di questo racconto nel film", ha dichiarato Aloi.
The World to Come, la recensione: da Malick a Jane Campion, copiatura di un bel cinema
Il film di Mona Fastvold si muove nel solco della tradizione e propone altri due personaggi femminili contemporanei, in un "cinema del distacco" mai così attuale - LEGGI LA RECENSIONE COMPLETA
Anna Koenig, la protagonista femminile di Assandira, durante il photocall del film tra i più attesi della quinta giornata
Marco Zucca, Anna Koenig, Gavino Ledda, Salvatore Mereu e Corrado Giannetti al photocall del film "Assandira" del regista sardo
Tra le proiezioni dei film attesi stasera al Lido, Śniegu już nigdy nie będzie (Never gonna snow again) di Małgorzata Szumowska
"Evviva il cinema", parola di Saverio Costanzo
In attesa dei prossimi red carpet, i look più belli visti sfilare sul tappeto rosso del Festival
Venezia 2020, i look più belli sfoggiati sul red carpet del Festival
Leggi su Sky TG24 l'articolo Venezia 2020, i look più belli sfoggiati sul red carpet del FestivalIl saluto entusiasta di Claudia Gerini
L'attrice Vanessa Kirby, nel cast di The World to Come, riflette sul suo ruolo nel film
Luca Guadagnino presenta "Salvatore - Shoemaker of Dreams"
The World to Come, la trama del film in concorso oggi
Verso la metà dell'Ottocento nel nord dello stato di New York, Abigail si appresta a iniziare un nuovo anno nella fattoria in cui vive con il marito Dyer. Mentre rifette sull’anno che verrà, sfogliando le annotazioni del suo diario, si percepisce il forte contrasto tra il comportamento pacato e stoico della donna e le complesse emozioni che affiorano dalle pagine. All’arrivo della primavera, Abigail incontra Tallie, donna estroversa di straordinaria bellezza, appena trasferitasi con il marito Finney in una fattoria nelle vicinanze. Le due provano a stringere una relazione, riempendo un vuoto nelle loro vite di cui non conoscevano l’esistenza.
Il film segue il crescere dell’intimità e dell’appassionato attaccamento tra le due donne, proprio mentre incominciano a comprendere di non avere alcun modello a cui riferirsi per la condizione in cui si trovano. Mentre i mariti fanno i conti con l’intensità del legame delle loro mogli, tra i sentimenti feriti di Dyer e la gelosia vendicativa di Finney, gli eventi culminano con la decisione di quest'ultimo di allontanare Tallie, e la determinazione di Abigail a seguire la sua anima gemella.
Il film segue il crescere dell’intimità e dell’appassionato attaccamento tra le due donne, proprio mentre incominciano a comprendere di non avere alcun modello a cui riferirsi per la condizione in cui si trovano. Mentre i mariti fanno i conti con l’intensità del legame delle loro mogli, tra i sentimenti feriti di Dyer e la gelosia vendicativa di Finney, gli eventi culminano con la decisione di quest'ultimo di allontanare Tallie, e la determinazione di Abigail a seguire la sua anima gemella.
Cresce l'attesa per The World to Come di Mona Fastvold
A Venezia compleanno con il Premio Pietro Bianchi 2020 per Dario Argento
Festa di compleanno con il Premio Pietro Bianchi 2020 per Dario Argento, domani alle 16 dall'Italian Pavilion della Mostra del Cinema di Venezia: così i Giornalisti Cinematografici siglano in streaming dal Lido anche un altro anniversario: i suoi primi 50 anni di cinema. E' passato infatti esattamente mezzo secolo dall'uscita in sala de L'uccello dalle piume di cristallo, il film del debutto, primo successo, subito internazionale, di un'opera prima che, proprio nel giugno del 1970 fu accolta con grande attenzione anche dalla stampa e, pur brevemente, fu anche al top del box office in America. Lo stesso anno Dario Argento – già giornalista e critico cinematografico poi sceneggiatore (fu autore del soggetto con Bernardo Bertolucci e Sergio Leone, per esempio, di C'era una volta il West) - tornava sul set con Il gatto a nove code iniziando, proprio in quel Settembre, una carriera che lo ha reso, fin dall'inizio, un regista cult amato in tutto il mondo.