Con una Cerimonia in Campidoglio a Roma si è voluto ricordare il grande attore nel giorno della sua nascita, cento anni fa. Ecco i ricordi di amici e colleghi come Carlo Verdone, Christian De Sica e Massimo Ghini
"Una maschera, la più grande di tutta la Commedia dell'Arte e noi non possiamo che esserne spettatori" E', anche, con queste parole che Carlo Verdone ricorda e celebra Alberto Sordi (Straordinario interprete dell'italiano medio. FOTO). L'occasione è in Campidoglio dove alla presenza del Sindaco di Roma, Virginia Raggi, viene reso omaggio all'irraggiungibile "Albertone nazionale" nel giorno della sua nascita, avvenuta il 15 giugno di 100 anni fa.
A breve, il 16 settembre, verrà anche inaugurata la grande mostra presso la Villa di Sordi a Roma, apertura rimandata a causa dell'emergenza sanitaria. Una mostra che sarà un "unicum" per conoscere l'attore e regista più segreto. All'interno della sua casa la carriera di Sordi interagirà con gli ambienti, gli oggetti e le memorie fino ad ora più sconosciute. Presenti alla Cerimonia Carlo Verdone, Christian De Sica e Massimo Ghini.
CARLO VERDONE
"Sordi e la sua filmografia sono molto legate ad una Italia che andava verso il benessere, dice Carlo Verdone. Era sicuramente geniale, rivoluzionario e generoso. I suoi film ci possono consolare la sera, distrarre. Sordi è stato una maschera a pieno titolo che ci ha aiutato nel ritrovare un certo ottimismo. Ritrovarmi sul set nel 1982 accanto a un attore così importante per me fu un'emozione molto forte. Il ricordo più bello è stato un suo autografo in cui mi scrisse: "giudizio Carlo, giudizio, con paterno affetto Alberto. Ecco, conclude Verdone, sottolienando la parola "paterno" mi emozionò molto".
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CHRISTIAN DE SICA
"La sua comicità era feroce e rivoluzionaria allo stesso tempo, dice Christian de Sica, lui diceva sempre che si ride di più con il Demonio che con S.Francesco. Devo la mia fortuna artistica per almeno il 60% a lui e infatti spesso Alberto mi diceva: "quando morirò dovrai mettere una candela sotto la mia foto per rigraziarmi!". A differenza degli altri comici che sono un po' lugubri, conclude De Sica, Alberto era allegro anche nella vita privata. Io e mio fratello non vedevamo l'ora che venisse a trovarci per ridere. Sì, come ridevamo con lui non ridevamo con nessuno!"
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MASSIMO GHINI
"Quando incontrai Francis Ford Coppola, ricorda Ghini, per fare una pubblicità in cui mi vestivo come Sordi ne "Lo sceicco Bianco", il regista italo-americano mi chiese come Sordi riuscisse a fare il "little jump" quel piccolo saltello inimitabile. Ecco credo che questo sia un esempio chiaro della grandezza di un attore e regista che considero un maestro per tutti noi. Siamo cresciuti a quella scuola e gli dobbiamo tutti molto", conclude Ghini.