I Puffi, storia di un successo multimediale

Cinema
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Lunedì 12 maggio va in onda in prima tv su Sky Cinema 1 HD e Sky 3D I Puffi 2, secondo film dedicato agli omini blu. Che partendo dai fumetti e passando da tv e videogiochi hanno fatto molta strada

di Marco Agustoni

Tutto ebbe inizio nel 1958, in Belgio, nello studio del fumettista Pierre Culliford, in arte Peyo. O meglio, tutto ebbe inizio in un regno incantato, nel quale compivano gesta eroiche il cavaliere John e il suo fidato assistente Solfamì. Da allora, gli ometti blu capeggiati da Grande Puffo hanno fatto parecchia strada, fino ad arrivare alla celebrazione, il 22 giugno del 2013, di una Giornata Mondiale dei Puffi. Per non parlare del cinema, dove i discepoli di Grande Puffo sono approdati prima con I Puffi e di recente con I Puffi 2, che sarà trasmesso in prima visione tv lunedì 12 maggio alle 21.10 su Sky Cinema 1 HD (canale 301) e Sky 3D (canale 150). Mica robetta, insomma.

John e Solfamì, dicevamo. Che poi è il titolo di una serie a fumetti fantasy, in originale chiamata Johan et Pirlouit, che all'epoca Peyo pubblicava sul periodico Spirou. Nell'episodio La Flûte à six trous, pubblicato a partire dall'autunno del '58, i due amici si imbattevano in un villaggio di bizzarri ometti blu con il cappello bianco, quasi uguali tra loro ad eccezione del capo, che si distingueva per il berretto rosso e la folta barba bianca.

Queste creature si presentarono ai visitatori come Schtroumpf, tradotto in olandese Smurfs. Da noi, forse perché Strumpfi o Smurfi non sembravano delle opzioni praticabili, Puffi. Il nome, a detta dello stesso Peyo, venne in mente al fumettista durante una cena con il collega André Franquin, papà del celebre Marsupilami, al quale, volendo egli chiedere il sale ma non riuscendo a ricordare la parola esatta, domandò di "passargli lo Schtroumpf". I due trovarono il termine così interessante da scherzarci nel corso di tutta la serata, e Peyo pensò bene di ricorrervi quando ebbe bisogno di un nome per le guest star dell'avventura di Johan et Pirlouit.

Tale fu il successo di questi nuovi personaggi, che dall'anno successivo Peyo cominciò a pubblicare su Spirou delle storie dedicate esclusivamente a loro. Dai fumetti, in cui si andarono delineando le caratteristiche dei vari Puffi (compresa la prima puffa femmina, ovvero Puffetta), così come dei loro nemici (Gargamella, Bue Grasso e via dicendo), si arrivò ben presto al merchandising, con i negozi di giocattoli invasi da eserciti di pupazzetti e gadget di varie forme e dimensioni. Ancora oggi, i Puffi da collezione più pregiati conservano un notevole valore di mercato tra gli appassionati.



Il passo successivo fu costituito da alcuni lungometraggi per il cinema, per lo più trasposizioni di storie già pubblicate a fumetti. Ma a consacrare in maniera definitiva i Puffi nell'immaginario collettivo mondiale fu la serie televisiva prodotta da Hanna & Barbera a partire dal 1981, che rese gli ometti blu delle icone pop al pari di Michael Jackson. E non ci furono solo i cartoni animati: l'anno successivo venne prodotto per Atari 2600 e ColecoVision Smurf: Rescue in Gargamel's Castle, primo di una lunga serie di videogiochi dedicati ai Puffi, in cui il giocatore doveva evitare pipistrelli e stalagmiti per arrivare a liberare l'amata Puffetta.

Da allora, la popolarità dei Puffi non è mai davvero declinata, ma quando nel 2011 è arrivato nelle sale I Puffi, lungometraggio che mescola live action e computer graphic e porta gli ometti blu nel cuore di Manhattan, i piccoletti sono decisamente tornati in auge. Controparte umana nel film è Neil Patrick Harris, conosciuto ai più come Barney di How I Met Your Mother. Tra i doppiatori, invece, figura la popstar Katy Perry nel ruolo di Puffetta.

E Dopo quel primo, fortunato episodio, nel 2013 è arrivato I Puffi 2, che come detto sarà trasmesso in prima tv su Sky Cinema 1 HD e Sky 3D. Pronti a tornare a puffare? Ecco il trailer del film!


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