Hollywood, le regole per la ripresa

Cinema
LOS ANGELES, CA - DECEMBER 04: A view of the Hollywood Sign on December 04, 2016 in Los Angeles, California.  (Photo by PG/Bauer-Griffin/GC Images)

Il governatore della California Gavin Newson ha annunciato che lunedì  25 maggio saranno rese note linee guida per la ripresa delle produzioni di film, serie tv e pubblicita' nel suo stato

 

 

 

L’emergenza coronavirus  (AGGIORNAMENTI - SPECIALE - LA MAPPA

Hollywood, Ciak si riparte

 

Lunedì 25 maggio la fabbrica deii sogni scoprirà come potrà tornare a lavorare.

Durante la conversazione, di cui dà notizia l'"Hollywood Reporter", alcuni partecipanti hanno illustrato idee su come tornare al lavoro e quanto hanno appreso da altri paesi. Il capo dei content di Netflix, Ted Sarandos, ha osservato che il colosso in streaming sta attualmente girando in Corea del sud, Islanda e Svezia e che ciascuna produzione mette in atto diversi protocolli: "In Svezia non si fanno test ma cast e troupe si mettono in autoquarantena per settimane prima dell'inizio delle riprese. In Corea de Sud sei immediatamente testato. In Islanda attori e assistenti alla produzione arrivano in macchine separate sul set". Sarandos ha aggiunto che non basta che i set siano sicuri: "È il personale che si deve sentire tranquillo per tornare con successo al lavoro".

 

Il coronavirus e l'entertainment

 

Ava Du Vernay, la regista di Wrinklein Time, ha suggerito a sua volta che l'esperienza del Coronavirus ha insegnato molto al mondo dell'entertainment e che esperienze come quelle del telelavoro non devono andare perdute: "Abbiamo imparato a lavorare come non avevamo mai immaginato, creando ad esempio stanze virtuali per gli sceneggiatori. Sono tutte procedure che dobbiamo portare con noi e su cui costruire nella nuova era".

 Le nuove linee non saranno la luce verde per ricominciare ovunque. Newsom ha spiegato che 53 delle 58 contee della California sono in grado di rientrare nei criteri indicati per la riapertura, non pero' la contea di Los Angeles, la più vasta e densamente popolata, che resta tuttora l'epicentro della pandemia sia in termini di vittime che di casi di contagio. "A dispetto di alcuni segnali postivi, Los Angeles è di alcune settimane indietro rispetto al resto dello stato", ha osservato il governatore

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