
Sprechi miliardari, bugie, maledizioni sul set: le storie più bizzarre di Hollywood
Ecco le 12 cose più strane e assurde che sono realmente accadute nell’Olimpo del cinema statunitense nel corso della storia. Da attrici che si fanno suore a chi purtroppo si è suicidato gettandosi dalla lettera “H” della celebre scritta di Hollywood, questa è di certo la "Top Twelve" dei fatti più bizzarri made in USA

Il primo film sulla tragedia del Titanic vide il grande schermo solo 29 giorni dopo il naufragio della nave. E nel cast compare un’attrice che è sopravvissuta alla tragedia, cosa che venne molto pubblicizzata nei manifesti. L’attrice si chiamava Dorothy Gibson e il titolo del film era “Saved from the Titanic”, con una durata di soli 10 minuti.
Hollywood, sull’asfalto compare grande scritta arcobaleno: “All black lives matter”. FOTO
L’attrice Riley Weston alla fine degli anni ’80 e fino a metà anni '90 si chiamava Kimberlee Seaman (e si faceva chiamare Kimberlee Kramer) facendosi scritturare in film e programmi tv in ruoli da diciottenne, mentendo sulla sua età. Aveva 32 anni ed era truccata per sembrare più giovane. Ha recitato nelle sit com “Genitori in blue jeans” e ha preso parte a film come “Sister Act 2”.

Quando l’attore Paul Walker morì in un incidente d’auto fuori dal set, le riprese del film a cui stava lavorando, "Fast & Furious 7", non erano terminate. Per permettere al personaggio interpretato da Walker di poter essere nel film, i suoi due fratelli Cody e Caleb hanno preso il suo posto sul set fino alla fine delle riprese. Volto e voce di Paul Walker sono stati aggiunti in postproduzione.

Dolores Hart è stata un’attrice statunitense che nel 1964, all’apice del successo, ha deciso di abbandonare la carriera per seguire la vocazione religiosa, ritirandosi in convento come suora. Ha recitato con stelle come Elvis Presley nei film "Amami teneramente" e "La via del male", Anthony Quinn e Anthony Franciosa in "Selvaggio è il vento" e George Hamilton in "La spiaggia del desiderio".

Il film "Poltergeist" porta con sé una vera e propria “maledizione“. Durante le riprese del film sono morti parecchi componenti del cast, compresa la bambina protagonista, Heather O’ Rourke, scomparsa a soli dodici anni.
Hollywood, le regole per la ripresa
Peg Entwistle è stata un’attrice britannica che nel 1932, all'età di 24 anni, si suicidò gettandosi dalla prima lettera della celebre scritta gigante che sormonta Hollywood (all'epoca era ancora "Hollywoodland"). È stata la prima a scegliere questa morte, poi purtroppo seguita da molti. Il motivo è stato la perdita del lavoro come attrice dopo il flop nella pellicola Thirteen Women.
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Durante le riprese di “Ogni maledetta domenica - Any Given Sunday” di Oliver Stone, il coinvolgimento attoriale sul set era tale da spingere Jamie Foxx a schiaffeggiare davvero LL Cool J. Incominciarono una rissa così feroce che fu chiamata la polizia.
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Lo sceneggiatore Joe Eszterhas nel 1992 è stato pagato la bellezza di 2,5 milioni di dollari dalla produttrice della Paramount Pictures, Sherry Lansing, per la sceneggiatura di un film di appena due pagine. Si tratta del thriller erotico "Jade" (1995) diretto da William Friedkin. Nel 1992 aveva preso 3 milioni di dollari per la sceneggiatura di "Basic Instinct".

L’attore Vic Morrow morì a causa di un incidente sul set del film “Ai confini della realtà”. Con lui morirono anche due attori bambini, My-Ca Dinh Le (di 7 anni) e Renee Shin-Yi Chen (di 6 anni). Un elicottero, a causa di una serie di esplosioni pirotecniche, perse il controllo e si schiantò contro un albero, colpendo mortalmente i tre attori.
Hollywood, le regole per la ripresa
Un miliardario cinese, Jon Jiang, ha speso 140 milioni di dollari per produrre un film d’azione e di avventura in 3D diretto da Randall Frakes con protagonista Olga Kurylenko. Le cose sono però andate così male che il film non è mai uscito. La pellicola avrebbe dovuto intitolarsi “Empires of the Deep”.
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Nel film “Tutti i soldi del mondo”, Kevin Spacey interpretava Jean Paul Getty ma dopo le accuse di molestie emerse nei suoi confronti sono state eliminate le scene con lui e girate nuovamente con Christopher Plummer in meno di un mese dall’uscita del film.

"Eyes Wide Shut", l’ultimo film di Stanley Kubrick, detiene il record del film che ha richiesto il maggior numero di ore di riprese, per un totale di 400 giorni.