
Il 23 ottobre 1958 nascevano i buffi folletti blu di Peyo: tra fumetti, film e cartoni animati, ecco tutte le curiosità sulla serie. LA FOTOGALLERY
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Il 23 ottobre è il compleanno dei Puffi. Creati nel 1958 dal fumettista belga Pierre Culliford, in arte Peyo, le simpatiche creature dalla pelle blu si sono ritagliate un posto importante nel cuore dei bambini (ma anche degli adulti), diventando i soggetti per film e cartoni animati. Ecco tutte le curiosità sui Puffi di Peyo (WEBPHOTO)
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Pierre Culliford crea i Schtroumpf nel 1958. Erano pensati come personaggi secondari della storia "La flûte à six schtroumpfs" (Il flauto a sei puffi), nella striscia di fumetti "Johan & Pirlouit" (in Italia John e Solfamì), che Peyo realizza per "Le Journal de Spirou" (WEBPHOTO)
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Il successo delle piccole creature nella striscia fu talmente grande che Peyo decise di continuare a scrivere delle avventure dei piccoli folletti blu (WEBPHOTO)
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Il nome originario pensato da Peyo - Schtroumpf - era troppo complicato per essere esportato. Così viene trasformato prima in Strunfi. Esportato in diverse nazioni straniere, il nome cambiò a seconda delle lingue. Quando arrivarono in Italia nel 1963, si optò per Puffi, evitando l'assonanza con una parolaccia (WEBPHOTO)
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I Puffi iniziano ad affermarsi in Italia, grazie alla collaborazione con il "Corriere dei Piccoli", che ne pubblica le storie e ne sceglie il nome italiano per la sua assonanza con l'aggettivo "buffo" (WEBPHOTO)
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Il primo racconto di cui i Puffi sono protagonisti viene pubblicato nel numero 1107 de "Le Journal de Spirou". Si intitola "I Puffi Neri" (Les Schtroumpfs noirs): è l'unico racconto in cui compare un Puffo senza cappello (WEBPHOTO)
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I Puffi vivono tutti insieme nella foresta di Pufflandia, dentro funghi adibiti a case. Ognuno di loro fa un mestiere (WEBPHOTO)
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Sono molto golosi di bacche, di cui vanno a caccia fuori dai confini del villaggio, rischiando di finire nelle mani del perfido Gargamella. La fantasia di Peyo crea 99 puffi. L'episodio "Il centesimo puffo" presenta il membro che fa fare cifra tonda (WEBPHOTO)
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Nel 1959 Peyo e lo studio TVA Dupuis decidono di creare una serie animata tratta dalle storie dei fumetti originali. Si girano 9 episodi da 13 minuti circa, di cui due a colori (WEBPHOTO)
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Nel 1965 arriva il primo lungometraggio dedicato ai piccoli folletti blu: si intitola "Le avventure dei Puffi". Dura 90 minuti ed è ottenuto mettendo insieme cinque episodi della serie televisiva del 1959: Il ladro di Puffi, L'uovo e i Puffi, I Puffi neri, I Puffi e il drago e Il Puffo volante (WEBPHOTO)
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Alla fine degli anni Settanta i Puffi diventano una mania. Negli Stati Uniti i gadget spopolarono. Si vendeva di tutto, purché a forma di puffo: pupazzetti, peluche, accessori a tema (WEBPHOTO)
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Questo spinge l'Hanna-Barbera Productions a creare una serie di cartoni animati a colori. Nasce "I Puffi" (Smurfs). Dal 1981 al 1990 vengono creati 421 episodi da 22 minuti l'uno (WEBPHOTO)
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Nella serie animata vengono aggiunti alcuni personaggi diventati poi molto famosi: tra questi c'è Grande Puffo (WEBPHOTO)
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Molto amati anche Puffetta e Baby Puffo. All'inizio l'unico Puffo femmina è una creatura di Gargamella, creata per spiare i Puffi. Aveva i capelli lunghi neri. Nel passaggio dal male al bene operato da Grande Puffo, viene trasformata in una Puffa biondissima (WEBPHOTO)
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Furono aggiunti anche Nonno Puffo e Nonna Puffa (WEBPHOTO)
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Ogni episodio inizia con un'avventura che, dopo varie tribolazioni, si conclude con al Festa del Villaggio e la bellissima danza dei Puffi (WEBPHOTO)
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La celebre sigla cantata da Cristina D'Avena recita: «Alti due mele o poco più». Ma questa non è davvero la loro altezza. È solo la traduzione del detto francese "haut comme trois pommes", usato per indicare le persone basse (WEBPHOTO)
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La celebre cantante italiana, diventata famosa grazie alle sigle per cartoni animati, ha inciso circa una trentina di singoli a tema Puffi (WEBPHOTO)

Joseph Barbera girerà anche il lungometraggio "Le nuove avventure dei Puffi" nel 1984. Nel 2011 la febbre da Puffi torna a farsi sentire e Hollywood inizia a girare dei film con tecnica mista tra animazione dal vivo e animazione digitale. Nasce "I Puffi in 3D" diretto da Raja Gosnell (WEBPHOTO)
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Seguono nel 2013 "I Puffi 2" e nel 2017 "I Puffi - Viaggio nella foresta segreta", un reboot della storia dei personaggi blu che si ispira direttamente ai fumetti di Peyo, realizzati però con tecniche di animazione 3D (WEBPHOTO)
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Si girano anche due cortometraggi, tra cui "I Puffi - A Christmas Carol" (2011) e "I Puffi - La leggenda di Puffy Hollow" nel 2013 (WEBPHOTO)