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Pinocchio, il film di Garrone: l'intervista a Roberto Benigni. VIDEO

Cinema

Matteo Rossini

Roberto Benigni ha presentato alla stampa “Pinocchio”, il nuovo film di Matteo Garrone in uscita il 19 dicembre 2019 nelle sale cinematografiche italiane. Scopriamo insieme le dichiarazioni dell’artista toscano.

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La magia di una delle storie più belle al mondo si prepara a incantare le sale cinematografiche del Bel paese. Il 19 dicembrePinocchio” di Matteo Garrone farà il suo atteso debutto riportando grandi e bambini all’interno di uno dei mondi più affascinanti e straordinari che si siano mai visti.

Il ruolo del burattino sarà affidato al piccolo Federico Ielapi che si ritroverà al fianco di un cast con alcuni dei nomi più altisonanti della settima arte: Roberto Benigni ricoprirà il ruolo di Geppetto, Gigi Proietti avrà il compito di dare vita a Mangiafuoco, Massimo Ceccherini e Rocco Papaleo interpreteranno il Gatto e la Volpe, Marine Vatch sarà la Fata Turchina e Davide Marotta porterà il Grillo Parlante sul grande schermo.

Roberto Benigni: “Geppetto è il padre per eccellenza”

Roberto Benigni ha presentato alla stampa il film iniziando a parlare del suo ruolo all’interno della pellicola: “Questa è una storia d’amore di un padre per il figlio. Ho cercato di fare il padre ed è la seconda volta che lo faccio dopo ‘La vita è Bella’, ma questo di Pinocchio è il padre per eccellenza, il padre più famoso del mondo insieme a San Giuseppe, tutti e due con due figli adottivi che gli scappano di casa, che muoiono e risorgono, è evangelico, è una cosa meravigliosa”.

Roberto Benigni: “Pinocchio è universale, appartiene a tutti”

Successivamente l’attore ha parlato della bellezza della storia “Che a dire le bugie si allunga il naso è una trovata che altroché Uomo Ragno o Batman, è una trovata meravigliosa famosa in tutto il mondo: che non bisogna dire le bugie, che bisogna stare attenti a chi incontri, che se non studi diventi un somaro, che bisogna voler bene al padre e alla mamma, che bisogna credere ai miracoli. Pinocchio è universale, appartiene a tutti. Quando respiriamo per strada e ordiniamo un caffè c’è Pinocchio lì, fa parte di tutti noi, è la nostra storia, è come il sole”.

Infine Roberto Benigni ha chiuso con un divertente aneddoto: “Quando a volte per Testaccio mi dicono ‘Benigni, ti manca solo la Fata Turchina!’ perché ho fatto Pinocchio e Geppetto, io rispondo che farei anche la balena. Se Garrone lo volesse rifare e mi dicesse di fare la balena, farei la balena”.